Fingolimod, dimetilfumarato/BG-12 e teriflunomide sono stati approvati negli ultimi anni per il trattamento della sclerosi multipla. Rispetto agli agenti tradizionali somministrati per via parenterale, questi nuovi farmaci sono somministrati per os e agiscono attraverso meccanismi differenti [1]. La loro efficacia e la loro sicurezza sono state dimostrate in trial clinici randomizzati, internazionali, controllati vs placebo o vs un farmaco tradizionale. A oggi, tuttavia, non sono disponibili ¿dati reali¿ che consentano di stabilire le differenze tra le nuove terapie. Scopo della Tesi è stato evidenziare le differenze tra le terapie con fingolimod, dimetilfumarato e teriflunomide emerse negli studi preregistrativi. I dati degli studi di Fase III (FREEDOMS [2] e TRANSFORMS [3] per fingolimod; DEFINE [4] e CONFIRM [5] per dimetilfumarato; TEMSO [6] e TOWER [7] per teriflunomide) sono stati utilizzati per realizzare un trial simulato. Per ogni parametro analizzato, attraverso una simulazione stocastica, sono stati generati insiemi di osservazioni rispondenti ai vincoli statistici predeterminati. Le osservazioni corrispondenti allo stesso gruppo di trattamento sono state raggruppate e sono state calcolate le significatività statistica e clinica delle differenze. Dall'analisi è emerso che fingolimod 0,5 mg/die è stato il trattamento più efficace nel diminuire la frequenza media delle recidive, mentre teriflunomide 7 mg/die quello meno efficace. In termini di numero di pazienti da trattare per prevenire una recidiva/anno, i trattamenti con fingolimod e dimetilfumarato sono risultati equivalenti e superiori sia alle terapie tradizionali sia a quelle con teriflunomide. Le terapie con i nuovi farmaci sono risultate ben tollerate e le frequenze degli eventi avversi che hanno comportato l'interruzione del trattamento sono state confrontabili a quella rilevata nel gruppo placebo. In conclusione, le terapie con fingolimod, dimetilfumarato e teriflunomide hanno rapporti beneficio/rischio non sovrapponibili. Questa conclusione indica l'opportunità di indagare i meccanismi farmacologici alla base degli effetti osservati e la necessità di realizzare studi clinici controllati di confronto.

sclerosi multipla: un confronto tra le nuove terapie orali

BRANNETTI, SIMONA
2013/2014

Abstract

Fingolimod, dimetilfumarato/BG-12 e teriflunomide sono stati approvati negli ultimi anni per il trattamento della sclerosi multipla. Rispetto agli agenti tradizionali somministrati per via parenterale, questi nuovi farmaci sono somministrati per os e agiscono attraverso meccanismi differenti [1]. La loro efficacia e la loro sicurezza sono state dimostrate in trial clinici randomizzati, internazionali, controllati vs placebo o vs un farmaco tradizionale. A oggi, tuttavia, non sono disponibili ¿dati reali¿ che consentano di stabilire le differenze tra le nuove terapie. Scopo della Tesi è stato evidenziare le differenze tra le terapie con fingolimod, dimetilfumarato e teriflunomide emerse negli studi preregistrativi. I dati degli studi di Fase III (FREEDOMS [2] e TRANSFORMS [3] per fingolimod; DEFINE [4] e CONFIRM [5] per dimetilfumarato; TEMSO [6] e TOWER [7] per teriflunomide) sono stati utilizzati per realizzare un trial simulato. Per ogni parametro analizzato, attraverso una simulazione stocastica, sono stati generati insiemi di osservazioni rispondenti ai vincoli statistici predeterminati. Le osservazioni corrispondenti allo stesso gruppo di trattamento sono state raggruppate e sono state calcolate le significatività statistica e clinica delle differenze. Dall'analisi è emerso che fingolimod 0,5 mg/die è stato il trattamento più efficace nel diminuire la frequenza media delle recidive, mentre teriflunomide 7 mg/die quello meno efficace. In termini di numero di pazienti da trattare per prevenire una recidiva/anno, i trattamenti con fingolimod e dimetilfumarato sono risultati equivalenti e superiori sia alle terapie tradizionali sia a quelle con teriflunomide. Le terapie con i nuovi farmaci sono risultate ben tollerate e le frequenze degli eventi avversi che hanno comportato l'interruzione del trattamento sono state confrontabili a quella rilevata nel gruppo placebo. In conclusione, le terapie con fingolimod, dimetilfumarato e teriflunomide hanno rapporti beneficio/rischio non sovrapponibili. Questa conclusione indica l'opportunità di indagare i meccanismi farmacologici alla base degli effetti osservati e la necessità di realizzare studi clinici controllati di confronto.
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