La presente ricerca ha lo scopo di indagare all'interno di un contesto ospedaliero della regione Piemonte, la presenza o meno di condizioni di burnout e rilevare lo stato di benessere tra i lavoratori di questo settore. Il campione della ricerca si compone di 159 persone, di cui l'85.4% sono donne e il 14.6% uomini, che si distribuiscono tra: infermieri e coordinatori infermieri (68.4%), OSS (18.1%), OTA (3.9%), ausiliari (1.3%), tecnici sanitari e coordinatori tecnici sanitari (8.4%). Il lavoro consiste in una prima parte in cui è presentata una rassegna teorica sul burnout, in cui si espongono quali sono considerate le probabili cause e conseguenze dello stesso.Partendo da queste premesse viene illustrato il questionario che è stato utilizzato per la ricerca oggetto della tesi. Il questionario è composto dall'integrazione di batterie già validate e utilizzate diffusamente in letteratura, che coprono diverse dimensioni dell'esperienza lavorativa dei lavoratori. In una parte dello studio, quindi, sono trattati gli strumenti di ricerca che servono per rilevare il burnout e le dimensioni a esso correlate. Particolare attenzione è stata rivolta al Maslach Burnout Inventoty (MBI), questionario creato da Maslach e Leiter (1981) per la rilevazione del burnout; ad oggi è uno degli strumenti maggiormente impiegati. Viene anche illustrato lo studio NEXT (Nurses' Early Exit Study), importante ricerca attuata longitudinalmente su dieci paesi dell'Unione Europea. Le ricerche di questo studio mettono in luce alcune delle probabili cause che hanno contribuito a produrre le problematicità legate alla professione infermieristica e le conseguenze che queste hanno per il lavoro e il lavoratore e, inoltre, hanno l'intento di cercare di individuare le cause che sottendono alla decisione degli infermieri di lasciare la loro professione precocemente, con maggior frequenza rispetto ad altre figure professionali Questo fenomeno è chiamato Intention to Leave (ITL) e, di esso, si parlerà in un sottoparagrafo relativo alle conseguenze del burnout. Parte della tesi è dedicata all'analisi dei dati relativi ai questionari che sono stati somministrati. Si fanno le analisi per la descrizione del campione e delle batterie. Le statistiche inferenziali ANOVA e t-test sono utilizzati per verificare l'esistenza di differenze statisticamente significative tra alcune variabili socio-demografiche e gli indici sintetici che misurano le principali dimensioni del questionario (emozioni positive e negative, burnout, richieste e gratitudine dei pazienti, richieste e gratitudine dei parenti, Job Demand-Support-Control, cognitive demand, significatività del lavoro, ITL), questi ultimi sono stati calcolati sulla base degli alpha di Cronbach riferiti a specifiche batterie di item, individuate facendo riferimento alla letteratura. Le conclusioni riportano un esame critico di quanto emerge dalla letteratura sul burnout. Si mette in evidenza come, limitatamente al campione considerato, per questa organizzazione non risultano esserci vissuti negativi verso la condizione lavorativa. I rispondenti non presentano condizione di burnout e, nonostante provino con frequenza disturbi psicosomatici e percepiscano il loro lavoro come ripetitivo, considerano il loro lavoro positivamente, nel complesso gratificante e che consente una forte realizzazione personale.
La percezione di burnout in un'azienda sanitaria piemontese
STELLA, MONICA
2008/2009
Abstract
La presente ricerca ha lo scopo di indagare all'interno di un contesto ospedaliero della regione Piemonte, la presenza o meno di condizioni di burnout e rilevare lo stato di benessere tra i lavoratori di questo settore. Il campione della ricerca si compone di 159 persone, di cui l'85.4% sono donne e il 14.6% uomini, che si distribuiscono tra: infermieri e coordinatori infermieri (68.4%), OSS (18.1%), OTA (3.9%), ausiliari (1.3%), tecnici sanitari e coordinatori tecnici sanitari (8.4%). Il lavoro consiste in una prima parte in cui è presentata una rassegna teorica sul burnout, in cui si espongono quali sono considerate le probabili cause e conseguenze dello stesso.Partendo da queste premesse viene illustrato il questionario che è stato utilizzato per la ricerca oggetto della tesi. Il questionario è composto dall'integrazione di batterie già validate e utilizzate diffusamente in letteratura, che coprono diverse dimensioni dell'esperienza lavorativa dei lavoratori. In una parte dello studio, quindi, sono trattati gli strumenti di ricerca che servono per rilevare il burnout e le dimensioni a esso correlate. Particolare attenzione è stata rivolta al Maslach Burnout Inventoty (MBI), questionario creato da Maslach e Leiter (1981) per la rilevazione del burnout; ad oggi è uno degli strumenti maggiormente impiegati. Viene anche illustrato lo studio NEXT (Nurses' Early Exit Study), importante ricerca attuata longitudinalmente su dieci paesi dell'Unione Europea. Le ricerche di questo studio mettono in luce alcune delle probabili cause che hanno contribuito a produrre le problematicità legate alla professione infermieristica e le conseguenze che queste hanno per il lavoro e il lavoratore e, inoltre, hanno l'intento di cercare di individuare le cause che sottendono alla decisione degli infermieri di lasciare la loro professione precocemente, con maggior frequenza rispetto ad altre figure professionali Questo fenomeno è chiamato Intention to Leave (ITL) e, di esso, si parlerà in un sottoparagrafo relativo alle conseguenze del burnout. Parte della tesi è dedicata all'analisi dei dati relativi ai questionari che sono stati somministrati. Si fanno le analisi per la descrizione del campione e delle batterie. Le statistiche inferenziali ANOVA e t-test sono utilizzati per verificare l'esistenza di differenze statisticamente significative tra alcune variabili socio-demografiche e gli indici sintetici che misurano le principali dimensioni del questionario (emozioni positive e negative, burnout, richieste e gratitudine dei pazienti, richieste e gratitudine dei parenti, Job Demand-Support-Control, cognitive demand, significatività del lavoro, ITL), questi ultimi sono stati calcolati sulla base degli alpha di Cronbach riferiti a specifiche batterie di item, individuate facendo riferimento alla letteratura. Le conclusioni riportano un esame critico di quanto emerge dalla letteratura sul burnout. Si mette in evidenza come, limitatamente al campione considerato, per questa organizzazione non risultano esserci vissuti negativi verso la condizione lavorativa. I rispondenti non presentano condizione di burnout e, nonostante provino con frequenza disturbi psicosomatici e percepiscano il loro lavoro come ripetitivo, considerano il loro lavoro positivamente, nel complesso gratificante e che consente una forte realizzazione personale.File | Dimensione | Formato | |
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