The independence of the judiciary is a central theme in the organization of contemporary democracies. As a matter of fact, after the theory of separation of powers was established, important debates regarding the ways to ensure the independence of the judiciary originated. In particular, in a legal system such as the Italian one which strongly relies on the constitutional separation of powers, the issue of the guarantees given to the judiciary is particularly important. The independence of the judicial power from the political one is perceived as an absolute must for an advanced democratic country, especially in the light of the discretionary role that the courts have taken. The possibility to compare the Italian legal system to that of a country like England, which does not share the constitutional structure of continental Europe, offers interesting points to discuss. The independence of the courts has been conceived from the common law systems with an opposite approach from the one of civil law countries. As it will be demonstrated, the study of these two different approaches will give the opportunity to highlight multiple similar aspects, as well as unexpected similar results. While acknowledging that, according to the Italian constitutional provisions, with the term ¿judiciary¿ you refer to both the judges and the prosecutors, for an easier comparison with the English model this work has been divided into two parts: the first is dedicated to the independence of the English judges and the Italian magistratura giudicante, and the second to the Italian pubblico ministero and the English Crown Prosecution Service. This dissertation will start from an historical analysis of the role and institutional position of the judiciary in the two systems under observation. This analysis is essential in order to better understand the choices and the reasons that led to the current structure of the judiciary. The second chapter will be devoted to the methods of recruitment of judges, while, in the third chapter, the guarantees provided to the judiciary will be analysed. The fourth chapter will be devoted to the forms of responsibility and accountability of the judges to the society. The fifth chapter will focus on the role, status and relationships of the prosecuting agencies with other branches of government. Particular attention will be devoted to the main moment of independence of the prosecutor: exercising prosecutorial power.

L'indipendenza della magistratura costituisce un tema centrale nell'organizzazione degli Stati contemporanei. Infatti, dalla teoria della separazione dei poteri in poi, le modalità per garantire l'indipendenza del potere giudiziario hanno dato luogo ad importanti ed accesi dibattiti. In particolare, in un sistema giuridico come quello italiano, che fa della separazione dei poteri uno dei principali cardini su cui regge l'intera Costituzione, il tema delle garanzie fornite alla magistratura assume una importanza particolare. L'indipendenza del potere giudiziario da quello politico viene, infatti, percepita come un'esigenza irrinunciabile per uno Stato democratico avanzato, in particolare alla luce del ruolo che i giudici hanno assunto. La possibilità di accostare l'ordinamento italiano a quello di uno Stato come l'Inghilterra, che non condivide l'assetto costituzionale dell'Europa continentale, offre interessanti punti di riflessione. L'indipendenza dei giudici è stata concepita dai sistemi di common law in modo diametralmente opposto rispetto all'impostazione adottata nei paesi di civil law. Come si vedrà, lo studio di questi approcci così diversi presenta invece molteplici punti di contatto e di dialogo, nonché, inaspettatamente, risultati simili, seppur raggiunti con modalità differenti. Pur riconoscendo che, secondo le previsioni costituzionali italiane, la magistratura costituisce un unicum comprensivo sia dei magistrati giudicanti sia di quelli requirenti, per una più agevole comparazione con il modello inglese il presente lavoro è stato suddiviso in due parti: la prima è dedicata all'indipendenza del judiciary inglese e della magistratura giudicante italiana, e la seconda, invece, alle figure del pubblico ministero italiano e del Crown Prosecution Service inglese. Lo studio partirà da un'analisi storica del ruolo e della posizione istituzionale del magistrato nei due ordinamenti oggetto di analisi. Tale analisi risulta infatti essenziale per comprendere meglio le scelte e i motivi che hanno portato all'attuale conformazione della magistratura. Si proseguirà, utilizzando la comparazione orizzontale per temi, con un capitolo dedicato alle modalità di reclutamento dei magistrati per poi passare, nel terzo capitolo, ad analizzare le garanzie fornite al potere giudiziario. Il quarto capitolo sarà invece dedicato alle forme di responsabilità e di accountability dei giudici, approfondendo il loro rapporto con i cittadini. Il quinto capitolo, coincidente con la seconda parte del lavoro, sarà incentrato sul ruolo, status e rapporti degli organi requirenti con gli altri poteri dello Stato. Una particolare attenzione sarà dedicata al principale momento in cui si concretizza l'indipendenza della pubblica accusa, ossia l'esercizio dell'azione penale.

Indipendenza della magistratura in Italie e Inghilterra: teorie ed esperienze a confronto.

VILLELLA, THOMAS
2015/2016

Abstract

L'indipendenza della magistratura costituisce un tema centrale nell'organizzazione degli Stati contemporanei. Infatti, dalla teoria della separazione dei poteri in poi, le modalità per garantire l'indipendenza del potere giudiziario hanno dato luogo ad importanti ed accesi dibattiti. In particolare, in un sistema giuridico come quello italiano, che fa della separazione dei poteri uno dei principali cardini su cui regge l'intera Costituzione, il tema delle garanzie fornite alla magistratura assume una importanza particolare. L'indipendenza del potere giudiziario da quello politico viene, infatti, percepita come un'esigenza irrinunciabile per uno Stato democratico avanzato, in particolare alla luce del ruolo che i giudici hanno assunto. La possibilità di accostare l'ordinamento italiano a quello di uno Stato come l'Inghilterra, che non condivide l'assetto costituzionale dell'Europa continentale, offre interessanti punti di riflessione. L'indipendenza dei giudici è stata concepita dai sistemi di common law in modo diametralmente opposto rispetto all'impostazione adottata nei paesi di civil law. Come si vedrà, lo studio di questi approcci così diversi presenta invece molteplici punti di contatto e di dialogo, nonché, inaspettatamente, risultati simili, seppur raggiunti con modalità differenti. Pur riconoscendo che, secondo le previsioni costituzionali italiane, la magistratura costituisce un unicum comprensivo sia dei magistrati giudicanti sia di quelli requirenti, per una più agevole comparazione con il modello inglese il presente lavoro è stato suddiviso in due parti: la prima è dedicata all'indipendenza del judiciary inglese e della magistratura giudicante italiana, e la seconda, invece, alle figure del pubblico ministero italiano e del Crown Prosecution Service inglese. Lo studio partirà da un'analisi storica del ruolo e della posizione istituzionale del magistrato nei due ordinamenti oggetto di analisi. Tale analisi risulta infatti essenziale per comprendere meglio le scelte e i motivi che hanno portato all'attuale conformazione della magistratura. Si proseguirà, utilizzando la comparazione orizzontale per temi, con un capitolo dedicato alle modalità di reclutamento dei magistrati per poi passare, nel terzo capitolo, ad analizzare le garanzie fornite al potere giudiziario. Il quarto capitolo sarà invece dedicato alle forme di responsabilità e di accountability dei giudici, approfondendo il loro rapporto con i cittadini. Il quinto capitolo, coincidente con la seconda parte del lavoro, sarà incentrato sul ruolo, status e rapporti degli organi requirenti con gli altri poteri dello Stato. Una particolare attenzione sarà dedicata al principale momento in cui si concretizza l'indipendenza della pubblica accusa, ossia l'esercizio dell'azione penale.
ITA
The independence of the judiciary is a central theme in the organization of contemporary democracies. As a matter of fact, after the theory of separation of powers was established, important debates regarding the ways to ensure the independence of the judiciary originated. In particular, in a legal system such as the Italian one which strongly relies on the constitutional separation of powers, the issue of the guarantees given to the judiciary is particularly important. The independence of the judicial power from the political one is perceived as an absolute must for an advanced democratic country, especially in the light of the discretionary role that the courts have taken. The possibility to compare the Italian legal system to that of a country like England, which does not share the constitutional structure of continental Europe, offers interesting points to discuss. The independence of the courts has been conceived from the common law systems with an opposite approach from the one of civil law countries. As it will be demonstrated, the study of these two different approaches will give the opportunity to highlight multiple similar aspects, as well as unexpected similar results. While acknowledging that, according to the Italian constitutional provisions, with the term ¿judiciary¿ you refer to both the judges and the prosecutors, for an easier comparison with the English model this work has been divided into two parts: the first is dedicated to the independence of the English judges and the Italian magistratura giudicante, and the second to the Italian pubblico ministero and the English Crown Prosecution Service. This dissertation will start from an historical analysis of the role and institutional position of the judiciary in the two systems under observation. This analysis is essential in order to better understand the choices and the reasons that led to the current structure of the judiciary. The second chapter will be devoted to the methods of recruitment of judges, while, in the third chapter, the guarantees provided to the judiciary will be analysed. The fourth chapter will be devoted to the forms of responsibility and accountability of the judges to the society. The fifth chapter will focus on the role, status and relationships of the prosecuting agencies with other branches of government. Particular attention will be devoted to the main moment of independence of the prosecutor: exercising prosecutorial power.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/71227