The goal of this paper is to demonstrate how the referendum, which is traditionally considered as an institution alien to the British legal tradition and which has often been accused of conflicting with the fundamental principle of the sovereignty of Parliament, has by now become a useful instrument in order to solve issues of constitutional importance. The first English advocate of the referendum, Albert Venn Dicey, promoted its introduction in the United Kingdom as early as the end of the XIX century, so as to correct the defects and imperfections of the traditional representative system. The referendum has been employed since the 70s to decide on British membership in the EU, to achieve the devolution process, to choose the electoral voting system and to settle the delicate issue of Scotland independence. These numerous precedents have contributed to the formation of a constitutional convention according to which every time a relevant modification of the Constitution occurs, it has to be subjected to a referendum. Therefore, also the British unwritten and flexible Constitution is now endowed with an aggravated procedure for its reform, albeit unwritten and flexible.

Scopo di questo lavoro è dimostrare come il referendum, istituto storicamente estraneo alla tradizione giuridica britannica e spesso accusato di porsi in contrasto con il fondamentale principio di sovranità del Parlamento, si sia ormai affermato nel Regno Unito come strumento utile per definire questioni di importanza costituzionale. Il primo sostenitore inglese del referendum, Albert Venn Dicey, fin dalla fine del XIX secolo ha auspicato la sua introduzione nel Regno Unito per correggere alcune carenze ed imperfezioni del tradizionale sistema rappresentativo Il referendum è stato usato in Gran Bretagna a partire dagli anni '70 per decidere sulla permanenza del Regno nell'Unione Europea, per realizzare il processo di devolution, per deliberare sul sistema elettorale e per prendere una decisione sulla delicata questione dell'indipendenza scozzese. Questi numerosi precedenti hanno contribuito alla formazione di una convenzione costituzionale in base alla quale l'attivazione di una consultazione popolare è ormai necessaria ogniqualvolta si tratti di effettuare rilevanti modifiche alla Costituzione. Pertanto, grazie all'istituto referendario, anche la Costituzione britannica, tradizionalmente flessibile e non scritta, si è dotata di una procedura aggravata (sia pur flessibile e non scritta) di revisione costituzionale.

Il referendum nel Regno Unito: un procedimento aggravato per la revisione costituzionale in un ordinamento senza Costituzione?

SANDRI, MICHELA
2014/2015

Abstract

Scopo di questo lavoro è dimostrare come il referendum, istituto storicamente estraneo alla tradizione giuridica britannica e spesso accusato di porsi in contrasto con il fondamentale principio di sovranità del Parlamento, si sia ormai affermato nel Regno Unito come strumento utile per definire questioni di importanza costituzionale. Il primo sostenitore inglese del referendum, Albert Venn Dicey, fin dalla fine del XIX secolo ha auspicato la sua introduzione nel Regno Unito per correggere alcune carenze ed imperfezioni del tradizionale sistema rappresentativo Il referendum è stato usato in Gran Bretagna a partire dagli anni '70 per decidere sulla permanenza del Regno nell'Unione Europea, per realizzare il processo di devolution, per deliberare sul sistema elettorale e per prendere una decisione sulla delicata questione dell'indipendenza scozzese. Questi numerosi precedenti hanno contribuito alla formazione di una convenzione costituzionale in base alla quale l'attivazione di una consultazione popolare è ormai necessaria ogniqualvolta si tratti di effettuare rilevanti modifiche alla Costituzione. Pertanto, grazie all'istituto referendario, anche la Costituzione britannica, tradizionalmente flessibile e non scritta, si è dotata di una procedura aggravata (sia pur flessibile e non scritta) di revisione costituzionale.
ITA
The goal of this paper is to demonstrate how the referendum, which is traditionally considered as an institution alien to the British legal tradition and which has often been accused of conflicting with the fundamental principle of the sovereignty of Parliament, has by now become a useful instrument in order to solve issues of constitutional importance. The first English advocate of the referendum, Albert Venn Dicey, promoted its introduction in the United Kingdom as early as the end of the XIX century, so as to correct the defects and imperfections of the traditional representative system. The referendum has been employed since the 70s to decide on British membership in the EU, to achieve the devolution process, to choose the electoral voting system and to settle the delicate issue of Scotland independence. These numerous precedents have contributed to the formation of a constitutional convention according to which every time a relevant modification of the Constitution occurs, it has to be subjected to a referendum. Therefore, also the British unwritten and flexible Constitution is now endowed with an aggravated procedure for its reform, albeit unwritten and flexible.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/71785