Nel presente progetto di tesi si è cercato di elaborare una metodologia di analisi che comprendesse diverse categorie di esami strumentali non invasivi realizzati in situ e che prendesse in considerazione diversi situazioni espositive. Lo scopo vuole essere quello di avviare un programma di conservazione dove si evidenzino le possibili correlazioni tra le analisi impiegate, al fine di fornire informazioni più complete e critiche sui risultati ottenuti, e assicurare la ripetibilità, nei limiti del possibile, di tali procedure per permettere ad altri operatori di effettuare nuove campagne di misurazioni che abbiano lo scopo di monitorare nel tempo le condizioni di conservazione delle opere esaminate e rilevare in tempo utile eventuali fattori di degrado, per permettere a chi ne ha le competenze di intervenire tempestivamente prima che i danni siano irreparabili. Nello specifico si sono effettuate analisi puntuali di tipo illuminotecnico, si è eseguito un monitoraggio in continuo delle grandezze ambientali (temperatura ed umidità relativa) nel periodo dal 15 gennaio 2010 al 15 giugno 2010, sono stati realizzati dei rilevamenti colorimetrici nello stesso periodo in aree opportunamente scelte sulle opere; infine si sono effettuate delle analisi multispettrali comprendenti le riprese in luce visibile diffusa e radente, in fluorescenza ultravioletta, in infrarosso, in infrarosso falso-colore e in radiografia digitale. Le opere analizzate sono state gentilmente concesse dal museo Civico di Arte Antica Palazzo Madama e precisamente si sono individuate le seguenti casistiche: un'opera mai stata restaurata, o almeno non in tempi recenti, un'opera restaurata di recente e un'opera andata in prestito in occasione di un'esposizione temporanea.
LA VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DI DEGRADO DELLE OPERE ASSOCIATA AL MONITORAGGIO DELLE CONDIZIONI AMBIENTALI DI ESPOSIZIONE
CENA, FRANCESCA
2009/2010
Abstract
Nel presente progetto di tesi si è cercato di elaborare una metodologia di analisi che comprendesse diverse categorie di esami strumentali non invasivi realizzati in situ e che prendesse in considerazione diversi situazioni espositive. Lo scopo vuole essere quello di avviare un programma di conservazione dove si evidenzino le possibili correlazioni tra le analisi impiegate, al fine di fornire informazioni più complete e critiche sui risultati ottenuti, e assicurare la ripetibilità, nei limiti del possibile, di tali procedure per permettere ad altri operatori di effettuare nuove campagne di misurazioni che abbiano lo scopo di monitorare nel tempo le condizioni di conservazione delle opere esaminate e rilevare in tempo utile eventuali fattori di degrado, per permettere a chi ne ha le competenze di intervenire tempestivamente prima che i danni siano irreparabili. Nello specifico si sono effettuate analisi puntuali di tipo illuminotecnico, si è eseguito un monitoraggio in continuo delle grandezze ambientali (temperatura ed umidità relativa) nel periodo dal 15 gennaio 2010 al 15 giugno 2010, sono stati realizzati dei rilevamenti colorimetrici nello stesso periodo in aree opportunamente scelte sulle opere; infine si sono effettuate delle analisi multispettrali comprendenti le riprese in luce visibile diffusa e radente, in fluorescenza ultravioletta, in infrarosso, in infrarosso falso-colore e in radiografia digitale. Le opere analizzate sono state gentilmente concesse dal museo Civico di Arte Antica Palazzo Madama e precisamente si sono individuate le seguenti casistiche: un'opera mai stata restaurata, o almeno non in tempi recenti, un'opera restaurata di recente e un'opera andata in prestito in occasione di un'esposizione temporanea.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70979