La depressione e l'ansia sono due fra i disturbi mentali più diffusi nel mondo e spesso invalidanti; I pazienti che ne sono affetti, sembrano preferire sempre di più medicinali e preparazioni a base di sostanze naturali, valutando erroneamente che siano privi di controindicazioni e aventi maggior sicurezza d'impiego; questo ha portato a un incremento, negli ultimi dieci anni, delle ricerche e degli studi nel campo della fitofarmaceutica per il trattamento dei disturbi d'ansia e depressione. Sono state effettuate diverse ricerche su un gruppo di piante officinali tra le più conosciute e utilizzate a livello europeo, individuandone le preparazioni vegetali esistenti, l'efficacia e dove possibile la sicurezza. Alcune sono utili per il trattamento della depressione da lieve a moderata (in particolare DDM, Distrbo Depressivo Maggiore) come Hypericum perforatum L. e Avena sativa L., altre utilizzate per il trattamento dell'ansia (in particolare DAG, Disturbo d'Ansia Generalizzato) come Valeriana officinalis L., Matricaria chamomilla L., Crategus spp. e altre ancora sono valide per entrambe le patologie, come gli oli essenziali di Lavandula angustifolia Mill., Melissa officinalis L. o tinture di Passiflora incarnata L. in associazione ad Hypericum. In particolare per alcune di queste piante come Hypericum perforatum L. si è visto come vari studi fitochimici (isolando componenti dal fitocomplesso) in vitro e in vivo su animali e altri studi clinici hanno portato alla formulazione e alla distribuzione al pubblico di medicinali vegetali antidepressivi oltre che di integratori alimentari per riequilibrare l'umore. In piante, quali Piper methysticum, è invece stata riscontrata elevata evidenza scientifica nel trattamento dell'ansia generalizzata ma studi clinici hanno rilevato anche un livello di epatotossicità tale da indurre alcuni Paesi al ritiro dal commercio di preparati a base di tale pianta. Per altre piante sono stati condotti soltanto studi in vitro e/o in vivo, in somministrazione acuta e cronica, tramite preparazioni quali estratti, infusi od oli essenziali come nel caso di Tilia cordata Mill., basandosi sulla conoscenza dell'utilizzo tradizionale. Passando in rassegna le differenti piante è possibile ottenere un quadro più completo per capire quali siano le possibilità che oggi la ricerca ci offre per poter trattare patologie, ampiamente trattate con medicinali di sintesi, in sicurezza ed efficacia anche con l'ausilio di prodotti di origine vegetale, integratori alimentari e/o medicinali vegetali tradizionali.

Piante officinali coadiuvanti nel trattamento di ansia e depressione

GIURA, BENEDETTA
2015/2016

Abstract

La depressione e l'ansia sono due fra i disturbi mentali più diffusi nel mondo e spesso invalidanti; I pazienti che ne sono affetti, sembrano preferire sempre di più medicinali e preparazioni a base di sostanze naturali, valutando erroneamente che siano privi di controindicazioni e aventi maggior sicurezza d'impiego; questo ha portato a un incremento, negli ultimi dieci anni, delle ricerche e degli studi nel campo della fitofarmaceutica per il trattamento dei disturbi d'ansia e depressione. Sono state effettuate diverse ricerche su un gruppo di piante officinali tra le più conosciute e utilizzate a livello europeo, individuandone le preparazioni vegetali esistenti, l'efficacia e dove possibile la sicurezza. Alcune sono utili per il trattamento della depressione da lieve a moderata (in particolare DDM, Distrbo Depressivo Maggiore) come Hypericum perforatum L. e Avena sativa L., altre utilizzate per il trattamento dell'ansia (in particolare DAG, Disturbo d'Ansia Generalizzato) come Valeriana officinalis L., Matricaria chamomilla L., Crategus spp. e altre ancora sono valide per entrambe le patologie, come gli oli essenziali di Lavandula angustifolia Mill., Melissa officinalis L. o tinture di Passiflora incarnata L. in associazione ad Hypericum. In particolare per alcune di queste piante come Hypericum perforatum L. si è visto come vari studi fitochimici (isolando componenti dal fitocomplesso) in vitro e in vivo su animali e altri studi clinici hanno portato alla formulazione e alla distribuzione al pubblico di medicinali vegetali antidepressivi oltre che di integratori alimentari per riequilibrare l'umore. In piante, quali Piper methysticum, è invece stata riscontrata elevata evidenza scientifica nel trattamento dell'ansia generalizzata ma studi clinici hanno rilevato anche un livello di epatotossicità tale da indurre alcuni Paesi al ritiro dal commercio di preparati a base di tale pianta. Per altre piante sono stati condotti soltanto studi in vitro e/o in vivo, in somministrazione acuta e cronica, tramite preparazioni quali estratti, infusi od oli essenziali come nel caso di Tilia cordata Mill., basandosi sulla conoscenza dell'utilizzo tradizionale. Passando in rassegna le differenti piante è possibile ottenere un quadro più completo per capire quali siano le possibilità che oggi la ricerca ci offre per poter trattare patologie, ampiamente trattate con medicinali di sintesi, in sicurezza ed efficacia anche con l'ausilio di prodotti di origine vegetale, integratori alimentari e/o medicinali vegetali tradizionali.
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