La pelle è l'organo che per primo evidenzia i segni dell'invecchiamento fisiologico del nostro organismo attraverso la comparsa delle rughe. L'allungamento dell'aspettativa di vita degli ultimi decenni ha creato un maggior desiderio di ringiovanimento e maggiormente di quello cutaneo. L'invecchiamento non è legato solo all'effetto dei nostri geni, ma è anche correlato alle conseguenze degli stili di vita adottati. Infatti l'invecchiamento è sia di tipo intrinseco (aging) sia fotoindotto (photoaging). Le industrie cosmetiche si sono prefissate l'obiettivo di sintetizzare ingredienti attivi con sempre maggior efficacia contro l'invecchiamento cutaneo. Sono nati così i prodotti borderline tra i cosmetici e i medicinali, definiti cosmeceutici, in quanto procurano benefici simili, ma con scopi cosmetici. Alcuni peptidi, specificatamente modificati, possono rientrare nella composizione di prodotti anti-age al confine tra i due ambiti. Sono infatti potenti composti biologicamente attivi che possono modulare vari processi cellulari e molecolari. Questi peptidi, utilizzati come ingredienti attivi per applicazione topica, penetrano i primi strati cutanei grazie a modificazioni della loro struttura e sfruttano uno specifico meccanismo d'azione per ottenere un effetto antirughe. I peptidi utilizzati nei prodotti anti-age si possono classificare in quattro gruppi: i peptidi segnale, che mimano l'effetto di alcune proteine stimolandone la sintesi; i peptidi inibitori enzimatici, che agiscono in maniera competitiva nei confronti delle proteinasi e risultano efficaci nel proteggere le proteine cutanee dalla degradazione; i peptidi inibitori di neurotrasmettitori, che inibiscono il segnale del neurotrasmettitore acetilcolina; i peptidi carrier, che facilitano il trasporto di sostanze e oligoelementi necessari per i processi enzimatici coinvolti nell'invecchiamento cutaneo. È inoltre possibile sfruttare la sinergia degli ingredienti attivi presenti in associazione per ottenere l'azione cosmetica desiderata. Questi peptidi, introdotti in forme cosmetiche, rappresentano la risposta proveniente dalla ricerca per dare una soluzione concreta alle crescenti esigenze del mercato, che vede sempre più sostenuta la domanda di prodotti che contengano sostanze attive efficaci, con concentrazioni superiori alla media e tempi rapidi di risposta, mantenendo inalterate le loro proprietà anche penetrando negli strati più interni dell'epidermide. Sarà sicuramente interessante monitorare il futuro sviluppo di questa nuova categoria di prodotti, auspicando che siano sottoposti alla giusta regolamentazione giuridica per poter garantire al consumatore una reale proposta di qualità, efficacia e sicurezza.
Peptidi ad azione antirughe utilizzati nei prodotti cosmetici
AIMONETTO, SERENA
2012/2013
Abstract
La pelle è l'organo che per primo evidenzia i segni dell'invecchiamento fisiologico del nostro organismo attraverso la comparsa delle rughe. L'allungamento dell'aspettativa di vita degli ultimi decenni ha creato un maggior desiderio di ringiovanimento e maggiormente di quello cutaneo. L'invecchiamento non è legato solo all'effetto dei nostri geni, ma è anche correlato alle conseguenze degli stili di vita adottati. Infatti l'invecchiamento è sia di tipo intrinseco (aging) sia fotoindotto (photoaging). Le industrie cosmetiche si sono prefissate l'obiettivo di sintetizzare ingredienti attivi con sempre maggior efficacia contro l'invecchiamento cutaneo. Sono nati così i prodotti borderline tra i cosmetici e i medicinali, definiti cosmeceutici, in quanto procurano benefici simili, ma con scopi cosmetici. Alcuni peptidi, specificatamente modificati, possono rientrare nella composizione di prodotti anti-age al confine tra i due ambiti. Sono infatti potenti composti biologicamente attivi che possono modulare vari processi cellulari e molecolari. Questi peptidi, utilizzati come ingredienti attivi per applicazione topica, penetrano i primi strati cutanei grazie a modificazioni della loro struttura e sfruttano uno specifico meccanismo d'azione per ottenere un effetto antirughe. I peptidi utilizzati nei prodotti anti-age si possono classificare in quattro gruppi: i peptidi segnale, che mimano l'effetto di alcune proteine stimolandone la sintesi; i peptidi inibitori enzimatici, che agiscono in maniera competitiva nei confronti delle proteinasi e risultano efficaci nel proteggere le proteine cutanee dalla degradazione; i peptidi inibitori di neurotrasmettitori, che inibiscono il segnale del neurotrasmettitore acetilcolina; i peptidi carrier, che facilitano il trasporto di sostanze e oligoelementi necessari per i processi enzimatici coinvolti nell'invecchiamento cutaneo. È inoltre possibile sfruttare la sinergia degli ingredienti attivi presenti in associazione per ottenere l'azione cosmetica desiderata. Questi peptidi, introdotti in forme cosmetiche, rappresentano la risposta proveniente dalla ricerca per dare una soluzione concreta alle crescenti esigenze del mercato, che vede sempre più sostenuta la domanda di prodotti che contengano sostanze attive efficaci, con concentrazioni superiori alla media e tempi rapidi di risposta, mantenendo inalterate le loro proprietà anche penetrando negli strati più interni dell'epidermide. Sarà sicuramente interessante monitorare il futuro sviluppo di questa nuova categoria di prodotti, auspicando che siano sottoposti alla giusta regolamentazione giuridica per poter garantire al consumatore una reale proposta di qualità, efficacia e sicurezza.File | Dimensione | Formato | |
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