Gli androgeni anabolizzanti sono usati sia nella pratica clinica sia, in modo illecito, nello sport per migliorare la performance sportiva in virtù delle loro proprietà anabolizzanti. L'uso prolungato degli steroidi è stato infatti associato a infarto del miocardio, ipertensione, aritmie, embolie polmonari e morti improvvise. Gli anabolizzanti a dosi elevate possono anche interferire sull' attività dell'asse ipotalamo-pofisi-surrene (HPA), suggerendo che il loro abuso possa influire sulla risposta dell'organismo ad una condizione di stress. E' inoltre accertato che lo stress possa alterare l'attività cardiaca, dal momento che la funzione cardiovascolare è controllata dall'interazione tra cervello e cuore e lo stress può modificare la funzione regolativa del cervello. Scopo della presente ricerca è stato quello di analizzare con approccio proteomico gli effetti di una somministrazione subcronica di nandrolone decanoato a dosi elevate (15mg/kg per 14 gg consecutivi), in ratti in condizioni basali o sottoposti a stress acuto (restraint stress per 1ora) sul profilo proteico del ventricolo cardiaco sinistro, al fine di identificare variazioni specifiche del quadro proteico che consentano di definire i meccanismi cellulari responsabili delle alterazioni dell'attività cardiaca associate a stress, all'assunzione di anabolizzanti e alla loro reciproca interazione. L'analisi proteomica ha messo in evidenza differenze significative tra i profili proteici dei ventricoli dei ratti sottoposti a stress (VS) e di quelli dei ratti stressati dopo il trattamento con nandrolone (NS). La spettrometria di massa ha permesso l'identificazione di 41 spot proteici dei 120 analizzati. Le proteine identificate sono state raggruppate secondo i seguenti criteri: presenza o assenza di fosforilazione in tirosina, intensità di fosforilazione (ugualmente fosforilate, più o meno fosforilate nei gruppi in studio) e livello di espressione. Sono stati così ottenuti 5 gruppi, due dei quali più interessanti e precisamente quello costituito da proteine (12) risultate più fosforilate in tirosina nel gruppo VS e quello formato da 8 proteine espresse esclusivamente nel gruppo NS di cui 1 sola fosforilata, la perossiredossina. Tra le proteine fosforilate con maggiore intensità nel gruppo VS erano comprese proteine coinvolte nel metabolismo energetico, come l'enoilCoA idratasi mitocondriale, o nello sviluppo e contrazione muscolare (proteina 3 ricca in cisteina e glicina, tropomiosina II). Questi dati sono compatibili con la condizione di stress a cui sono stati esposti i ratti di questo gruppo. Uno stato di stress infatti attiva il metabolismo energetico e, attraverso la stimolazione del sistema simpatico, determina un aumento della contrattilità cardiaca. Negli animali trattati con nandrolone lo stress non determina l'aumento del corticosterone plasmatico osservato nel gruppo VS e quindi si può supporre che il cuore di questi animali non abbia subito lo stesso tipo di sollecitazioni. Un'indagine sulle caratteristiche funzionali delle proteine espresse esclusivamente nel gruppo NS ha messo in evidenza che 4 di esse sono implicate nella difesa cellulare nei confronti dello stress ossidativo (isocitrato deidrogenasi, Bcristallino, proteina ectodermica neuronale 2 della corteccia e perossiredossina).
Effetti di una somministrazione prolungata di dosi sovrafisiologiche di nandrolone su cuori di ratti sottoposti a stress acuto
SANTORU, MARIA LAURA
2009/2010
Abstract
Gli androgeni anabolizzanti sono usati sia nella pratica clinica sia, in modo illecito, nello sport per migliorare la performance sportiva in virtù delle loro proprietà anabolizzanti. L'uso prolungato degli steroidi è stato infatti associato a infarto del miocardio, ipertensione, aritmie, embolie polmonari e morti improvvise. Gli anabolizzanti a dosi elevate possono anche interferire sull' attività dell'asse ipotalamo-pofisi-surrene (HPA), suggerendo che il loro abuso possa influire sulla risposta dell'organismo ad una condizione di stress. E' inoltre accertato che lo stress possa alterare l'attività cardiaca, dal momento che la funzione cardiovascolare è controllata dall'interazione tra cervello e cuore e lo stress può modificare la funzione regolativa del cervello. Scopo della presente ricerca è stato quello di analizzare con approccio proteomico gli effetti di una somministrazione subcronica di nandrolone decanoato a dosi elevate (15mg/kg per 14 gg consecutivi), in ratti in condizioni basali o sottoposti a stress acuto (restraint stress per 1ora) sul profilo proteico del ventricolo cardiaco sinistro, al fine di identificare variazioni specifiche del quadro proteico che consentano di definire i meccanismi cellulari responsabili delle alterazioni dell'attività cardiaca associate a stress, all'assunzione di anabolizzanti e alla loro reciproca interazione. L'analisi proteomica ha messo in evidenza differenze significative tra i profili proteici dei ventricoli dei ratti sottoposti a stress (VS) e di quelli dei ratti stressati dopo il trattamento con nandrolone (NS). La spettrometria di massa ha permesso l'identificazione di 41 spot proteici dei 120 analizzati. Le proteine identificate sono state raggruppate secondo i seguenti criteri: presenza o assenza di fosforilazione in tirosina, intensità di fosforilazione (ugualmente fosforilate, più o meno fosforilate nei gruppi in studio) e livello di espressione. Sono stati così ottenuti 5 gruppi, due dei quali più interessanti e precisamente quello costituito da proteine (12) risultate più fosforilate in tirosina nel gruppo VS e quello formato da 8 proteine espresse esclusivamente nel gruppo NS di cui 1 sola fosforilata, la perossiredossina. Tra le proteine fosforilate con maggiore intensità nel gruppo VS erano comprese proteine coinvolte nel metabolismo energetico, come l'enoilCoA idratasi mitocondriale, o nello sviluppo e contrazione muscolare (proteina 3 ricca in cisteina e glicina, tropomiosina II). Questi dati sono compatibili con la condizione di stress a cui sono stati esposti i ratti di questo gruppo. Uno stato di stress infatti attiva il metabolismo energetico e, attraverso la stimolazione del sistema simpatico, determina un aumento della contrattilità cardiaca. Negli animali trattati con nandrolone lo stress non determina l'aumento del corticosterone plasmatico osservato nel gruppo VS e quindi si può supporre che il cuore di questi animali non abbia subito lo stesso tipo di sollecitazioni. Un'indagine sulle caratteristiche funzionali delle proteine espresse esclusivamente nel gruppo NS ha messo in evidenza che 4 di esse sono implicate nella difesa cellulare nei confronti dello stress ossidativo (isocitrato deidrogenasi, Bcristallino, proteina ectodermica neuronale 2 della corteccia e perossiredossina).File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/71153