Il presente lavoro di tesi è stato effettuato con lo scopo di valutare le differenze tra le capacità cognitive e sociali nel cane domestico (Canis familiaris) confrontando individui addestrati e non addestrati. Sulla base delle conoscenze apprese da precedenti studi, l'ipotesi di lavoro che ci siamo posti è che i cani addestrati mostrino un impegno ed una motivazione maggiore rispetto ai cani non addestrati nell'affrontare i test di tipo ¿problem solving¿. L'addestramento dovrebbe far sviluppare nell'animale una maggiore capacità di concentrazione e una migliore reattività. Per realizzare questo lavoro sono stati testati un totale di 79 cani; il campione per le analisi statistiche è stato suddiviso in due gruppi: - cani addestrati (N= 33); - cani non addestrati (N= 46). Gli animali sono stati sottoposti a tre differenti test cognitivi presenti in letteratura: 1° IMPOSSIBLE TASK; 2° SCATOLA CON CIBO; 3° DETOUR TASK. Dai dati emersi possiamo affermare che i cani addestrati raggiungono più volte il successo e più rapidamente rispetto ai cani non addestrati. In generale, i cani addestrati interagiscono e guardano per più tempo l'apparecchiatura dei test, focalizzandosi sul compito da svolgere e questo contribuirebbe al raggiungimento del successo. I cani non addestrati invece si distraggono facilmente e questo non aiuta la buona riuscita della prova. Inoltre, i cani addestrati mostrano una migliore reattività di fronte a un problema a loro nuovo, questo potrebbe essere dovuto dal fatto che l'addestramento li pone spesso davanti a situazioni a loro sconosciute e quindi rende i cani maggiormente pronti ad affrontare l'ambiente e le novità; dunque l'addestramento potrebbe e avere un valore importante anche nel benessere del cane.

Analisi degli effetti dell'addestramento sulle capacità cognitive del cane domestico

CAVITOLO, SIMONA
2008/2009

Abstract

Il presente lavoro di tesi è stato effettuato con lo scopo di valutare le differenze tra le capacità cognitive e sociali nel cane domestico (Canis familiaris) confrontando individui addestrati e non addestrati. Sulla base delle conoscenze apprese da precedenti studi, l'ipotesi di lavoro che ci siamo posti è che i cani addestrati mostrino un impegno ed una motivazione maggiore rispetto ai cani non addestrati nell'affrontare i test di tipo ¿problem solving¿. L'addestramento dovrebbe far sviluppare nell'animale una maggiore capacità di concentrazione e una migliore reattività. Per realizzare questo lavoro sono stati testati un totale di 79 cani; il campione per le analisi statistiche è stato suddiviso in due gruppi: - cani addestrati (N= 33); - cani non addestrati (N= 46). Gli animali sono stati sottoposti a tre differenti test cognitivi presenti in letteratura: 1° IMPOSSIBLE TASK; 2° SCATOLA CON CIBO; 3° DETOUR TASK. Dai dati emersi possiamo affermare che i cani addestrati raggiungono più volte il successo e più rapidamente rispetto ai cani non addestrati. In generale, i cani addestrati interagiscono e guardano per più tempo l'apparecchiatura dei test, focalizzandosi sul compito da svolgere e questo contribuirebbe al raggiungimento del successo. I cani non addestrati invece si distraggono facilmente e questo non aiuta la buona riuscita della prova. Inoltre, i cani addestrati mostrano una migliore reattività di fronte a un problema a loro nuovo, questo potrebbe essere dovuto dal fatto che l'addestramento li pone spesso davanti a situazioni a loro sconosciute e quindi rende i cani maggiormente pronti ad affrontare l'ambiente e le novità; dunque l'addestramento potrebbe e avere un valore importante anche nel benessere del cane.
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