The thesis was born from the feeling of lack of communication with GPs experienced by the Pain Medicine division of AOU San Luigi Gonzaga, Orbassano. We aimed to assess : the GPs use of pain drugs, the GPs degree of communication and satisfaction of the Pain Medicine divisions, the proposal of possible initiatives. It was decided to conduct an e-mail survey in order to evaluate the opinions of GPs in ASL TO3 district. Ten GPs, clinical tutors of San Luigi Gonzaga, were consulted for editing the survey. The majority of physicians reported prescribing NSAIDs and Weak Opioids with average frequency, while strong opioids and drugs for neuropathic pain are prescribed with low frequency. For GPs is difficult to manage the side effects of weak opioids in the 38 % of the cases and strong opioids in the 51% of the cases, the latter also causes difficulties in the areas of "dosage" and "drug interactions". Only about 50% reported regular use of pain scales and 70% estimated to employ about 3-4 medical examinations to control the symptoms of a new patient with chronic pain. The 67% of GPs believed that the advice of the Pain Medicine division are effective in 40-80 % of cases, while the average waiting time is estimated between 1 and 2 months. In the case of a patient followed by the Pain Medicine divisions, 25% of GPs would like to communicate directly with the division, but refers not to have the necessary contacts. 58% of physicians reported not to have a contact with the Pain Medicine division in case of emergency with a patient affected by chronic pain. 90 % of physicians are in favor of initiatives aimed at improving communication between hospital and territory : the organization of conferences on the management of the patient with chronic pain, meetings with specialists , distribution of written information on new therapeutic possibilities. 78% consider appropriate the adoption of a pain diary . 72 % believe that the patient does not know the possibilities and limitations of modern pain therapies. With regard to satisfaction with the Pain Medicine division, about 42 % had received the necessary support, 44 % said that communication is one-way only , and 34 % would like more support . The 25% can not contact the center when they need it. There are interesting differences between geographical areas within the ASL . This study demonstrates that the territory's approach to pain relief is uneven and that the communication between GPs and the Pain Medicine divisions can be improved . It is interesting to note that GPs accept with good will the proposed initiatives to improve patient care, but require greater communication with the Pain medicine divisions. This study was designed as a pilot project for a possible investigation on a regional scale. The systematic use of this survey methodology would bring the GPs near the decision-making centers, guaranteeing a quick and cheap way to direct the resources available in the areas most needed, thereby improving the service to the population.

L'idea alla base dello studio oggetto di tesi è nata dalla sensazione di scarsa comunicazione con i MMG vissuta degli operatori del centro di terapia antalgica dell'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano. Ci siamo proposti di valutare: la modalità di gestione dei farmaci per la terapia del dolore da parte del MMG,il grado di comunicazione e soddisfazione del MMG rispetto al centro,le proposte di eventuali iniziative. Al fine di valutare le opinioni dei MMG sul territorio, si è scelto di effettuare un sondaggio tra gli stessi tramite posta elettronica. Per la redazione del questionario ci siamo avvalsi dell'aiuto di dieci MMG, tutors clinici del Corso di Studi San Luigi Gonzaga. La maggior parte dei medici riferisce di prescrivere con media frequenza sia i FANS che gli Oppioidi Deboli, mentre prescrive con bassa frequenza Oppioidi forti e farmaci per il dolore neuropatico. È difficile la gestione degli effetti collaterali sia per gli oppioidi deboli (38%) che per gli oppioidi forti (51%), questi ultimi causano inoltre difficoltà negli ambiti ¿posologia¿ e ¿interazioni farmacologiche¿. Solo il 50% circa riferisce di utilizzare abbastanza regolarmente le scale del dolore e il 70% stima di impiegare circa 3-4 visite ambulatoriali per controllare un dolore cronico di nuova insorgenza. Il 67% dei MMG ritiene che le consulenze al centro di terapia antalgica siano efficaci nel 40-80% dei casi, mentre il tempo di attesa medio è stimato tra 1 e 2 mesi. Nel caso di un paziente seguito cronicamente, il 25% dei MMG vorrebbe comunicare direttamente con il centro, ma riferisce di non avere i contatti necessari. Il 58% dei medici riferisce di non avere un contatto in caso di urgenza nella gestione di un paziente con dolore cronico. Il 90% dei medici è favorevole a iniziative tese a migliorare la comunicazione tra ospedale e territorio: organizzazione di convegni sulla gestione territoriale del paziente con dolore cronico, incontri con specialisti, distribuzione di un documento informativo sulle nuove possibilità terapeutiche. Il 78% ritiene opportuno l'adozione di un diario del dolore. Il 72% ritiene che il paziente non conosca le possibilità ed i limiti delle terapie antalgiche odierne. Per quanto attiene alla soddisfazione riguardo al centro di terapia antalgica, circa il 42% ha risposto di aver ricevuto il supporto necessario, per il 44% la comunicazione è solo unidirezionale e il 34% vorrebbe un maggior supporto. Il 25% non riesce a contattare il centro quando ne ha bisogno. Vi sono interessanti differenze fra ambiti territoriali all'interno dell'ASL. Questo studio dimostra che sul territorio l'approccio alla terapia antalgica è disomogeneo e che la comunicazione tra MMG e centri di terapia antalgica è migliorabile. È interessante notare come i MMG accolgano con buona volontà e disponibilità le iniziative proposte per migliorare l'assistenza al paziente, richiedendo contemporaneamente una maggiore comunicazione con i centri di terapia antalgica. Questo studio è stato concepito come progetto pilota per un'eventuale indagine su scala regionale Un impiego sistematico della metodologia d'indagine utilizzata permetterebbe di avvicinare il MMG ai centri decisionali, garantendo in modo rapido ed economico l'indirizzo delle risorse disponibili verso i settori che più necessitano di rinnovamento, migliorando in tal modo i servizi alla popolazione.

La difficile gestione del dolore cronico nel paziente non oncologico. Indagine sul punto di vista del Medico di Medicina Generale e sul suo rapporto con i Centri della Rete regionale di terapia del dolore nell'ASL TO3

BALLESIO, MATTEO
2012/2013

Abstract

L'idea alla base dello studio oggetto di tesi è nata dalla sensazione di scarsa comunicazione con i MMG vissuta degli operatori del centro di terapia antalgica dell'AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano. Ci siamo proposti di valutare: la modalità di gestione dei farmaci per la terapia del dolore da parte del MMG,il grado di comunicazione e soddisfazione del MMG rispetto al centro,le proposte di eventuali iniziative. Al fine di valutare le opinioni dei MMG sul territorio, si è scelto di effettuare un sondaggio tra gli stessi tramite posta elettronica. Per la redazione del questionario ci siamo avvalsi dell'aiuto di dieci MMG, tutors clinici del Corso di Studi San Luigi Gonzaga. La maggior parte dei medici riferisce di prescrivere con media frequenza sia i FANS che gli Oppioidi Deboli, mentre prescrive con bassa frequenza Oppioidi forti e farmaci per il dolore neuropatico. È difficile la gestione degli effetti collaterali sia per gli oppioidi deboli (38%) che per gli oppioidi forti (51%), questi ultimi causano inoltre difficoltà negli ambiti ¿posologia¿ e ¿interazioni farmacologiche¿. Solo il 50% circa riferisce di utilizzare abbastanza regolarmente le scale del dolore e il 70% stima di impiegare circa 3-4 visite ambulatoriali per controllare un dolore cronico di nuova insorgenza. Il 67% dei MMG ritiene che le consulenze al centro di terapia antalgica siano efficaci nel 40-80% dei casi, mentre il tempo di attesa medio è stimato tra 1 e 2 mesi. Nel caso di un paziente seguito cronicamente, il 25% dei MMG vorrebbe comunicare direttamente con il centro, ma riferisce di non avere i contatti necessari. Il 58% dei medici riferisce di non avere un contatto in caso di urgenza nella gestione di un paziente con dolore cronico. Il 90% dei medici è favorevole a iniziative tese a migliorare la comunicazione tra ospedale e territorio: organizzazione di convegni sulla gestione territoriale del paziente con dolore cronico, incontri con specialisti, distribuzione di un documento informativo sulle nuove possibilità terapeutiche. Il 78% ritiene opportuno l'adozione di un diario del dolore. Il 72% ritiene che il paziente non conosca le possibilità ed i limiti delle terapie antalgiche odierne. Per quanto attiene alla soddisfazione riguardo al centro di terapia antalgica, circa il 42% ha risposto di aver ricevuto il supporto necessario, per il 44% la comunicazione è solo unidirezionale e il 34% vorrebbe un maggior supporto. Il 25% non riesce a contattare il centro quando ne ha bisogno. Vi sono interessanti differenze fra ambiti territoriali all'interno dell'ASL. Questo studio dimostra che sul territorio l'approccio alla terapia antalgica è disomogeneo e che la comunicazione tra MMG e centri di terapia antalgica è migliorabile. È interessante notare come i MMG accolgano con buona volontà e disponibilità le iniziative proposte per migliorare l'assistenza al paziente, richiedendo contemporaneamente una maggiore comunicazione con i centri di terapia antalgica. Questo studio è stato concepito come progetto pilota per un'eventuale indagine su scala regionale Un impiego sistematico della metodologia d'indagine utilizzata permetterebbe di avvicinare il MMG ai centri decisionali, garantendo in modo rapido ed economico l'indirizzo delle risorse disponibili verso i settori che più necessitano di rinnovamento, migliorando in tal modo i servizi alla popolazione.
ITA
The thesis was born from the feeling of lack of communication with GPs experienced by the Pain Medicine division of AOU San Luigi Gonzaga, Orbassano. We aimed to assess : the GPs use of pain drugs, the GPs degree of communication and satisfaction of the Pain Medicine divisions, the proposal of possible initiatives. It was decided to conduct an e-mail survey in order to evaluate the opinions of GPs in ASL TO3 district. Ten GPs, clinical tutors of San Luigi Gonzaga, were consulted for editing the survey. The majority of physicians reported prescribing NSAIDs and Weak Opioids with average frequency, while strong opioids and drugs for neuropathic pain are prescribed with low frequency. For GPs is difficult to manage the side effects of weak opioids in the 38 % of the cases and strong opioids in the 51% of the cases, the latter also causes difficulties in the areas of "dosage" and "drug interactions". Only about 50% reported regular use of pain scales and 70% estimated to employ about 3-4 medical examinations to control the symptoms of a new patient with chronic pain. The 67% of GPs believed that the advice of the Pain Medicine division are effective in 40-80 % of cases, while the average waiting time is estimated between 1 and 2 months. In the case of a patient followed by the Pain Medicine divisions, 25% of GPs would like to communicate directly with the division, but refers not to have the necessary contacts. 58% of physicians reported not to have a contact with the Pain Medicine division in case of emergency with a patient affected by chronic pain. 90 % of physicians are in favor of initiatives aimed at improving communication between hospital and territory : the organization of conferences on the management of the patient with chronic pain, meetings with specialists , distribution of written information on new therapeutic possibilities. 78% consider appropriate the adoption of a pain diary . 72 % believe that the patient does not know the possibilities and limitations of modern pain therapies. With regard to satisfaction with the Pain Medicine division, about 42 % had received the necessary support, 44 % said that communication is one-way only , and 34 % would like more support . The 25% can not contact the center when they need it. There are interesting differences between geographical areas within the ASL . This study demonstrates that the territory's approach to pain relief is uneven and that the communication between GPs and the Pain Medicine divisions can be improved . It is interesting to note that GPs accept with good will the proposed initiatives to improve patient care, but require greater communication with the Pain medicine divisions. This study was designed as a pilot project for a possible investigation on a regional scale. The systematic use of this survey methodology would bring the GPs near the decision-making centers, guaranteeing a quick and cheap way to direct the resources available in the areas most needed, thereby improving the service to the population.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/71365