Myringoplasty is the surgical procedure of rebuilding the eardrum membrane. It consists in placing a graft in correspondence with a defect of the tympanic membrane, in order to create a neo-eardrum able to close the perforation and recover the transmission deafness. In relation to the methods of positioning the graft, myringoplasty is basically of two types: overlay (over the tympanic annulus) and underlay (under the tympanic annulus). The purpose of the study was to evaluate the existence of a statistically significant difference between the two surgical techniques. The healing and anatomical-functional outcomes of 165 patients with eardrum perforation between the ages of 4 and 83 were evaluated. The main perforations found in this study group were subtotal (37%) and anterior (29%) perforations, with no significant distinction between right and left ear, or between male or female patients. The choice of the surgical technique is notoriously related to the location and width of the perforation, specifically the underlay technique was used where there were enough tympanic residues to create adequate support for the neo-eardrum; in all other cases the overlay technique was used. Furthermore, the underlay technique was chosen where the surgical access was the transmeatal one; instead, in the behind-the-ear approach, both techniques were performed, underlay and overlay. One year after surgery, the closure of the tympanic perforation was achieved in 78% of cases. In patients with overlay myringoplasty, the closure of the perforation of the eardrum membrane occurred in 81% of cases, while in those with underlay myringoplasty, therapeutic success was achieved in 75% of cases. From the data collected it can be deduced that there is no statistically significant difference between the two surgical techniques. From this it can also be deduced that not only the technique followed, but also that the location and width of the perforation, clearly different in the two cases, are not relevant in influencing the outcome. It is therefore plausible that the anatomical result depends on other factors such as the surgical approach, the type of material used and the type of anesthesia used (in our sample there is a clear prevalence of general anesthesia so, on this point, any evaluation can be made).
La miringoplastica è la procedura chirurgica della ricostruzione della membrana del timpano. Essa consiste nel posizionare un innesto in corrispondenza di un difetto della membrana timpanica, in modo da creare un neo-timpano in grado di chiudere la perforazione e recuperare la sordità trasmissiva. In relazione alle modalità di posizionamento dell’innesto, le miringoplastiche sono fondamentalmente di due tipi: overlay (al di sopra dell’anulus timpanico) e underlay (al di sotto dell’anulus timpanico). Lo scopo dello studio è stato valutare l’esistenza di una differenza statisticamente significativa tra le due tecniche chirurgiche. Sono stati valutati la guarigione e i risultati anatomo-funzionali di 165 pazienti con perforazione del timpano di età compresa tra i 4 e gli 83 anni. Le principali alterazioni riscontrate in questo gruppo di studio sono state le perforazioni subtotali (37%) e quelle anteriori (29%), senza significativa distinzione tra orecchio destro e orecchio sinistro, oppure tra pazienti di sesso maschile o di sesso femminile. La scelta della tecnica chirurgica è notoriamente correlata alla sede e all’ampiezza della perforazione, nello specifico è stata utilizzata la tecnica underlay laddove erano presenti residui timpanici sufficienti a creare un appoggio adeguato per il neo-timpano; in tutti gli altri casi è stata utilizzata la tecnica overlay. La tecnica underlay, inoltre, è stata scelta laddove la via chirurgica di elezione è stata quella transmeatale; invece, per quanto riguarda l’approccio retroauricolare sono state eseguite entrambe le tecniche, sia underlay che overlay. Ad un anno dall’intervento la chiusura della perforazione timpanica è stata ottenuta nel 78% dei casi. Nei pazienti sottoposti a miringoplastica overlay la chiusura della perforazione della membrana del timpano è avvenuta nell’81% dei casi, mentre in quelli sottoposti a miringoplastica underlay, il successo terapeutico è stato ottenuto nel 75% dei casi. Dai dati rilevati si può dedurre che non vi è differenza statisticamente significativa tra le due tecniche chirurgiche. Da ciò se ne deduce inoltre che non solo la tecnica seguita ma che anche la sede e l’ampiezza della perforazione, nettamente diverse nelle due casistiche, non siano rilevanti nel condizionare l’esito. E’ quindi verosimile ritenere che il risultato anatomico dipenda da altri fattori quali, l’approccio chirurgico, il tipo di materiale utilizzato e il tipo di anestesia utilizzato (nel nostro campione vi è una netta prevalenza dell’anestesia generale per cui su questo punto non è possibile formulare alcuna valutazione).
Miringoplastica overlay verso underlay: risultati anatomici
IANNELLO, ANTONINA
2021/2022
Abstract
La miringoplastica è la procedura chirurgica della ricostruzione della membrana del timpano. Essa consiste nel posizionare un innesto in corrispondenza di un difetto della membrana timpanica, in modo da creare un neo-timpano in grado di chiudere la perforazione e recuperare la sordità trasmissiva. In relazione alle modalità di posizionamento dell’innesto, le miringoplastiche sono fondamentalmente di due tipi: overlay (al di sopra dell’anulus timpanico) e underlay (al di sotto dell’anulus timpanico). Lo scopo dello studio è stato valutare l’esistenza di una differenza statisticamente significativa tra le due tecniche chirurgiche. Sono stati valutati la guarigione e i risultati anatomo-funzionali di 165 pazienti con perforazione del timpano di età compresa tra i 4 e gli 83 anni. Le principali alterazioni riscontrate in questo gruppo di studio sono state le perforazioni subtotali (37%) e quelle anteriori (29%), senza significativa distinzione tra orecchio destro e orecchio sinistro, oppure tra pazienti di sesso maschile o di sesso femminile. La scelta della tecnica chirurgica è notoriamente correlata alla sede e all’ampiezza della perforazione, nello specifico è stata utilizzata la tecnica underlay laddove erano presenti residui timpanici sufficienti a creare un appoggio adeguato per il neo-timpano; in tutti gli altri casi è stata utilizzata la tecnica overlay. La tecnica underlay, inoltre, è stata scelta laddove la via chirurgica di elezione è stata quella transmeatale; invece, per quanto riguarda l’approccio retroauricolare sono state eseguite entrambe le tecniche, sia underlay che overlay. Ad un anno dall’intervento la chiusura della perforazione timpanica è stata ottenuta nel 78% dei casi. Nei pazienti sottoposti a miringoplastica overlay la chiusura della perforazione della membrana del timpano è avvenuta nell’81% dei casi, mentre in quelli sottoposti a miringoplastica underlay, il successo terapeutico è stato ottenuto nel 75% dei casi. Dai dati rilevati si può dedurre che non vi è differenza statisticamente significativa tra le due tecniche chirurgiche. Da ciò se ne deduce inoltre che non solo la tecnica seguita ma che anche la sede e l’ampiezza della perforazione, nettamente diverse nelle due casistiche, non siano rilevanti nel condizionare l’esito. E’ quindi verosimile ritenere che il risultato anatomico dipenda da altri fattori quali, l’approccio chirurgico, il tipo di materiale utilizzato e il tipo di anestesia utilizzato (nel nostro campione vi è una netta prevalenza dell’anestesia generale per cui su questo punto non è possibile formulare alcuna valutazione).File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
239348_tesiiannellomiringoplastica.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.14 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.14 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/71636