Gli oppioidi,in particolar modo il Remifentanil,accanto alla loro attività antidolorifica sono dotati di un'attività pro- nocicettiva(iperalgesia oppioide-indotta)che diventa preponderante al momento dell'interruzione della somministrazione di alte dosi di analgesico in corso di intervento chirurgico.Scopo del nostro studio è stato quello di valutare se la precoce somministrazione della Buprenorfina,oppioide semisintetico derivato dalla tebaina,potesse migliorare la sua dimostrata attività anti-iperalgesica,bloccando l'effetto pro-nocicettivo oppioide-mediato e influendo positivamente sul sollievo dal dolore post-operatorio.Lo studio che abbiamo condotto è di tipo prospettico,randomizzato,a due bracci.Attualmente sono a disposizione i dati preliminari relativi a una popolazione di 30 pazienti con indicazione elettiva a Prostatectomia Radicale Laparoscopica Robot-Assistita.Sono stati previsti due gruppi di randomizzazione:Gruppo I(da ¿Infusione¿),in cui è stata somministrata un'infusione continua ev di Buprenorfina sin dall'inizio dell'intervento chirurgico con aggiunta di un bolo(ottenuto dalla differenza tra il valore teorico di 3µg/Kg e la quantità somministrata fino a quel momento)a un'ora dal termine dello stesso;Gruppo B(da ¿Bolo¿),in cui la Buprenorfina è stata somministrata mediante bolo ev(3μg/Kg)un'ora prima della fine prevista dell'intervento e infusione continua a seguire.Abbiamo valutato il controllo analgesico perioperatorio in termini di dolore percepito (scala VAS),quantità di Remifentanil e Buprenorfina impiegate,necessità di ricorrere alla terapia ¿rescue¿ .La quantità intraoperatoria di Remifentanil è risultata essere sostanzialmente sovrapponibile all'interno dei due gruppi.Si può registrare tuttavia una lieve diminuzione della quantità di Remifentanil infusa nel Gruppo I.I risultati più interessanti emergono dall'analisi dell'andamento dei valori VAS rilevati durante tutto follow-up post-operatorio,ovvero a 1-3-6-24h dal termine dell'intervento.Le differenze statisticamente significative riguardano i valori VAS relativi al dolore diffuso addominale(riduzioni fino all'82%)e palpatorio(riduzioni fino al 60%)a livello della ferita addominale, mentre per quanto concerne il dolore scapolare riferito non si apprezzano apparenti miglioramenti.Il gruppo in cui la Buprenorfina è stata somministrata precocemente ha anche necessitato di dosi minori del farmaco stesso e di Paracetamolo,in entrambi i casi con livelli di significatività statistica.Secondo i dati in nostro possesso possiamo affermare che la precoce somministrazione della Buprenorfina è in grado di migliorare la sua dimostrata attività anti- iperalgesica,bloccando l'effetto pro-nocicettivo oppioide-mediato e migliorando il follow-up post-operatorio in termini di dolore sperimentato nelle prime 24h dalla chirurgia e quantità di Buprenorfina e farmaco rescue impiegate.Attualmente i dati in nostro possesso sono parziali, ma a studio concluso i risultati definitivi potranno consolidare ancora maggiormente le nostre ipotesi e senza dubbio costituiranno le basi per un approccio sempre più basato sulla ¿preemptive analgesia¿,vale a dire su un atteggiamento preventivo nei confronti dell'attivazione dei sistemi di conduzione dei segnali algici.Si confermerà così il protocollo analgesico multimodale in uso presso la nostra SCDU Anestesia e Rianimazione,con benefici sul management perioperatorio del paziente chirurgico e prevenzione del dolore cronico.

Modalità d'impiego della Buprenorfina nel trattamento analgesico perioperatorio in corso di RALP: uno studio prospettico randomizzato

MELI, ALESSANDRO
2009/2010

Abstract

Gli oppioidi,in particolar modo il Remifentanil,accanto alla loro attività antidolorifica sono dotati di un'attività pro- nocicettiva(iperalgesia oppioide-indotta)che diventa preponderante al momento dell'interruzione della somministrazione di alte dosi di analgesico in corso di intervento chirurgico.Scopo del nostro studio è stato quello di valutare se la precoce somministrazione della Buprenorfina,oppioide semisintetico derivato dalla tebaina,potesse migliorare la sua dimostrata attività anti-iperalgesica,bloccando l'effetto pro-nocicettivo oppioide-mediato e influendo positivamente sul sollievo dal dolore post-operatorio.Lo studio che abbiamo condotto è di tipo prospettico,randomizzato,a due bracci.Attualmente sono a disposizione i dati preliminari relativi a una popolazione di 30 pazienti con indicazione elettiva a Prostatectomia Radicale Laparoscopica Robot-Assistita.Sono stati previsti due gruppi di randomizzazione:Gruppo I(da ¿Infusione¿),in cui è stata somministrata un'infusione continua ev di Buprenorfina sin dall'inizio dell'intervento chirurgico con aggiunta di un bolo(ottenuto dalla differenza tra il valore teorico di 3µg/Kg e la quantità somministrata fino a quel momento)a un'ora dal termine dello stesso;Gruppo B(da ¿Bolo¿),in cui la Buprenorfina è stata somministrata mediante bolo ev(3μg/Kg)un'ora prima della fine prevista dell'intervento e infusione continua a seguire.Abbiamo valutato il controllo analgesico perioperatorio in termini di dolore percepito (scala VAS),quantità di Remifentanil e Buprenorfina impiegate,necessità di ricorrere alla terapia ¿rescue¿ .La quantità intraoperatoria di Remifentanil è risultata essere sostanzialmente sovrapponibile all'interno dei due gruppi.Si può registrare tuttavia una lieve diminuzione della quantità di Remifentanil infusa nel Gruppo I.I risultati più interessanti emergono dall'analisi dell'andamento dei valori VAS rilevati durante tutto follow-up post-operatorio,ovvero a 1-3-6-24h dal termine dell'intervento.Le differenze statisticamente significative riguardano i valori VAS relativi al dolore diffuso addominale(riduzioni fino all'82%)e palpatorio(riduzioni fino al 60%)a livello della ferita addominale, mentre per quanto concerne il dolore scapolare riferito non si apprezzano apparenti miglioramenti.Il gruppo in cui la Buprenorfina è stata somministrata precocemente ha anche necessitato di dosi minori del farmaco stesso e di Paracetamolo,in entrambi i casi con livelli di significatività statistica.Secondo i dati in nostro possesso possiamo affermare che la precoce somministrazione della Buprenorfina è in grado di migliorare la sua dimostrata attività anti- iperalgesica,bloccando l'effetto pro-nocicettivo oppioide-mediato e migliorando il follow-up post-operatorio in termini di dolore sperimentato nelle prime 24h dalla chirurgia e quantità di Buprenorfina e farmaco rescue impiegate.Attualmente i dati in nostro possesso sono parziali, ma a studio concluso i risultati definitivi potranno consolidare ancora maggiormente le nostre ipotesi e senza dubbio costituiranno le basi per un approccio sempre più basato sulla ¿preemptive analgesia¿,vale a dire su un atteggiamento preventivo nei confronti dell'attivazione dei sistemi di conduzione dei segnali algici.Si confermerà così il protocollo analgesico multimodale in uso presso la nostra SCDU Anestesia e Rianimazione,con benefici sul management perioperatorio del paziente chirurgico e prevenzione del dolore cronico.
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