Money laundering, which is a criminal phenomenon characterized by meaningful economic and financial connotations and guaranteeing important direct benefits to recyclers, can deeply distort competition, the proper functioning of markets and the physiological mechanisms of an efficient economy, letting organized crime the possibility to penetrate (and consolidated) in the so-called ¿legal¿ economy thus increasing its presence and its control over the territory. The possibility for the illicit money to circulate freely, as the lecit one, is made possible in a system mediated from the intervention of qualified economic operatores, which are for examples intermediaries and professionals. International and national laws are needed to prevent and fight this phenomenon, because the criminal associacions that gain benefits working in this economic field take advantage of the existent deregulation, of the increasing globalised economy and of the opportunity given by the new financial and techonological systems. My paper aims to analyse this complex structure by focusing on the different institutions and instruments that forme the basis of the matter, starting from the normative field, the "simple" definitions of the characterizing terms of money laundering, to a more detailed analysis of the systems used and the operational proceeding to be taken for the various and different situations and, at last, the costumer due diligence, which replaces and integrates prior obligations of mere identification, extending them to all aspects of the report and obblige recipients to changing the formalities to be carried out on the basis of the chances of risk inherent in the operations and the counterparties; the storage of information, documents and records, with the obligation, for certain categories, to establish a Archivio Unico Informatico (AUI) and to report suspicious transactions, as dutiful form of collaboration required to qualified groups of recipients.
Il riciclaggio, quale fenomeno criminale caratterizzato da pregnanti connotazioni economico-finanziarie, oltre a garantire ingenti vantaggi diretti ai riciclatori, è in grado di alterare gravemente la concorrenza, il corretto funzionamento dei mercati e i fisiologici meccanismi di un'economia efficiente, offrendo alla criminalità organizzata la possibilità di penetrare (e di consolidarsi) nell'economia cosiddetta ¿legale¿ accrescendo così la propria presenza e quindi il suo controllo sul territorio. La possibilità per il denaro illecito di circolare liberamente, alla pari di quello lecito, è resa possibile nel sistema soprattutto attraverso l'intervento di operatori economici particolarmente qualificati, quali sono gli intermediari e i professionisti. L'azione di prevenzione e di contrasto a tale fenomeno richiede forme, strumenti e modalità operative molto diverse rispetto a quelle utilizzate per l'ordinaria repressione di altri reati, e ciò soprattutto in ragione del fatto che il riciclaggio di denaro sporco tende molto spesso a svolgersi in un contesto internazionale e ad operare in quegli spazi di deregolamentazione esistenti; nonché ad avvalersi di tutte quelle opportunità oggigiorno offerte da un'economia sempre più globalizzata, in cui strumenti finanziari e tecnologie informatiche, non da tutti fruibili, consentono ai riciclatori di dissimulare più facilmente comportamenti illeciti, di agire rapidamente, a distanza e in posti diversi contemporaneamente. Il mio elaborato si pone come obiettivo l'analisi di questa complessa struttura mediante l'esame dei diversi istituti e strumenti posti a fondamento della disciplina, a partire dal quadro normativo di riferimento, dalle ¿semplici¿ definizioni dei termini caratterizzanti la materia, fino ad un'analisi più dettagliata circa gli strumenti utilizzati e le modalità operative da porre in essere in relazione alle varie e diverse situazioni concrete e quindi: l'adeguata verifica della clientela, che sostituisce e integra i precedenti obblighi di mera identificazione, estendendoli a tutti gli aspetti della relazione e che chiama i destinatari a graduare gli adempimenti da svolgersi sulla base del grado di rischio insito nelle operazioni e nelle controparti; la conservazione delle informazioni, dei documenti e delle registrazioni, con l'obbligo, per talune categorie, di istituire un Archivio Unico Informatico (Aui) e la segnalazione delle operazioni sospette, quale doverosa forma di collaborazione richiesta a qualificate categorie di destinatari.
La normativa antiriciclaggio e l'adeguata verifica del cliente nel settore bancario
LAURIA, CHIARA
2013/2014
Abstract
Il riciclaggio, quale fenomeno criminale caratterizzato da pregnanti connotazioni economico-finanziarie, oltre a garantire ingenti vantaggi diretti ai riciclatori, è in grado di alterare gravemente la concorrenza, il corretto funzionamento dei mercati e i fisiologici meccanismi di un'economia efficiente, offrendo alla criminalità organizzata la possibilità di penetrare (e di consolidarsi) nell'economia cosiddetta ¿legale¿ accrescendo così la propria presenza e quindi il suo controllo sul territorio. La possibilità per il denaro illecito di circolare liberamente, alla pari di quello lecito, è resa possibile nel sistema soprattutto attraverso l'intervento di operatori economici particolarmente qualificati, quali sono gli intermediari e i professionisti. L'azione di prevenzione e di contrasto a tale fenomeno richiede forme, strumenti e modalità operative molto diverse rispetto a quelle utilizzate per l'ordinaria repressione di altri reati, e ciò soprattutto in ragione del fatto che il riciclaggio di denaro sporco tende molto spesso a svolgersi in un contesto internazionale e ad operare in quegli spazi di deregolamentazione esistenti; nonché ad avvalersi di tutte quelle opportunità oggigiorno offerte da un'economia sempre più globalizzata, in cui strumenti finanziari e tecnologie informatiche, non da tutti fruibili, consentono ai riciclatori di dissimulare più facilmente comportamenti illeciti, di agire rapidamente, a distanza e in posti diversi contemporaneamente. Il mio elaborato si pone come obiettivo l'analisi di questa complessa struttura mediante l'esame dei diversi istituti e strumenti posti a fondamento della disciplina, a partire dal quadro normativo di riferimento, dalle ¿semplici¿ definizioni dei termini caratterizzanti la materia, fino ad un'analisi più dettagliata circa gli strumenti utilizzati e le modalità operative da porre in essere in relazione alle varie e diverse situazioni concrete e quindi: l'adeguata verifica della clientela, che sostituisce e integra i precedenti obblighi di mera identificazione, estendendoli a tutti gli aspetti della relazione e che chiama i destinatari a graduare gli adempimenti da svolgersi sulla base del grado di rischio insito nelle operazioni e nelle controparti; la conservazione delle informazioni, dei documenti e delle registrazioni, con l'obbligo, per talune categorie, di istituire un Archivio Unico Informatico (Aui) e la segnalazione delle operazioni sospette, quale doverosa forma di collaborazione richiesta a qualificate categorie di destinatari.File | Dimensione | Formato | |
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