Il comportamento è il prodotto dell'interazione tra i diversi sistemi anatomici dell'organismo (sensoriale, nervoso, muscolare). Gli ormoni, in particolare androgeni ed estrogeni, influenzano questi sistemi in modo da produrre una risposta appropriata in un contesto sociale preciso; pertanto, eventuali perturbazioni del sistema possono avere effetti pericolosi per lo sviluppo dell'individuo stesso. La presenza dei recettori per gli steroidi sessuali nel SNC dei vertebrati, suggerisce un'azione specifica di tali molecole sulla differenziazione e sullo sviluppo dei circuiti cerebrali e sul mantenimento e sulla regolazione nell'individuo adulto. Alcuni contaminanti ambientali possono interferire con il sistema endocrino, per questo rinominati ¿interferenti endocrini¿ (IE). Molti IE possono comportarsi come gli estrogeni endogeni, come per esempio il Bisfenolo A (BPA), un componente della materie plastiche che appartiene ai cosiddetti ¿xenoestrogeni¿ (XE). Lo scopo del mio lavoro è stato quello di valutare gli effetti del trattamento con BPA sul volume del locus coeruleus (LC, un nucleo del tratto pontino del tronco encefalico, che rappresenta la principale fonte di noradrenalina del SNC) e sull'immunoreattività della tirosina-idrossilasi (TH, l'enzima alla base della sintesi delle catecolamine) nel nucleo stesso, confrontando maschi e femmine al fine di valutare un'eventuale correlazione tra un dimorfismo e un effetto sesso/dose dipendente. Per l'esperimento sono stati utilizzati topi del ceppo CD1 a cui è stato somministrato nella fase perinatale, per via orale, BPA nelle seguenti dosi: 10 μg/kg/giorno, 20 μg/kg/giorno, 40 μg/kg/giorno e olio. Tutte le dosi utilizzate sono inferiori alla TDI, ovvero la quantità tollerabile di una sostanza che un uomo, in base al suo peso, può assumere giornalmente. Sugli animali, sacrificati all'età di 2 mesi, sono state condotte due diversi tipi di analisi: la colorazione con il metodo Nissl su sezioni adiacenti e la reazione immunoistochimica per la TH. Nella prima analisi, l'ANOVA ha evidenziato una riduzione del volume del nucleo negli animali trattati rispetto ai controlli indipendentemente dal sesso, con maggiore effetto per la dose intermedia. I dati hanno indicato un'assenza di dimorfismo sessuale all'età di 60 giorni ed un'alterazione importante del nucleo da parte del BPA. Nell'analisi dell'immunoistochimica, sono stati considerati 3 livelli rappresentativi del nucleo; l'ANOVA ha rilevato un aumento dell'immunoreattività relativa alla dose di 20 μg/Kg e una tendenza alla significatività per gli altri trattamenti. Essendo il locus un nucleo disomogeneo dal punto di vista morfologico, si è andati ad indagare se questa differenza potesse essere correlata alla disomogeneità morfologica tra i livelli. Dall'ANOVA per Misure Ripetute, si è osservata una differenza statisticamente significativa tra i controlli e i gruppi trattati, in particolare nel secondo livello. L'effetto combinato della diminuzione del volume e dell'aumento della densità dei neuroni a TH, determina una stabilità nel numero di cellule stimate all'interno del LC. Pertanto, il BPA può influenzare il volume del nucleo ma non agisce sulla sua popolazione noradrenergica. Questi dati, insieme alla considerevole bibliografia, indicano che il BPA interferisce con lo sviluppo dei circuiti nervosi a dosi inferiori alla TDI, suggerendo la necessità di una rivalutazione del livello di tossicità.
Effetti del Bisfenolo-A sul locus coeruleus: alterazioni del volume e del sistema catecolaminergico
SILVESTRINI, VALENTINA
2008/2009
Abstract
Il comportamento è il prodotto dell'interazione tra i diversi sistemi anatomici dell'organismo (sensoriale, nervoso, muscolare). Gli ormoni, in particolare androgeni ed estrogeni, influenzano questi sistemi in modo da produrre una risposta appropriata in un contesto sociale preciso; pertanto, eventuali perturbazioni del sistema possono avere effetti pericolosi per lo sviluppo dell'individuo stesso. La presenza dei recettori per gli steroidi sessuali nel SNC dei vertebrati, suggerisce un'azione specifica di tali molecole sulla differenziazione e sullo sviluppo dei circuiti cerebrali e sul mantenimento e sulla regolazione nell'individuo adulto. Alcuni contaminanti ambientali possono interferire con il sistema endocrino, per questo rinominati ¿interferenti endocrini¿ (IE). Molti IE possono comportarsi come gli estrogeni endogeni, come per esempio il Bisfenolo A (BPA), un componente della materie plastiche che appartiene ai cosiddetti ¿xenoestrogeni¿ (XE). Lo scopo del mio lavoro è stato quello di valutare gli effetti del trattamento con BPA sul volume del locus coeruleus (LC, un nucleo del tratto pontino del tronco encefalico, che rappresenta la principale fonte di noradrenalina del SNC) e sull'immunoreattività della tirosina-idrossilasi (TH, l'enzima alla base della sintesi delle catecolamine) nel nucleo stesso, confrontando maschi e femmine al fine di valutare un'eventuale correlazione tra un dimorfismo e un effetto sesso/dose dipendente. Per l'esperimento sono stati utilizzati topi del ceppo CD1 a cui è stato somministrato nella fase perinatale, per via orale, BPA nelle seguenti dosi: 10 μg/kg/giorno, 20 μg/kg/giorno, 40 μg/kg/giorno e olio. Tutte le dosi utilizzate sono inferiori alla TDI, ovvero la quantità tollerabile di una sostanza che un uomo, in base al suo peso, può assumere giornalmente. Sugli animali, sacrificati all'età di 2 mesi, sono state condotte due diversi tipi di analisi: la colorazione con il metodo Nissl su sezioni adiacenti e la reazione immunoistochimica per la TH. Nella prima analisi, l'ANOVA ha evidenziato una riduzione del volume del nucleo negli animali trattati rispetto ai controlli indipendentemente dal sesso, con maggiore effetto per la dose intermedia. I dati hanno indicato un'assenza di dimorfismo sessuale all'età di 60 giorni ed un'alterazione importante del nucleo da parte del BPA. Nell'analisi dell'immunoistochimica, sono stati considerati 3 livelli rappresentativi del nucleo; l'ANOVA ha rilevato un aumento dell'immunoreattività relativa alla dose di 20 μg/Kg e una tendenza alla significatività per gli altri trattamenti. Essendo il locus un nucleo disomogeneo dal punto di vista morfologico, si è andati ad indagare se questa differenza potesse essere correlata alla disomogeneità morfologica tra i livelli. Dall'ANOVA per Misure Ripetute, si è osservata una differenza statisticamente significativa tra i controlli e i gruppi trattati, in particolare nel secondo livello. L'effetto combinato della diminuzione del volume e dell'aumento della densità dei neuroni a TH, determina una stabilità nel numero di cellule stimate all'interno del LC. Pertanto, il BPA può influenzare il volume del nucleo ma non agisce sulla sua popolazione noradrenergica. Questi dati, insieme alla considerevole bibliografia, indicano che il BPA interferisce con lo sviluppo dei circuiti nervosi a dosi inferiori alla TDI, suggerendo la necessità di una rivalutazione del livello di tossicità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70926