Il prestito vitalizio ipotecario è un contratto con funzione creditizia a scopo volontario. Si caratterizza per la capacità di trasformare il valore statico di un immobile in liquidità concretamente utilizzabile per diversi scopi. Può essere richiesto da persone fisiche che hanno raggiunto i 60 anni di età e può essere erogato da istituti di credito autorizzati italiani, comunitari ed extracomunitari. Ciò che rende speciale il prestito vitalizio ipotecario sono una serie di fattori: 1. elusione della procedura prevista dall'articolo 555 c.p.c. relativa all'espropriazione immobiliare. La procedura speciale di esecuzione si attiverà in seguito al mancato pagamento del debito; 2. la speciale garanzia ipotecaria. Essa verte sull'immobile destinato a uso residenziale; 3.il rimborso che verrà eseguito, di volta in volta, da parte di soggetti ben identificati, sebbene non sempre coincidenti con la persona del soggetto finanziato. L'importo concretamente erogabile dipende da tre elementi: età del richiedente, tasso di interesse e valore di credito ipotecario dell'immobile offerto in garanzia. A sua volta l'ultimo elemento si determina a seconda della dimensioni e stato dell'immobile. Il prestito vitalizio ipotecario è detto, anche, mutuo inverso per due motivi: il primo consiste nell'inesistenza del rimborso rateale del finanziamento avuto, a differenza dei normali mutui; il secondo consiste nella quantità da rimborsare alla fine del finanziamento, poiché aumenta nel tempo, a differenza del mutuo classico dove la quantità di denaro da restituire diminuisce nel tempo. La disciplina italiana del prestito vitalizio ipotecario è di matrice anglosassone; per cui il legislatore ha operato un vero e proprio ¿legal transplant¿. L'istituto in questione è nato due volte: la prima volta nel 2005 e la seconda nel 2015. Questo tipo di finanziamento ha lo scopo di favorire la mobilitazione del valore statico della propria immobiliare, ossia la trasformazione del capitale immobiliare in liquidità, dando, così, la possibilità di usufruire del credito ricevuto per le diverse esigenze di vita quotidiana, quali: integrazione della pensione o del reddito lavorativo insufficiente, aiutare i figli a comprare casa, fare vacanze, dilettarsi con vari hobbies, ecc. La disciplina italiana, rispetto a quella dei paesi di common law, è tutta in divenire. Sarà necessario attendere e osservare i risvolti dell'applicazione pratica dell'istituto negli anni che verranno, per poter bilanciare benefici e rischi; sebbene sia opportuno studiare i rischi già evidenziati negli altri sistemi giuridici, al fine di non incorrere negli stessi errori.
LA DISCIPLINA DEL PRESTITO VITALIZIO IPOTECARIO E LA TUTELA DEL RISPARMIO IMMOBILIARE PRIVATO
TROVATO, GINO
2015/2016
Abstract
Il prestito vitalizio ipotecario è un contratto con funzione creditizia a scopo volontario. Si caratterizza per la capacità di trasformare il valore statico di un immobile in liquidità concretamente utilizzabile per diversi scopi. Può essere richiesto da persone fisiche che hanno raggiunto i 60 anni di età e può essere erogato da istituti di credito autorizzati italiani, comunitari ed extracomunitari. Ciò che rende speciale il prestito vitalizio ipotecario sono una serie di fattori: 1. elusione della procedura prevista dall'articolo 555 c.p.c. relativa all'espropriazione immobiliare. La procedura speciale di esecuzione si attiverà in seguito al mancato pagamento del debito; 2. la speciale garanzia ipotecaria. Essa verte sull'immobile destinato a uso residenziale; 3.il rimborso che verrà eseguito, di volta in volta, da parte di soggetti ben identificati, sebbene non sempre coincidenti con la persona del soggetto finanziato. L'importo concretamente erogabile dipende da tre elementi: età del richiedente, tasso di interesse e valore di credito ipotecario dell'immobile offerto in garanzia. A sua volta l'ultimo elemento si determina a seconda della dimensioni e stato dell'immobile. Il prestito vitalizio ipotecario è detto, anche, mutuo inverso per due motivi: il primo consiste nell'inesistenza del rimborso rateale del finanziamento avuto, a differenza dei normali mutui; il secondo consiste nella quantità da rimborsare alla fine del finanziamento, poiché aumenta nel tempo, a differenza del mutuo classico dove la quantità di denaro da restituire diminuisce nel tempo. La disciplina italiana del prestito vitalizio ipotecario è di matrice anglosassone; per cui il legislatore ha operato un vero e proprio ¿legal transplant¿. L'istituto in questione è nato due volte: la prima volta nel 2005 e la seconda nel 2015. Questo tipo di finanziamento ha lo scopo di favorire la mobilitazione del valore statico della propria immobiliare, ossia la trasformazione del capitale immobiliare in liquidità, dando, così, la possibilità di usufruire del credito ricevuto per le diverse esigenze di vita quotidiana, quali: integrazione della pensione o del reddito lavorativo insufficiente, aiutare i figli a comprare casa, fare vacanze, dilettarsi con vari hobbies, ecc. La disciplina italiana, rispetto a quella dei paesi di common law, è tutta in divenire. Sarà necessario attendere e osservare i risvolti dell'applicazione pratica dell'istituto negli anni che verranno, per poter bilanciare benefici e rischi; sebbene sia opportuno studiare i rischi già evidenziati negli altri sistemi giuridici, al fine di non incorrere negli stessi errori.File | Dimensione | Formato | |
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