La violenza negli stadi è da sempre una delle piaghe del nostro sistema sociale. Lo Stato ha più volte cercato di dare una pronta risposta al problema attraverso l'istituzione del DASPO (acronimo di Divieto di accedere alle manifestazioni sportive), misura introdotta con la legge 13 dicembre 1989 n. 401, per contrastare il crescente fenomeno della violenza negli stadi di calcio. La norma è stata più volte modificata nel corso degli anni; l'efficacia del provvedimento è stata poi estesa con la legge n. 210 del 2005 anche alle manifestazioni sportive che si svolgono all'estero. L'ultima modifica, in rodine di tempo, è stata introdotta con la legge n. 217 del 2010 recante le misure urgenti in materia di sicurezza. Nonostante l' ampliamento dei reati presupposto di DASPO, la chiusura degli impianti non a norma e l'introduzione di regole rigide per il loro funzionamento, l'aumento dei soggetti destinatari della misura e l'introduzione della figura degli steward non si è ancora riusciti a eliminare definitivamente il fenomeno. Il lavoro che segue è suddiviso in quattro capitoli: Il primo capitolo illustra l' evoluzione normativa precedente alla legge 13 dicembre 1989 n. 401 e le caratteristiche generali delle leggi introdotte sulla materia. Il secondo capitolo è dedicato all'evoluzione giurisprudenziale del divieto di accesso alle manifestazioni sportive e della prescrizione di comparizione personale. Il terzo tratterà il sistema di repressione del fenomeno, soffermandosi principalmente sull'arresto in flagranza differita, sul sistema di sicurezza, sugli steward e sul giudizio direttissimo atipico. Il quarto, infine, analizza i dati forniti dalla Questura di Torino per individuare l' efficacia o meno del DASPO.
L'EVOLUZIONE GIURISPRUDENZIALE DEL DIVIETO DI ACCESSO ALLE MANIFESTAZIONI SPORTIVE
MANZI, CLAUDIA
2010/2011
Abstract
La violenza negli stadi è da sempre una delle piaghe del nostro sistema sociale. Lo Stato ha più volte cercato di dare una pronta risposta al problema attraverso l'istituzione del DASPO (acronimo di Divieto di accedere alle manifestazioni sportive), misura introdotta con la legge 13 dicembre 1989 n. 401, per contrastare il crescente fenomeno della violenza negli stadi di calcio. La norma è stata più volte modificata nel corso degli anni; l'efficacia del provvedimento è stata poi estesa con la legge n. 210 del 2005 anche alle manifestazioni sportive che si svolgono all'estero. L'ultima modifica, in rodine di tempo, è stata introdotta con la legge n. 217 del 2010 recante le misure urgenti in materia di sicurezza. Nonostante l' ampliamento dei reati presupposto di DASPO, la chiusura degli impianti non a norma e l'introduzione di regole rigide per il loro funzionamento, l'aumento dei soggetti destinatari della misura e l'introduzione della figura degli steward non si è ancora riusciti a eliminare definitivamente il fenomeno. Il lavoro che segue è suddiviso in quattro capitoli: Il primo capitolo illustra l' evoluzione normativa precedente alla legge 13 dicembre 1989 n. 401 e le caratteristiche generali delle leggi introdotte sulla materia. Il secondo capitolo è dedicato all'evoluzione giurisprudenziale del divieto di accesso alle manifestazioni sportive e della prescrizione di comparizione personale. Il terzo tratterà il sistema di repressione del fenomeno, soffermandosi principalmente sull'arresto in flagranza differita, sul sistema di sicurezza, sugli steward e sul giudizio direttissimo atipico. Il quarto, infine, analizza i dati forniti dalla Questura di Torino per individuare l' efficacia o meno del DASPO.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/71685