INTRODUCTION: the execution of RFA in the liver requires a good state analgesic, so as to ensure a good patient compliance and an optimal procedure. The RFA is burdened by the so-called procedural pain, ie from acute pain caused by the heat generated from the electrode during ablation, and also by a considerable discomfort connected to a forced decubitus protracted and sometimes not compatible with algie already present, especially at the level joint. This implies a different attitude toward the anesthetist requests the operator, as well as the patient, which is a very flexible dell'analgo-sedation to the needs of the radiologist. For pain control are used NSAIDs, paracetamol and opiates more, the latter burdened by significant side effects. The use of an adjuvant, allowing the reduction of the dose of each individual drug can lead to fewer side effects and greater patient compliance, a necessary condition for the success of the procedure, and then in general to a subjective experience better. MATERIALS AND METHODS: A population of 50 patients was divided into two groups, one treated with clonidine in a dose of 1 mcg / kg as a premedication, the other untreated. In both groups were used: paracetamol 15 mg / kg as a premedication, remifentanil to a maximum dose of 0.13 mcg / kg / min, propofol titrate up to a dose of 1 mg / kg, buprenorphine 0.3 mg + 100 mg alizapride for post-operative analgesia. During the procedure were evaluated: the state of sedation using the Ramsay scale, vital signs and the presence of pain through the scale NRS (numeric rating scale). The data that were compared between the two groups were: the average dose of opioid, the average dose of propofol, the state of sedation, mean arterial pressure and heart rate average. RESULTS: As regards the average dose of opioid is seen a reduction in the group treated with clonidine (0.08 vs. 0.09) not significant (p-value = 0.33). The mean dose of propofol is higher in the treated group (1.17 vs 1.09) is also not significant (p-value = 0.43). The degree of sedation assessed by the Ramsay scale is higher in patients (4.67 vs. 4.54), it is not significant (p-value 0.69). Speaking of the effects on hemodynamics, we have an increase in heart rate in the treated group (78.33 vs. 76.73) is not significant (p-value = 0.67). There is an increase in the mean systolic blood pressure in the clonidine group (139.79 vs. 122.88), an increase that is statistically significant (p-value = 0.00001). The average diastolic blood pressure also increased in the treated group (75 vs. 69.27) with a statistically significant difference (p-value = 0.005). In all patients there was a major pain, ie NRS> 3, either preoperatively or postoperatively. This occurred in both groups. CONCLUSIONS: clonidine dose of 1 mg / kg was found to be a safe drug able to slightly reduce the dose of opioids and to increase slightly the state of sedation, in the absence of important adverse events. The finding of the absence of adverse effects, could allow the testing of higher doses, which may have more benefits for the patient with a lower use of opioids.
INTRODUZIONE: l'esecuzione di RFA a livello epatico necessita di un buono stato analgesico, in modo da garantire una buona compliance del paziente e una riuscita ottimale della procedura. La RFA è gravata dal cosiddetto dolore procedurale, cioè dal dolore acuto causato dal calore generato dall'elettrodo durante la termoablazione, ed inoltre da un notevole discomfort connesso ad un decubito obbligato protratto nel tempo e talvolta non compatibile con algie già presenti, soprattutto a livello articolare. Questo implica un diverso atteggiamento dell'anestesista verso le richieste dell'operatore, oltre che del paziente, ovvero una notevole duttilità dell'analgo-sedazione verso i bisogni del radiologo. Per il controllo del dolore vengono utilizzati FANS, paracetamolo ed oppiacei maggiori, quest'ultimi gravati da notevoli effetti collaterali. L'utilizzo di un adiuvante, permettendo la riduzione del dosaggio di ogni singolo farmaco può portare a minori effetti collaterali e ad una maggiore collaborazione del paziente, condizione necessaria ai fini della riuscita della procedura, e quindi in generale ad un'esperienza soggettiva migliore. MATERIALI E METODI: La popolazione di 50 pazienti, è stata suddivisa in due gruppi, uno trattato con clonidina a dosaggio di 1 mcg/kg come premedicazione, l'altro non trattato. In entrambi gruppi si sono usati: paracetamolo 15 mg/kg come premedicazione, remifentanil ad un dosaggio massimo di 0,13 μg/kg/min, propofol titrato fino a dosaggio di 1 mg/kg, buprenorfina 0,3 mg + alizapride 100 mg per l'analgesia post-operatoria. Durante la procedura sono stati valutati: lo stato di sedazione tramite scala di Ramsay, i parametri vitali e la presenza di dolore tramite la scala NRS (numeric rating scale). I dati che sono stati confrontati tra i due gruppi sono stati: la dose media di oppiacei, la dose media di propofol, lo stato di sedazione, la pressione arteriosa media e la frequenza cardiaca media. RISULTATI: Per quanto riguarda la dose media di oppiacei si è vista una riduzione nel gruppo trattato con clonidina (0,08 vs 0,09) non significativa (p-value = 0,33). La dose media di propofol risulta maggiore nel gruppo dei trattati (1,17 vs 1,09) anch'essa non significativa (p-value = 0,43). Il grado di sedazione valutato tramite scala di Ramsay è maggiore nei pazienti trattati (4,67 vs 4,54), non essendo però significativo (p-value 0,69). Parlando degli effetti sull'emodinamica, abbiamo un aumento della frequenza cardiaca nel gruppo trattato (78,33 vs 76,73) non significativo (p-value = 0,67). Si ha un aumento della pressione arteriosa sistolica media nel gruppo con clonidina (139,79 vs 122,88), aumento che risulta statisticamente significativo (p-value = 0,00001). La pressione arteriosa diastolica media è anch'essa aumentata nel gruppo dei trattati (75 vs 69,27) con una differenza statisticamente significativa (p-value = 0,005). In tutti i pazienti non è stato riscontrato un dolore importante, cioè con NRS > 3, né nel pre-operatorio, né nel post-operatorio. Questo è avvenuto in entrambi i gruppi. CONCLUSIONI: la clonidina a dosaggio di 1 μg/kg si è rilevata essere un farmaco sicuro in grado di ridurre leggermente il dosaggio di oppiacei e ad aumentare lievemente lo stato di sedazione, in assenza di eventi avversi importanti. Il riscontro dell'assenza di eventi avversi, potrebbe permettere la sperimentazione di dosaggi maggiori, i quali potrebbero avere maggiori benefici sul paziente con un minor uso di oppiacei.
La clonidina quale adiuvante dell'analgosedazione in radiologia interventistica
AMENDOLIA, LUCA
2011/2012
Abstract
INTRODUZIONE: l'esecuzione di RFA a livello epatico necessita di un buono stato analgesico, in modo da garantire una buona compliance del paziente e una riuscita ottimale della procedura. La RFA è gravata dal cosiddetto dolore procedurale, cioè dal dolore acuto causato dal calore generato dall'elettrodo durante la termoablazione, ed inoltre da un notevole discomfort connesso ad un decubito obbligato protratto nel tempo e talvolta non compatibile con algie già presenti, soprattutto a livello articolare. Questo implica un diverso atteggiamento dell'anestesista verso le richieste dell'operatore, oltre che del paziente, ovvero una notevole duttilità dell'analgo-sedazione verso i bisogni del radiologo. Per il controllo del dolore vengono utilizzati FANS, paracetamolo ed oppiacei maggiori, quest'ultimi gravati da notevoli effetti collaterali. L'utilizzo di un adiuvante, permettendo la riduzione del dosaggio di ogni singolo farmaco può portare a minori effetti collaterali e ad una maggiore collaborazione del paziente, condizione necessaria ai fini della riuscita della procedura, e quindi in generale ad un'esperienza soggettiva migliore. MATERIALI E METODI: La popolazione di 50 pazienti, è stata suddivisa in due gruppi, uno trattato con clonidina a dosaggio di 1 mcg/kg come premedicazione, l'altro non trattato. In entrambi gruppi si sono usati: paracetamolo 15 mg/kg come premedicazione, remifentanil ad un dosaggio massimo di 0,13 μg/kg/min, propofol titrato fino a dosaggio di 1 mg/kg, buprenorfina 0,3 mg + alizapride 100 mg per l'analgesia post-operatoria. Durante la procedura sono stati valutati: lo stato di sedazione tramite scala di Ramsay, i parametri vitali e la presenza di dolore tramite la scala NRS (numeric rating scale). I dati che sono stati confrontati tra i due gruppi sono stati: la dose media di oppiacei, la dose media di propofol, lo stato di sedazione, la pressione arteriosa media e la frequenza cardiaca media. RISULTATI: Per quanto riguarda la dose media di oppiacei si è vista una riduzione nel gruppo trattato con clonidina (0,08 vs 0,09) non significativa (p-value = 0,33). La dose media di propofol risulta maggiore nel gruppo dei trattati (1,17 vs 1,09) anch'essa non significativa (p-value = 0,43). Il grado di sedazione valutato tramite scala di Ramsay è maggiore nei pazienti trattati (4,67 vs 4,54), non essendo però significativo (p-value 0,69). Parlando degli effetti sull'emodinamica, abbiamo un aumento della frequenza cardiaca nel gruppo trattato (78,33 vs 76,73) non significativo (p-value = 0,67). Si ha un aumento della pressione arteriosa sistolica media nel gruppo con clonidina (139,79 vs 122,88), aumento che risulta statisticamente significativo (p-value = 0,00001). La pressione arteriosa diastolica media è anch'essa aumentata nel gruppo dei trattati (75 vs 69,27) con una differenza statisticamente significativa (p-value = 0,005). In tutti i pazienti non è stato riscontrato un dolore importante, cioè con NRS > 3, né nel pre-operatorio, né nel post-operatorio. Questo è avvenuto in entrambi i gruppi. CONCLUSIONI: la clonidina a dosaggio di 1 μg/kg si è rilevata essere un farmaco sicuro in grado di ridurre leggermente il dosaggio di oppiacei e ad aumentare lievemente lo stato di sedazione, in assenza di eventi avversi importanti. Il riscontro dell'assenza di eventi avversi, potrebbe permettere la sperimentazione di dosaggi maggiori, i quali potrebbero avere maggiori benefici sul paziente con un minor uso di oppiacei.File | Dimensione | Formato | |
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