ABSTRACT: Environmental iodine deficiency causes numerous clinical manifestations, grouped under the name of ¿disorders by iodine deficiency (IDD): among these, the most frequent is the goiter seldom followed by severe hypothyroidism, psycho-motor deficits, overt cretinism. The elimination of IDD has become a worldwide goal, achievable only with ioduration salt. The first epidemiological data on endemic goiter in Piedmont were provided by Costa et al. in the '70s, that showed a lack of moderate to severe iodine. In 2002 a new survey in the same areas was conducted , which revealed a goiter prevalence <5%, median iodine urinary excretion indicating iodine-sufficiency, but still high percentage of iodine-deficiency (39%). In order to further improve the iodine intake in our country, the law n. 55 of 21/03/2005 on iodine prophylaxis was approved, followed by the creation of OSNAMI Committee, which planned an adequate monitoring programme of iodine status. The study presented with this thesis is one of the first works which shows the results of this monitoring. MATERIALS AND METHODS. School-age population has been studied in the same areas assessed in 2002: Vanchiglia district of the city of Torino has been selected as urban reference area , and the Province of Asti (Villafranca and Cocconato), Verbano-Cusio-Ossola (Civitadossola and Crevoladossola), Torino (Lanzo and Ceres) and Cuneo (Pevensey and Chiusa di Pesio) as extra-urban sentinel areas . In the city of Torino 448 students were tested , 780 in extra-urban complex with a total of 1228 children. A spot sample of urine, to measure the median urinary excretion of iodine, and a sample of household salt was collected for each student . RESULTS. The median urinary excretion of iodine was of 95 &#61549;g/l in the city of Torino, of 101 &#61549;g/l in sub-urban and of 98 &#61549;g/l in Piedmont. 47% of the population in Piedmont uses iodized salt , 38% in the city and 55% in extra-urban area. CONCLUSIONS. Piedmont region is now classified as iodine-insufficient area, based on this recent preliminary study. The median urinary excretion of iodine declined compared to 2002, showing a picture of iodine deficiency throughout the region. This fact is confirmed by the reduction of the proportion of iodine-sufficient population and consensual increase in the proportion of iodine-deficient subjects (median urinary excretion of iodine <100&#956;g/l), represented mainly by the increase in moderate-severe iodine deficiency (median urinary excretion of iodine <50&#956;g/l). Within the Region, the worst results were observed in Torino and its province, while the best data were found in the province of Asti and in that of Cuneo . It's certain that Piedmont was still living in an iodine-deficiency situation. For the importance of this socio-health data it's imperative to keep a high level of vigilance, to promote and effective and analytical campaign of sensibilization to iodized salt use and to satisfy the ministerial request for a periodical monitoring of territory.

ABSTRACT. La carenza ambientale di iodio causa numerose manifestazioni cliniche, raggruppate sotto il nome di ¿Disordini da Carenza Iodica¿ (IDD): fra queste la più frequente è il gozzo, seguita, più raramente, da ipotiroidismo, deficit psicomotori, cretinismo conclamato. L'eliminazione delle IDD è diventata un obiettivo a livello mondiale, ottenibile semplicemente con la iodazione del sale. I primi dati epidemiologici in Piemonte sul gozzo endemico furono forniti da Costa et al. negli anni '70, che evidenziarono una carenza iodica di grado moderato-grave. Nel 2002 si è condotta un nuova indagine nelle stesse aree, che ha rilevato una prevalenza di gozzo <5%, ioduria mediana indicativa di iodio-sufficienza, ma ancora un'alta percentuale di iodio-carenza (39%). Allo scopo di migliorare ulteriormente l'apporto iodico nel nostro Paese, venne promulgata la legge n.55 del 21/03/2005 sulla iodio-profilassi, seguita dalla creazione del comitato OSNAMI, che predispose un adeguato programma di monitoraggio dello status iodico. Lo studio presentato in questa tesi è uno dei primi lavori che mostra i risultati di tale monitoraggio. MATERIALI E METODI. Si è studiata la popolazione in età scolare nelle stesse aree valutate nel 2002: si è selezionato il quartiere Vanchiglia della città di Torino come area urbana di riferimento e le Province di Asti (Villafranca e Cocconato), di Verbano-Cusio-Ossola (Civitadossola e Crevoladossola), di Torino (Lanzo e Ceres) e di Cuneo (Peveragno e Chiusa di Pesio) come aree sentinella extra-urbane. Nella città di Torino sono stati analizzati 448 studenti, 780 nell'area extra-urbana per un totale complesivo di 1228 ragazzi. Per ogni studente si è raccolto un campione di urina del mattino, per misurare la ioduria, e un campione di sale comunemente usato in famiglia. RISULTATI. La ioduria mediana è risultata di 95&#61549;g/l nella città di Torino, 101&#61549;g/l nell'area extraurbana e 98&#61549;g/l in Piemonte. Il 47% della popolazione Piemontese utilizza sale iodato, il 38% in città ed il 55% nell'area extra-urbana. CONCLUSIONI. In base a questo recente studio preliminare, ad oggi il Piemonte è classificato come una regione ad apporto iodico insufficiente. Si è registrato un peggioramento in termini di ioduria rispetto al 2002, evidenziando un quadro di iodio-insufficienza in tutta la Regione. Questo dato è stato confermato dalla riduzione della percentuale di popolazione iodio-sufficiente e dal consensuale incremento della quota di soggetti iodio-carenti (ioduria <100µg/l), rappresentato prevalentemente dall'incremento della iodio-carenza moderata-grave (ioduria <50µg/l). All'interno della Regione, i risultati meno confortanti si sono osservati a Torino e nella sua provincia, mentre i dati migliori sono stati riscontrati nella provincia di Asti e in quella di Cuneo. E' indubbio che il Piemonte vive ancora in uno stato di iodio-carenza. Per l'importanza socio-sanitaria di questo dato è imperativo mantenere alto lo stato di vigilanza, promuovere efficaci e capillari campagne di sensibilizzazione all'uso del sale iodato e soddisfare la richiesta ministeriale di un monitoraggio periodico del territorio.

Apporto iodico nella Regione Piemonte: monitoraggio a 6 anni dall'entrata in vigore della legge sulla iodio-profilassi

MALATESTA, ALESSANDRO
2010/2011

Abstract

ABSTRACT. La carenza ambientale di iodio causa numerose manifestazioni cliniche, raggruppate sotto il nome di ¿Disordini da Carenza Iodica¿ (IDD): fra queste la più frequente è il gozzo, seguita, più raramente, da ipotiroidismo, deficit psicomotori, cretinismo conclamato. L'eliminazione delle IDD è diventata un obiettivo a livello mondiale, ottenibile semplicemente con la iodazione del sale. I primi dati epidemiologici in Piemonte sul gozzo endemico furono forniti da Costa et al. negli anni '70, che evidenziarono una carenza iodica di grado moderato-grave. Nel 2002 si è condotta un nuova indagine nelle stesse aree, che ha rilevato una prevalenza di gozzo <5%, ioduria mediana indicativa di iodio-sufficienza, ma ancora un'alta percentuale di iodio-carenza (39%). Allo scopo di migliorare ulteriormente l'apporto iodico nel nostro Paese, venne promulgata la legge n.55 del 21/03/2005 sulla iodio-profilassi, seguita dalla creazione del comitato OSNAMI, che predispose un adeguato programma di monitoraggio dello status iodico. Lo studio presentato in questa tesi è uno dei primi lavori che mostra i risultati di tale monitoraggio. MATERIALI E METODI. Si è studiata la popolazione in età scolare nelle stesse aree valutate nel 2002: si è selezionato il quartiere Vanchiglia della città di Torino come area urbana di riferimento e le Province di Asti (Villafranca e Cocconato), di Verbano-Cusio-Ossola (Civitadossola e Crevoladossola), di Torino (Lanzo e Ceres) e di Cuneo (Peveragno e Chiusa di Pesio) come aree sentinella extra-urbane. Nella città di Torino sono stati analizzati 448 studenti, 780 nell'area extra-urbana per un totale complesivo di 1228 ragazzi. Per ogni studente si è raccolto un campione di urina del mattino, per misurare la ioduria, e un campione di sale comunemente usato in famiglia. RISULTATI. La ioduria mediana è risultata di 95g/l nella città di Torino, 101g/l nell'area extraurbana e 98g/l in Piemonte. Il 47% della popolazione Piemontese utilizza sale iodato, il 38% in città ed il 55% nell'area extra-urbana. CONCLUSIONI. In base a questo recente studio preliminare, ad oggi il Piemonte è classificato come una regione ad apporto iodico insufficiente. Si è registrato un peggioramento in termini di ioduria rispetto al 2002, evidenziando un quadro di iodio-insufficienza in tutta la Regione. Questo dato è stato confermato dalla riduzione della percentuale di popolazione iodio-sufficiente e dal consensuale incremento della quota di soggetti iodio-carenti (ioduria <100µg/l), rappresentato prevalentemente dall'incremento della iodio-carenza moderata-grave (ioduria <50µg/l). All'interno della Regione, i risultati meno confortanti si sono osservati a Torino e nella sua provincia, mentre i dati migliori sono stati riscontrati nella provincia di Asti e in quella di Cuneo. E' indubbio che il Piemonte vive ancora in uno stato di iodio-carenza. Per l'importanza socio-sanitaria di questo dato è imperativo mantenere alto lo stato di vigilanza, promuovere efficaci e capillari campagne di sensibilizzazione all'uso del sale iodato e soddisfare la richiesta ministeriale di un monitoraggio periodico del territorio.
ITA
ABSTRACT: Environmental iodine deficiency causes numerous clinical manifestations, grouped under the name of ¿disorders by iodine deficiency (IDD): among these, the most frequent is the goiter seldom followed by severe hypothyroidism, psycho-motor deficits, overt cretinism. The elimination of IDD has become a worldwide goal, achievable only with ioduration salt. The first epidemiological data on endemic goiter in Piedmont were provided by Costa et al. in the '70s, that showed a lack of moderate to severe iodine. In 2002 a new survey in the same areas was conducted , which revealed a goiter prevalence <5%, median iodine urinary excretion indicating iodine-sufficiency, but still high percentage of iodine-deficiency (39%). In order to further improve the iodine intake in our country, the law n. 55 of 21/03/2005 on iodine prophylaxis was approved, followed by the creation of OSNAMI Committee, which planned an adequate monitoring programme of iodine status. The study presented with this thesis is one of the first works which shows the results of this monitoring. MATERIALS AND METHODS. School-age population has been studied in the same areas assessed in 2002: Vanchiglia district of the city of Torino has been selected as urban reference area , and the Province of Asti (Villafranca and Cocconato), Verbano-Cusio-Ossola (Civitadossola and Crevoladossola), Torino (Lanzo and Ceres) and Cuneo (Pevensey and Chiusa di Pesio) as extra-urban sentinel areas . In the city of Torino 448 students were tested , 780 in extra-urban complex with a total of 1228 children. A spot sample of urine, to measure the median urinary excretion of iodine, and a sample of household salt was collected for each student . RESULTS. The median urinary excretion of iodine was of 95 &#61549;g/l in the city of Torino, of 101 &#61549;g/l in sub-urban and of 98 &#61549;g/l in Piedmont. 47% of the population in Piedmont uses iodized salt , 38% in the city and 55% in extra-urban area. CONCLUSIONS. Piedmont region is now classified as iodine-insufficient area, based on this recent preliminary study. The median urinary excretion of iodine declined compared to 2002, showing a picture of iodine deficiency throughout the region. This fact is confirmed by the reduction of the proportion of iodine-sufficient population and consensual increase in the proportion of iodine-deficient subjects (median urinary excretion of iodine <100&#956;g/l), represented mainly by the increase in moderate-severe iodine deficiency (median urinary excretion of iodine <50&#956;g/l). Within the Region, the worst results were observed in Torino and its province, while the best data were found in the province of Asti and in that of Cuneo . It's certain that Piedmont was still living in an iodine-deficiency situation. For the importance of this socio-health data it's imperative to keep a high level of vigilance, to promote and effective and analytical campaign of sensibilization to iodized salt use and to satisfy the ministerial request for a periodical monitoring of territory.
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