Tra le numerose aree piemontesi a vocazione viticola, quella che sicuramente contribuisce in misura maggiore al comparto vitivinicolo sia per quantità (35% della produzione regionale), che per qualità, è la provincia di Cuneo, nella quale si trovano i noti areali delle Langhe e del Roero. Già a partire dagli anni Ottanta, per favorire lo sviluppo di questo settore sono state disciplinate dalla legge le cosiddette Strade Del Vino, percorsi segnalati che consentono di raggiungere le principali aree di produzione e che inoltre creano una maggiore interazione tra i produttori, i punti vendita, i ristoratori, gli albergatori e gli edifici di interesse storico-artistico: questa nuova realtà contribuisce a far confluire circa 250.000 enoturisti ogni anno nella zona del Basso Piemonte, oggetto di questo studio. Al fine di attuare questa ricerca sono state effettuate delle interviste ai clienti di alcune strutture produttivo-commerciali e ricettive della provincia cuneese, quali le aziende vitivinicole, le enoteche e le cantine sociali e in base a queste sono state differenziate le motivazioni d'acquisto dei consumatori. Infine sono state prese in considerazione anche le scelte dei clienti del centro enogastronomico di Eataly, situato a Torino, per cercare di evidenziare le differenze che possono intercorrere tra i consumatori che acquistano i vini nel territorio di produzione e quelli che li acquistano al di fuori di esso. Dalle elaborazioni effettuate ad Eataly la percentuale femminile di clienti è molto più alta che nelle altre strutture, sono presenti quasi solo piemontesi e sono risultati i consumatori più interessati alla denominazione d'origine ed ai riconoscimenti ottenuti dal vino. Si tratta quindi di consumatori molto attenti alle certificazioni ed ai marchi. Risulta inoltre che il 60% degli acquirenti di vino compera in un negozio specializzato ed è interessante sottolineare che è presente più di un cliente straniero su dieci nel totale degli intervistati, questo dato dimostra il grande potenziale che la nostra regione ha di richiamare turisti grazie ai prodotti enologici. Il motivo principale per cui l'enoturista si reca nelle aziende vitivinicole e nelle cantine sociali del cuneese è, come auspicabile, per ragioni di enogastronomia. Il Barbera è risultato con un ampia maggioranza il vino più acquistato e più della metà dei clienti ha dichiarato di spendere meno di cento euro in ogni struttura che visita; però più il viaggio per arrivare nei nostri territori si allunga, più il consumatore è disposto a spendere per i prodotti tipici. Il passaparola è risultato essere il modo migliore per venire a conoscenza del locale in cui effettuare gli acquisti di vino, inoltre più della metà dei clienti dichiara di aver partecipato alle fiere o agli eventi che erano indicati nei questionari; queste risultano quindi essere molto importanti per richiamare nei territori di produzione dei consumatori interessati agli aspetti enogastronomici. In ultima analisi va sottolineato come il primo fattore che i consumatori vorrebbero trovare all'interno di un punto vendita di vino è certamente un venditore esperto che può consigliare, altri aspetti ritenuti comunque importanti sono la presenza di un ambiente storico e tradizionale e la conoscenza del produttore.
Enoturismo e consumi di vino nel Cuneese: analisi empirica sul consumatore
SOPEGNO, ALESSANDRO
2009/2010
Abstract
Tra le numerose aree piemontesi a vocazione viticola, quella che sicuramente contribuisce in misura maggiore al comparto vitivinicolo sia per quantità (35% della produzione regionale), che per qualità, è la provincia di Cuneo, nella quale si trovano i noti areali delle Langhe e del Roero. Già a partire dagli anni Ottanta, per favorire lo sviluppo di questo settore sono state disciplinate dalla legge le cosiddette Strade Del Vino, percorsi segnalati che consentono di raggiungere le principali aree di produzione e che inoltre creano una maggiore interazione tra i produttori, i punti vendita, i ristoratori, gli albergatori e gli edifici di interesse storico-artistico: questa nuova realtà contribuisce a far confluire circa 250.000 enoturisti ogni anno nella zona del Basso Piemonte, oggetto di questo studio. Al fine di attuare questa ricerca sono state effettuate delle interviste ai clienti di alcune strutture produttivo-commerciali e ricettive della provincia cuneese, quali le aziende vitivinicole, le enoteche e le cantine sociali e in base a queste sono state differenziate le motivazioni d'acquisto dei consumatori. Infine sono state prese in considerazione anche le scelte dei clienti del centro enogastronomico di Eataly, situato a Torino, per cercare di evidenziare le differenze che possono intercorrere tra i consumatori che acquistano i vini nel territorio di produzione e quelli che li acquistano al di fuori di esso. Dalle elaborazioni effettuate ad Eataly la percentuale femminile di clienti è molto più alta che nelle altre strutture, sono presenti quasi solo piemontesi e sono risultati i consumatori più interessati alla denominazione d'origine ed ai riconoscimenti ottenuti dal vino. Si tratta quindi di consumatori molto attenti alle certificazioni ed ai marchi. Risulta inoltre che il 60% degli acquirenti di vino compera in un negozio specializzato ed è interessante sottolineare che è presente più di un cliente straniero su dieci nel totale degli intervistati, questo dato dimostra il grande potenziale che la nostra regione ha di richiamare turisti grazie ai prodotti enologici. Il motivo principale per cui l'enoturista si reca nelle aziende vitivinicole e nelle cantine sociali del cuneese è, come auspicabile, per ragioni di enogastronomia. Il Barbera è risultato con un ampia maggioranza il vino più acquistato e più della metà dei clienti ha dichiarato di spendere meno di cento euro in ogni struttura che visita; però più il viaggio per arrivare nei nostri territori si allunga, più il consumatore è disposto a spendere per i prodotti tipici. Il passaparola è risultato essere il modo migliore per venire a conoscenza del locale in cui effettuare gli acquisti di vino, inoltre più della metà dei clienti dichiara di aver partecipato alle fiere o agli eventi che erano indicati nei questionari; queste risultano quindi essere molto importanti per richiamare nei territori di produzione dei consumatori interessati agli aspetti enogastronomici. In ultima analisi va sottolineato come il primo fattore che i consumatori vorrebbero trovare all'interno di un punto vendita di vino è certamente un venditore esperto che può consigliare, altri aspetti ritenuti comunque importanti sono la presenza di un ambiente storico e tradizionale e la conoscenza del produttore.File | Dimensione | Formato | |
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