La formaldeide è un gas presente negli ambienti outdoor e indoor, prodotta ed emessa da processi di origine naturale e antropica. Negli ultimi anni si è sviluppata una particolare sensibilità e attenzione nei confronti di questa sostanza specialmente a causa della sua evidente tossicità e della sua sospetta cancerogenicità. Infatti, la IARC nel 2004 ha inserito la formaldeide nel gruppo 1 dei cancerogeni certi per l'uomo. Le evidenze sugli effetti della formaldeide sulla salute provengono, oltre che da studi sperimentali su animali, anche da indagini epidemiologiche su lavoratori esposti professionalmente. La formaldeide, infatti, viene ampiamente utilizzata in diversi settori industriali, pertanto molti lavoratori risultano essere costantemente esposti anche a concentrazioni piuttosto elevate di questa sostanza. Oggetto di questo studio è stata la valutazione dell'esposizione alla formaldeide in un gruppo di soggetti esposti professionalmente a questo inquinante, reclutati presso una fabbrica dove, per produrre laminati, vengono utilizzate resine e colle a base di formaldeide, fenolo e melamina. In ogni soggetto è stata anche misurata la presenza di N-metilenvalina nel sangue, come biomarker di esposizione. Allo scopo di valutare se e quanto la formaldeide abbia un ruolo nell'induzione di stress ossidativo, è stato anche quantificato l'isoprostano urinario. Infine, è stata tenuta in considerazione l'abitudine al fumo, in quanto il fumo di tabacco è un'importante fonte di esposizione alla formaldeide. Il confronto è stato eseguito con un gruppo di controllo costituito da soggetti impiegati in strutture che non utilizzano professionalmente la formaldeide. Per l'analisi della formaldeide personale è stato seguito il protocollo NIOSH 2541 per le aldeidi; la quantificazione è stata fatta tramite GC-MS, con la tecnica dell'impatto elettronico. La quantificazione della N-metilenvalina è stata eseguita mediante GC- MS utilizzando la tecnica della ionizzazione chimica, in modalità ioni negativi. Per la determinazione del 15F2t-isoprostano è stato utilizzato un test ELISA specifico per il suo metabolita 2,3dinor- 5,6diidro-15F2t-isoprostano. Le misure ambientali di esposizione personale passiva alla formaldeide hanno evidenziato, come atteso, una notevole differenza di esposizione nei due gruppi: gli operai, infatti, presentano valori medi di esposizione quasi quattro volte superiori rispetto al gruppo di controllo (210,1 µg/m3 vs 56,6 µg/m3). Una maggiore esposizione alla formaldeide contribuisce in modo significativo alla formazione di N-metilenvalina, anche se in modo non specifico. Queste risposte ambientali e biologiche non sembrano essere influenzate in modo significativo dal fumo di tabacco che, in questa popolazione, contribuisce in modo marginale all'esposizione alla formaldeide. Allo scopo di valutare il ruolo della formaldeide e del fumo di tabacco nell'induzione di stress ossidativo, è stato quantificato il 15F2t-isoprostano urinario: è emersa una differenza statisticamente significativa tra i livelli presenti negli esposti e nei non esposti alla formaldeide (2,9 ng/ml vs 2,2 ng/ml), ma con un ruolo non trascurabile del fumo.

ESPOSIZIONE PROFESSIONALE ALLA FORMALDEIDE: INDUZIONE DI STRESS OSSIDATIVO E FORMAZIONE DELL'ADDOTTO MOLECOLARE N-METILENVALINA

SUPPO, ELISA
2008/2009

Abstract

La formaldeide è un gas presente negli ambienti outdoor e indoor, prodotta ed emessa da processi di origine naturale e antropica. Negli ultimi anni si è sviluppata una particolare sensibilità e attenzione nei confronti di questa sostanza specialmente a causa della sua evidente tossicità e della sua sospetta cancerogenicità. Infatti, la IARC nel 2004 ha inserito la formaldeide nel gruppo 1 dei cancerogeni certi per l'uomo. Le evidenze sugli effetti della formaldeide sulla salute provengono, oltre che da studi sperimentali su animali, anche da indagini epidemiologiche su lavoratori esposti professionalmente. La formaldeide, infatti, viene ampiamente utilizzata in diversi settori industriali, pertanto molti lavoratori risultano essere costantemente esposti anche a concentrazioni piuttosto elevate di questa sostanza. Oggetto di questo studio è stata la valutazione dell'esposizione alla formaldeide in un gruppo di soggetti esposti professionalmente a questo inquinante, reclutati presso una fabbrica dove, per produrre laminati, vengono utilizzate resine e colle a base di formaldeide, fenolo e melamina. In ogni soggetto è stata anche misurata la presenza di N-metilenvalina nel sangue, come biomarker di esposizione. Allo scopo di valutare se e quanto la formaldeide abbia un ruolo nell'induzione di stress ossidativo, è stato anche quantificato l'isoprostano urinario. Infine, è stata tenuta in considerazione l'abitudine al fumo, in quanto il fumo di tabacco è un'importante fonte di esposizione alla formaldeide. Il confronto è stato eseguito con un gruppo di controllo costituito da soggetti impiegati in strutture che non utilizzano professionalmente la formaldeide. Per l'analisi della formaldeide personale è stato seguito il protocollo NIOSH 2541 per le aldeidi; la quantificazione è stata fatta tramite GC-MS, con la tecnica dell'impatto elettronico. La quantificazione della N-metilenvalina è stata eseguita mediante GC- MS utilizzando la tecnica della ionizzazione chimica, in modalità ioni negativi. Per la determinazione del 15F2t-isoprostano è stato utilizzato un test ELISA specifico per il suo metabolita 2,3dinor- 5,6diidro-15F2t-isoprostano. Le misure ambientali di esposizione personale passiva alla formaldeide hanno evidenziato, come atteso, una notevole differenza di esposizione nei due gruppi: gli operai, infatti, presentano valori medi di esposizione quasi quattro volte superiori rispetto al gruppo di controllo (210,1 µg/m3 vs 56,6 µg/m3). Una maggiore esposizione alla formaldeide contribuisce in modo significativo alla formazione di N-metilenvalina, anche se in modo non specifico. Queste risposte ambientali e biologiche non sembrano essere influenzate in modo significativo dal fumo di tabacco che, in questa popolazione, contribuisce in modo marginale all'esposizione alla formaldeide. Allo scopo di valutare il ruolo della formaldeide e del fumo di tabacco nell'induzione di stress ossidativo, è stato quantificato il 15F2t-isoprostano urinario: è emersa una differenza statisticamente significativa tra i livelli presenti negli esposti e nei non esposti alla formaldeide (2,9 ng/ml vs 2,2 ng/ml), ma con un ruolo non trascurabile del fumo.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
336109_tesi_elisasuppo.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.31 MB
Formato Adobe PDF
1.31 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/71130