Il trattamento del sovrappeso e dell'obesità comprende generalmente approcci di tipo dietetico e di aumento dell'attività fisica. Il mercato degli integratori per la riduzione del peso si è sviluppato accanto ai trattamenti tradizionali; le piante ad azione termogenica sono utilizzate come ingredienti di questi prodotti. Il Citrus aurantium var. amara è utilizzato in sostituzione dell'Ephedra sinica, bandita dalla Food and Drug Administration (FDA) nel 2004 per l'elevata incidenza di eventi avversi. L'efficacia del Citrus aurantium, titolato in sinefrina, non è dimostrata: gli studi finora condotti evidenziano risultati contrastanti riguardo l'isoforma di sinefrina presente e il suo effetto farmacologico. Gli studi di efficacia il più delle volte valutano prodotti naturali contenenti anche altri estratti, non rendendo possibile una valida identificazione dell'effetto, e coinvolgono un ristretto numero di pazienti per periodi di tempo non rappresentativi del reale utilizzo (1). Le segnalazioni di reazioni avverse a prodotti dimagranti arrivate alla FDA ritengono il Citrus aurantium responsabile, nonostante la presenza di altri estratti di piante. I disturbi cardiovascolari sono quelli più frequentemente riportati, correlati alla stimolazione simpatica della sinefrina. In combinazione con il Citrus aurantium vengono utilizzati prodotti contenenti caffeina, come la Camellia sinensis, l'Ilex paraguariensis e la Paullinia cupana; questi sembrano agire in modo sinergico nel determinare l'effetto termogenico. La Camellia sinensis (tè verde) è stata studiata non solo per il contenuto in caffeina, ma anche per la presenza di catechine, ritenute anch'esse contribuire all'azione termogenica (2, 3). Gli studi riguardanti l'Ilex paraguariensis e la Paullinia cupana ne fanno una valutazione degli effetti termogenici nella somministrazione in acuto. L'utilizzo di queste piante non è stato esente dalla comparsa di eventi avversi. Sono stati riscontrati epatotossicità a seguito del consumo di integratori contenenti Camellia sinensis, rabdomiolisi e mioglobinuria associata alla Paullinia cupana, cancro orale e oro-faringeo da consumo di Ilex paraguariensis, nonché tossicità da caffeina. L'utilizzo di queste piante necessita di un ulteriore approfondimento sia per quanto riguarda l'efficacia che la sicurezza. La vendita di questi prodotti dovrebbe essere subordinata al consiglio di un medico; il farmacista può intervenire informando sulle reali proprietà dei prodotti dimagranti, sulle controindicazioni, sui rischi e sull'importanza di un adeguato regime alimentare.

Efficacia e sicurezza di prodotti naturali ad effetto termogenico

MARCHESE, LAURA
2011/2012

Abstract

Il trattamento del sovrappeso e dell'obesità comprende generalmente approcci di tipo dietetico e di aumento dell'attività fisica. Il mercato degli integratori per la riduzione del peso si è sviluppato accanto ai trattamenti tradizionali; le piante ad azione termogenica sono utilizzate come ingredienti di questi prodotti. Il Citrus aurantium var. amara è utilizzato in sostituzione dell'Ephedra sinica, bandita dalla Food and Drug Administration (FDA) nel 2004 per l'elevata incidenza di eventi avversi. L'efficacia del Citrus aurantium, titolato in sinefrina, non è dimostrata: gli studi finora condotti evidenziano risultati contrastanti riguardo l'isoforma di sinefrina presente e il suo effetto farmacologico. Gli studi di efficacia il più delle volte valutano prodotti naturali contenenti anche altri estratti, non rendendo possibile una valida identificazione dell'effetto, e coinvolgono un ristretto numero di pazienti per periodi di tempo non rappresentativi del reale utilizzo (1). Le segnalazioni di reazioni avverse a prodotti dimagranti arrivate alla FDA ritengono il Citrus aurantium responsabile, nonostante la presenza di altri estratti di piante. I disturbi cardiovascolari sono quelli più frequentemente riportati, correlati alla stimolazione simpatica della sinefrina. In combinazione con il Citrus aurantium vengono utilizzati prodotti contenenti caffeina, come la Camellia sinensis, l'Ilex paraguariensis e la Paullinia cupana; questi sembrano agire in modo sinergico nel determinare l'effetto termogenico. La Camellia sinensis (tè verde) è stata studiata non solo per il contenuto in caffeina, ma anche per la presenza di catechine, ritenute anch'esse contribuire all'azione termogenica (2, 3). Gli studi riguardanti l'Ilex paraguariensis e la Paullinia cupana ne fanno una valutazione degli effetti termogenici nella somministrazione in acuto. L'utilizzo di queste piante non è stato esente dalla comparsa di eventi avversi. Sono stati riscontrati epatotossicità a seguito del consumo di integratori contenenti Camellia sinensis, rabdomiolisi e mioglobinuria associata alla Paullinia cupana, cancro orale e oro-faringeo da consumo di Ilex paraguariensis, nonché tossicità da caffeina. L'utilizzo di queste piante necessita di un ulteriore approfondimento sia per quanto riguarda l'efficacia che la sicurezza. La vendita di questi prodotti dovrebbe essere subordinata al consiglio di un medico; il farmacista può intervenire informando sulle reali proprietà dei prodotti dimagranti, sulle controindicazioni, sui rischi e sull'importanza di un adeguato regime alimentare.
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