La Costituzione, in quanto codice politico che determina e organizza la struttura e il funzionamento dei poteri dello Stato, non è solo un invenzione che risale alla fine del secolo XVIII: è soprattutto, e indubbiamente, un'invenzione nord-americana. ¿Numerose componenti di derivazione europea e soprattutto britannica avevano improntato la cultura politica coloniale. La grande tradizione di pensiero giuridico e costituzionale whig, alimentata dalla storiografia e dai testi fondamentali del common low, costituiva certamente l'elemento più influente, al quale si affiancavano tanto la cultura classica, quanto la tradizione giusnaturalistica, contrattualistica, illuministica e razionalistica europea, soprattutto nelle sue varianti inglesi, legati al pensiero di Thomas Hobbes e di John Locke, e francesi¿. In tal senso, sono stati gli eventi che hanno avuto luogo nei territori coloniali anglo-americano dopo l'indipendenza della metropoli britannica, ancor più della primogenita esperienza inglese, ad aver segnato l'inizio dell'andamento costituzionale tout court, cioè di quella situazione che si baserà sull'esistenza di una costituzione scritta, elaborata da una convenzione costituente, di natura rappresentativa e proclamata dal Parlamento come legge suprema dello Stato. ¿I giuristi del diciottesimo secolo e gli uomini d'affari che scrissero e ratificarono la Costituzione avevano presumibilmente una buona consapevolezza di come il diritto può influenzare il comportamento individuale. Questa esperienza, unita a quella acquisita con la Costituzione degli stati, gli indusse a ritenere che il nuovo governo federale sarebbe stato influenzato nello stesso modo¿. La Dichiarazione d'Indipendenza del 1776 e l'adozione della Costituzione federale del 1787 costituiscono le prime Costituzioni scritte della storia e, al contempo, e le prime che rispetteranno una triplice condizione che i principi giuridici fondamentali regolatori della vita politica di una comunità si raccolgano in un codice scritto-razionale, coerente, ordinato e sistematico e che regola in maniera organica e funzionale lo statuto dei poteri dello Stato e le sfere di libertà dei soggetti, sfere che devono essere dall'azione politica di questi poteri che potrebbero perseguire l'obiettivo di limitarle; che i testi costituzionali emanino da un potere costituente basato sulla affermazione della sovranità della comunità; e infine questi stessi testi possano essere modificati espressamente solo attraverso un procedimento di revisione, generalmente rigido, contenuto all'interno dei suoi elementi essenziali, nella relativa norma costituzionale. ¿Negli anni immediatamente successivi all'acquisto dell'indipendenza si poté in effetti constatare che la sovranità acquisita da ciascun stato spesso veniva di fatto usare per incidere con le leggi su libertà, diritti e principi giuridici che costituivano pilastri portanti di un sistema economico fondato sulla logica dell'individualismo, e esteso altresì a tutto il territorio degli Stati Uniti¿. L'età moderna e contemporanea, che pongono precisi limiti al potere e all'intervento dello stato, al fine di proteggere i diritti naturali, di salvaguardare i diritti di libertà e, di conseguenza, promuovere
Il costituzionalismo Americano e l'Europa fra XVIII e XIX secolo
HAJREDINI, ALMA
2014/2015
Abstract
La Costituzione, in quanto codice politico che determina e organizza la struttura e il funzionamento dei poteri dello Stato, non è solo un invenzione che risale alla fine del secolo XVIII: è soprattutto, e indubbiamente, un'invenzione nord-americana. ¿Numerose componenti di derivazione europea e soprattutto britannica avevano improntato la cultura politica coloniale. La grande tradizione di pensiero giuridico e costituzionale whig, alimentata dalla storiografia e dai testi fondamentali del common low, costituiva certamente l'elemento più influente, al quale si affiancavano tanto la cultura classica, quanto la tradizione giusnaturalistica, contrattualistica, illuministica e razionalistica europea, soprattutto nelle sue varianti inglesi, legati al pensiero di Thomas Hobbes e di John Locke, e francesi¿. In tal senso, sono stati gli eventi che hanno avuto luogo nei territori coloniali anglo-americano dopo l'indipendenza della metropoli britannica, ancor più della primogenita esperienza inglese, ad aver segnato l'inizio dell'andamento costituzionale tout court, cioè di quella situazione che si baserà sull'esistenza di una costituzione scritta, elaborata da una convenzione costituente, di natura rappresentativa e proclamata dal Parlamento come legge suprema dello Stato. ¿I giuristi del diciottesimo secolo e gli uomini d'affari che scrissero e ratificarono la Costituzione avevano presumibilmente una buona consapevolezza di come il diritto può influenzare il comportamento individuale. Questa esperienza, unita a quella acquisita con la Costituzione degli stati, gli indusse a ritenere che il nuovo governo federale sarebbe stato influenzato nello stesso modo¿. La Dichiarazione d'Indipendenza del 1776 e l'adozione della Costituzione federale del 1787 costituiscono le prime Costituzioni scritte della storia e, al contempo, e le prime che rispetteranno una triplice condizione che i principi giuridici fondamentali regolatori della vita politica di una comunità si raccolgano in un codice scritto-razionale, coerente, ordinato e sistematico e che regola in maniera organica e funzionale lo statuto dei poteri dello Stato e le sfere di libertà dei soggetti, sfere che devono essere dall'azione politica di questi poteri che potrebbero perseguire l'obiettivo di limitarle; che i testi costituzionali emanino da un potere costituente basato sulla affermazione della sovranità della comunità; e infine questi stessi testi possano essere modificati espressamente solo attraverso un procedimento di revisione, generalmente rigido, contenuto all'interno dei suoi elementi essenziali, nella relativa norma costituzionale. ¿Negli anni immediatamente successivi all'acquisto dell'indipendenza si poté in effetti constatare che la sovranità acquisita da ciascun stato spesso veniva di fatto usare per incidere con le leggi su libertà, diritti e principi giuridici che costituivano pilastri portanti di un sistema economico fondato sulla logica dell'individualismo, e esteso altresì a tutto il territorio degli Stati Uniti¿. L'età moderna e contemporanea, che pongono precisi limiti al potere e all'intervento dello stato, al fine di proteggere i diritti naturali, di salvaguardare i diritti di libertà e, di conseguenza, promuovereFile | Dimensione | Formato | |
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