This work presents the in-depth-study and the methodological choices of conservation and restoration intervention carried out on two panel paintings representing St. Chiara and St. Leonardo and attributed to Giovanni Pietro da Pisa, a painter working in Genoa in the early decades of the fifteenth century. The historical-critical research was carried out in order to investigate the two panels' history and original background, actually has led to reconsider them as a part of a polyptych, later dismembered and sold on the antiques markets. A careful bibliographic analysis allowed to identify other fragments of the original polyptych, that historians trace back to the same hand, considering the presence of significant stylistic and decorative analogies whit other artworks of Giovanni di Pietro da Pisa. Three other panels were recognised: one of them bears the figure of St. Lorenzo, probably the central one, part of an ancient Roman collection and later lost; the second one, probably the central spire, represents the Virgin with Child, and now at the Museo diocesano in Genoa; the third one and final table shows the figure of St. Agatha and it is placed at Pinacoteca Civica Malaspina of Pavia. Studies and comparisons made, in particular, on St. Agatha panel led to collect important information, useful to hypothesize a possible reconstruction of the original polyptych's structure. Specific multidisciplinary investigation on pictorial materials allowed to distinguish some previous conservative interventions that affected and changed the original artworks' appearance. The identification of overpaintings was intended to retrace the conservation history of St. Chiara and St. Leonardo panels, aiming at planning a conscious and consistent conservation program. According to this purpose my work describes all considerations that actually guided the intervention, providing details of each operational phase and trying always to focus the intervention on the respect for the artworks' original materials and history. The last work stages wanted to enhance the concept of unity that binds the two saints boards to the other parts of the original altarpiece, considering a future reconstruction of the entire polyptych that could tell people about its past.
Il lavoro di tesi presenta la fase di studio e le scelte metodologiche attuate per condurre l'intervento di conservazione e restauro su due tavole dipinte, raffiguranti santa Chiara e san Leonardo, attribuite a Giovanni di Pietro da Pisa, pittore operante a Genova nei primi decenni del Quattrocento. L'indagine storico-critica, condotta sulle opere per ricostruirne la storia e il contesto di provenienza, ha permesso di accertarne l'appartenenza ad un polittico, poi smembrato e venduto sul mercato antiquario. La ricerca ha reso possibile individuare anche altri frammenti dell'originario complesso, ricondotti dagli storici dell'arte alla stessa mano per significative analogie stilistiche e decorative con altre opere di Giovanni da Pisa. Si tratta di altre tre tavole: una centrale recante la figura di san Lorenzo, opera oggi dispersa, ma in passato proprietà di una antica collezione romana; una seconda tavola, che dovrebbe costituire la cuspide centrale, raffigurante la Madonna con Bambino, attualmente conservata presso il Museo diocesano di Genova; una terza e ultima tavola, che rappresenta la figura di sant'Agata, la cui collocazione è all'interno del percorso espositivo della Pinacoteca Civica Malaspina di Pavia. In particolare, gli studi e i confronti intrapresi su quest'ultimo dipinto hanno permesso di raccogliere informazioni importanti, utili per provare a ricostruire la struttura originaria a cui le opere appartenevano. Attraverso un accurato percorso di studio della materia, che ha visto la collaborazione di più ambiti disciplinari, è stato possibile identificare i numerosi interventi di manomissione, successivi all'esecuzione delle opere, che ne hanno modificato la percezione. Lo scopo di definire le sovrammissioni, ha avuto il fine di ricostruire la storia conservativa delle tavole di santa Chiara e san Leonardo e di progettare un restauro consapevole e coerente. Per questo, in ultimo, l'elaborato riporta le considerazioni che hanno indirizzato l'intervento, dettagliandone ogni fase operativa, cercando di mantenere sempre il focus sul rispetto della materia originale e della sua storia. In tutte le fasi del lavoro ci si è posti l'obiettivo di prestare attenzione al concetto di unità che lega le tavole dei due santi agli altri scomparti del polittico originario. Considerarle, infatti, come ¿frammenti¿ ha indirizzato le scelte operative, volte sia al mantenimento degli elementi che potremmo, un giorno, riscontrare anche sui completamenti non ancora individuati, sia nell'ottica di una futura, seppur temporanea, ricostruzione, che possa rendere noto il passato di queste opere.
SAN LEONARDO E SANTA CHIARA, SCOMPARTI DI UN POLITTICO SMEMBRATO: IL RESTAURO DI DUE TAVOLE DI GIOVANNI DI PIETRO DA PISA.
QUADRELLI, MARTINA
2014/2015
Abstract
Il lavoro di tesi presenta la fase di studio e le scelte metodologiche attuate per condurre l'intervento di conservazione e restauro su due tavole dipinte, raffiguranti santa Chiara e san Leonardo, attribuite a Giovanni di Pietro da Pisa, pittore operante a Genova nei primi decenni del Quattrocento. L'indagine storico-critica, condotta sulle opere per ricostruirne la storia e il contesto di provenienza, ha permesso di accertarne l'appartenenza ad un polittico, poi smembrato e venduto sul mercato antiquario. La ricerca ha reso possibile individuare anche altri frammenti dell'originario complesso, ricondotti dagli storici dell'arte alla stessa mano per significative analogie stilistiche e decorative con altre opere di Giovanni da Pisa. Si tratta di altre tre tavole: una centrale recante la figura di san Lorenzo, opera oggi dispersa, ma in passato proprietà di una antica collezione romana; una seconda tavola, che dovrebbe costituire la cuspide centrale, raffigurante la Madonna con Bambino, attualmente conservata presso il Museo diocesano di Genova; una terza e ultima tavola, che rappresenta la figura di sant'Agata, la cui collocazione è all'interno del percorso espositivo della Pinacoteca Civica Malaspina di Pavia. In particolare, gli studi e i confronti intrapresi su quest'ultimo dipinto hanno permesso di raccogliere informazioni importanti, utili per provare a ricostruire la struttura originaria a cui le opere appartenevano. Attraverso un accurato percorso di studio della materia, che ha visto la collaborazione di più ambiti disciplinari, è stato possibile identificare i numerosi interventi di manomissione, successivi all'esecuzione delle opere, che ne hanno modificato la percezione. Lo scopo di definire le sovrammissioni, ha avuto il fine di ricostruire la storia conservativa delle tavole di santa Chiara e san Leonardo e di progettare un restauro consapevole e coerente. Per questo, in ultimo, l'elaborato riporta le considerazioni che hanno indirizzato l'intervento, dettagliandone ogni fase operativa, cercando di mantenere sempre il focus sul rispetto della materia originale e della sua storia. In tutte le fasi del lavoro ci si è posti l'obiettivo di prestare attenzione al concetto di unità che lega le tavole dei due santi agli altri scomparti del polittico originario. Considerarle, infatti, come ¿frammenti¿ ha indirizzato le scelte operative, volte sia al mantenimento degli elementi che potremmo, un giorno, riscontrare anche sui completamenti non ancora individuati, sia nell'ottica di una futura, seppur temporanea, ricostruzione, che possa rendere noto il passato di queste opere.File | Dimensione | Formato | |
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