Il "giudicato" cautelare è un istituto di matrice giurisprudenziale, elaborato nei primi anni di vigenza del nuovo codice di procedura penale e che ha conosciuto una sorprendente evoluzione nei decenni successivi. Sebbene la sua esistenza nel nostro ordinamento sia, ad oggi, unanimemente riconosciuta, il "giudicato" cautelare continua a non trovare un'espressa disciplina normativa. Il fine del presente lavoro è quello di descrivere compiutamente l'istituto, analizzando quelle sentenze che, occupandosene, hanno risolto le principali questioni ad esso connesse. Nel primo capitolo saranno messe in evidenza le differenze tra i concetti di preclusione, giudicato e ne bis in idem, sottolineando, in particolare, ciò che vale a distinguere il giudicato "vero e proprio" da quello oggetto di questo studio. La trattazione proseguirà, poi, con un'analitica descrizione dello sviluppo del ne bis in idem cautelare, tanto nel procedimento cautelare personale, quanto in quello reale, chiarendone analogie e diversità. L'ultimo capitolo sarà infine dedicato al fenomeno della litispendenza, meglio conosciuta come "giudicando cautelare". In conclusione si tenterà di individuare precisamente i "punti fermi" che, attualmente, sono stati raggiunti in materia, tenendo in particolare considerazione le nuove problematiche aperte dalla l. 16 aprile 2015, n.47.
Il "giudicato" cautelare
CIARCIÀ, GIULIA
2015/2016
Abstract
Il "giudicato" cautelare è un istituto di matrice giurisprudenziale, elaborato nei primi anni di vigenza del nuovo codice di procedura penale e che ha conosciuto una sorprendente evoluzione nei decenni successivi. Sebbene la sua esistenza nel nostro ordinamento sia, ad oggi, unanimemente riconosciuta, il "giudicato" cautelare continua a non trovare un'espressa disciplina normativa. Il fine del presente lavoro è quello di descrivere compiutamente l'istituto, analizzando quelle sentenze che, occupandosene, hanno risolto le principali questioni ad esso connesse. Nel primo capitolo saranno messe in evidenza le differenze tra i concetti di preclusione, giudicato e ne bis in idem, sottolineando, in particolare, ciò che vale a distinguere il giudicato "vero e proprio" da quello oggetto di questo studio. La trattazione proseguirà, poi, con un'analitica descrizione dello sviluppo del ne bis in idem cautelare, tanto nel procedimento cautelare personale, quanto in quello reale, chiarendone analogie e diversità. L'ultimo capitolo sarà infine dedicato al fenomeno della litispendenza, meglio conosciuta come "giudicando cautelare". In conclusione si tenterà di individuare precisamente i "punti fermi" che, attualmente, sono stati raggiunti in materia, tenendo in particolare considerazione le nuove problematiche aperte dalla l. 16 aprile 2015, n.47.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/71991