Il melanoma è una forma di tumore che si manifesta principalmente sulla pelle. È molto diffusa come patologia e la sua incidenza è aumentata negli ultimi anni. Può essere provocata da più fattori come l'esposizione prolungata al sole, l' elevato numero di nevi sulla pelle. Attualmente uno dei trattamenti più efficaci è a base di Dacarbazina (DTIC®, Deticene®) da sola o in associazione con altre molecole quali la fotemustin, la carmustin, la vinblastin o il cisplatino. Si presenta come polvere liofilizzata che miscelata con un adeguato solvente costituisce una soluzione iniettabile. La Dacarbazina pur avendo dato dei buoni risultati finora, presenta anche molti effeti collaterali quali leucopenia, trombocitopenia, anoressia, nausee e tanti altri sintomi molto severi. Per limitare questi effetti secondari ci siamo proposti, di migliorarne il direzionamento con la sintesi di nanoparticelle Dacarbazina ¿ Polietilen glicole (PEG) ¿ Acido Folico che saranno, una volta sintetizzate, incapsulate in particelle solide lipidiche (SLN: Solid Lipid Nanoparticles). L' obiettivo essendo di mirare i recettori glicosilfosfatidilinositol (GPI) dell' acido folico che sono sovra espressi sulle membrane delle cellule tumorali. La dacarbazina è una molecola molto instabile alla luce e a pH basici questo ci ha limitato nella sintesi di un derivato attivo. Il cloroetossietanolo è stato utilizzato come dimero del PEG e in caso di protocollo adeguato nel futuro si estenderà la sua attivazione su un polimero di peso molecolare più alto (> 1000 g.mol-1). L' acido folico è stato attivato con il diciclocarbodiimide (DCC). Simili lavori su altre molecole antitumorali come Farmaci (doxorubicina, placlitaxel¿), enzimi (Asparginase, Arginase¿) e proteine come anticorpi monoclonali (CDP791, interferoni alfa ¿) hanno dati dei risultati promettenti in quanto sono stati direzionati e questo ci fa pensare che nel futuro il direzionamento in nanopartcelle della Dacarbazina potrà dare anche esso dei risultati all' altezza delle aspettative.
Sintesi del coniugato Dacarbazina-PEG-Acido Folico da veicolare in nanoparticelle lipidiche per il trattamento del melanoma maligno
EVOUNA BELINGA, REGIS YANNICK SEBASTIEN
2009/2010
Abstract
Il melanoma è una forma di tumore che si manifesta principalmente sulla pelle. È molto diffusa come patologia e la sua incidenza è aumentata negli ultimi anni. Può essere provocata da più fattori come l'esposizione prolungata al sole, l' elevato numero di nevi sulla pelle. Attualmente uno dei trattamenti più efficaci è a base di Dacarbazina (DTIC®, Deticene®) da sola o in associazione con altre molecole quali la fotemustin, la carmustin, la vinblastin o il cisplatino. Si presenta come polvere liofilizzata che miscelata con un adeguato solvente costituisce una soluzione iniettabile. La Dacarbazina pur avendo dato dei buoni risultati finora, presenta anche molti effeti collaterali quali leucopenia, trombocitopenia, anoressia, nausee e tanti altri sintomi molto severi. Per limitare questi effetti secondari ci siamo proposti, di migliorarne il direzionamento con la sintesi di nanoparticelle Dacarbazina ¿ Polietilen glicole (PEG) ¿ Acido Folico che saranno, una volta sintetizzate, incapsulate in particelle solide lipidiche (SLN: Solid Lipid Nanoparticles). L' obiettivo essendo di mirare i recettori glicosilfosfatidilinositol (GPI) dell' acido folico che sono sovra espressi sulle membrane delle cellule tumorali. La dacarbazina è una molecola molto instabile alla luce e a pH basici questo ci ha limitato nella sintesi di un derivato attivo. Il cloroetossietanolo è stato utilizzato come dimero del PEG e in caso di protocollo adeguato nel futuro si estenderà la sua attivazione su un polimero di peso molecolare più alto (> 1000 g.mol-1). L' acido folico è stato attivato con il diciclocarbodiimide (DCC). Simili lavori su altre molecole antitumorali come Farmaci (doxorubicina, placlitaxel¿), enzimi (Asparginase, Arginase¿) e proteine come anticorpi monoclonali (CDP791, interferoni alfa ¿) hanno dati dei risultati promettenti in quanto sono stati direzionati e questo ci fa pensare che nel futuro il direzionamento in nanopartcelle della Dacarbazina potrà dare anche esso dei risultati all' altezza delle aspettative.File | Dimensione | Formato | |
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