Il Tè, storia di una bevanda millenaria, dall'utilizzo tradizionale alle nuove possibilità di impiego ​

Camellia sinensis, belonging to the Theaceae family, is among the most used traditional plants in Asia, especially in China and Japan, even if different "cultivars" are present in many countries of the world. The story of the discovery of this plant merges with the ancient legends of the oriental tradition. The great diffusion and wide use also in the West have increased the interest in the biological properties of this plant which has always been used in traditional medicine and various studies have been undertaken to evaluate its potential antioxidant activity and its use for preventive purposes in some pathologies . Although they come from the same plant, the leaves can give rise to different types of tea depending on the processing method used, and this determines a different presence of the secondary metabolites of interest, especially in green tea there is a high percentage of polyphenols including epigallocatechin gallate, which would seem to be mainly responsible for the antioxidant activity of tea. However, it's important to keep in mind that green tea contains many active compounds that can interact with medications or cause side effects in some people.

La Camellia sinensis, appartenente alla famiglia Theaceae è tra le piante tradizionali più utilizzate in Asia, soprattutto in Cina e Giappone, anche se diverse "cultivar" sono presenti in molti paesi del mondo. La storia della scoperta di questa pianta si fonde con le antiche leggende della tradizione orientale. La grande diffusione e il largo utilizzo anche in occidente hanno accresciuto l'interesse per le proprietà biologiche di questa pianta da sempre utilizzata nella medicina tradizionale e sono stati intrapresi diversi studi per valutarne la potenziale attività antiossidante e l’utilizzo a scopo preventivo in alcune patologie. Nonostante provengano dalla stessa pianta, le foglie possono dare origine a diversi tipi di tè a seconda del metodo di lavorazione utilizzato, e ciò determina una diversa presenza dei metaboliti secondari d’interesse, in particolar modo nel tè verde si riscontra un’elevata percentuale di polifenoli tra cui l’epigallocatechinagallato, che sembrerebbe essere il maggior responsabile dell’attività antiossidante del tè. Tuttavia, è importante tenere a mente che il tè verde contiene molti composti attivi che possono interagire con farmaci o causare effetti indesiderati in alcune persone.