UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Facoltà di Farmacia Corso di Laurea Magistrale in Farmacia Nuove Speranze per il Melanoma Candidato: Ermira Celiku Relatore: Prof: Roberto Fantozzi Anno accademico: 2011/2012 Sessione di Laurea: Sessione Autunnale ( Novembre) Abstract Introduzione Il melanoma è un tumore maligno che può manifestarsi in qualunque distretto anatomico in cui siano presenti i melanociti; quello cutaneo è la forma più comune, ma esistono forme non cutanee che interessano i distretti oculare, respiratorio, gastrointestinale, genitourinario e meningeale. Il farmaco di riferimento nel trattamento del melanoma metastatico è la dacarbazina, agente alchilante che metila gli acidi nucleici, in particolare DNA, e che causa rotture dell'elica e inibisce la sintesi sia di DNA sia di RNA.Più recentemente il concetto di melanoma come malattia immunogenetica ha portato all'uso dell'immunoterapia. Da qui il ricorso all'interferone alfa-2a e b e all'interleukina 2, che però non hanno però dimostrato un vantaggio in sopravvivenza, a scapito di una tossicità cumulativa. Nel 2011 e nel 2012 l'EMA approva due nuovi farmaci l'ipilimumab e il vemurafenib. Scopo della Tesi Scopo della Tesi è stato effettuare una revisione della letteratura in merito alle nuove terapie approvate per il melanoma metastatico. Discussione dei risultati I risultati provenienti dagli studi clinici hanno dimostrato che l'ipilimumab è efficace nell'aumentare sia la sopravvivenza mediana complessiva (10,1 mesi) che la sopravvivenza libera da progressione (2,9 mesi) in pazienti precedentemente trattati con interleukina-2 (Hodi et al., 2010). Lo studio BRIM-3, multicentrco e internazionale (12 paesi compresa l'Italia), di fase 3, ha dimostrato, in una coorte di 675 pazienti con melanoma metastatico, mutazione V600E del gene BRAF e precedentemente non trattati, che la sopravvivenza dei trattati con vemurafenib era dell'84% contro il 64% dei trattati con dacarbazina, con una risposta al trattamento, secondo i criteri RECIST (Response Evaluation Criteria In Solid Tumors), del 48% per il vemurafenib contro il 5% per la dacarbazina (p < 0,001; Chapman et al., 2011). Questi risultati hanno portato allo sviluppo del dabrafenib, che nello studio multicentrico e internazionale (è stata coinvolta anche l'Italia) di fase 3 BREAK3, ha dimostrato una sopravvivenza libera da progressione di 5,1 mesi, raggiungendo il 70% di riduzione del rischio di progressione della malattia o di morte (Hauschild et al., 2012). Conclusioni In conclusione, l'avvento di farmaci biotecnologici e le sempre maggiori conoscenze genetiche e genomiche hanno portato ad aumentare le opzioni farmacoterapeutiche per il melanoma aprendo la strada ad una sempre più mirata personalizzazione della terapia. Riferimenti bibliografici selezionati 1) Graziani et al., Pharmacological Research 2012 65 9-22 2) Hodi et al., NEJM 2010 363 711-23. Parole Chiave (Key Words) Melanoma, Ipilimumab, Vemurafenib, Dabrafenib, Dacarbazina

Nuove Speranze per il Melanoma

CELIKU, ERMIRA
2011/2012

Abstract

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Facoltà di Farmacia Corso di Laurea Magistrale in Farmacia Nuove Speranze per il Melanoma Candidato: Ermira Celiku Relatore: Prof: Roberto Fantozzi Anno accademico: 2011/2012 Sessione di Laurea: Sessione Autunnale ( Novembre) Abstract Introduzione Il melanoma è un tumore maligno che può manifestarsi in qualunque distretto anatomico in cui siano presenti i melanociti; quello cutaneo è la forma più comune, ma esistono forme non cutanee che interessano i distretti oculare, respiratorio, gastrointestinale, genitourinario e meningeale. Il farmaco di riferimento nel trattamento del melanoma metastatico è la dacarbazina, agente alchilante che metila gli acidi nucleici, in particolare DNA, e che causa rotture dell'elica e inibisce la sintesi sia di DNA sia di RNA.Più recentemente il concetto di melanoma come malattia immunogenetica ha portato all'uso dell'immunoterapia. Da qui il ricorso all'interferone alfa-2a e b e all'interleukina 2, che però non hanno però dimostrato un vantaggio in sopravvivenza, a scapito di una tossicità cumulativa. Nel 2011 e nel 2012 l'EMA approva due nuovi farmaci l'ipilimumab e il vemurafenib. Scopo della Tesi Scopo della Tesi è stato effettuare una revisione della letteratura in merito alle nuove terapie approvate per il melanoma metastatico. Discussione dei risultati I risultati provenienti dagli studi clinici hanno dimostrato che l'ipilimumab è efficace nell'aumentare sia la sopravvivenza mediana complessiva (10,1 mesi) che la sopravvivenza libera da progressione (2,9 mesi) in pazienti precedentemente trattati con interleukina-2 (Hodi et al., 2010). Lo studio BRIM-3, multicentrco e internazionale (12 paesi compresa l'Italia), di fase 3, ha dimostrato, in una coorte di 675 pazienti con melanoma metastatico, mutazione V600E del gene BRAF e precedentemente non trattati, che la sopravvivenza dei trattati con vemurafenib era dell'84% contro il 64% dei trattati con dacarbazina, con una risposta al trattamento, secondo i criteri RECIST (Response Evaluation Criteria In Solid Tumors), del 48% per il vemurafenib contro il 5% per la dacarbazina (p < 0,001; Chapman et al., 2011). Questi risultati hanno portato allo sviluppo del dabrafenib, che nello studio multicentrico e internazionale (è stata coinvolta anche l'Italia) di fase 3 BREAK3, ha dimostrato una sopravvivenza libera da progressione di 5,1 mesi, raggiungendo il 70% di riduzione del rischio di progressione della malattia o di morte (Hauschild et al., 2012). Conclusioni In conclusione, l'avvento di farmaci biotecnologici e le sempre maggiori conoscenze genetiche e genomiche hanno portato ad aumentare le opzioni farmacoterapeutiche per il melanoma aprendo la strada ad una sempre più mirata personalizzazione della terapia. Riferimenti bibliografici selezionati 1) Graziani et al., Pharmacological Research 2012 65 9-22 2) Hodi et al., NEJM 2010 363 711-23. Parole Chiave (Key Words) Melanoma, Ipilimumab, Vemurafenib, Dabrafenib, Dacarbazina
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
267036_tesidilaureainfarmaciacompleta.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.98 MB
Formato Adobe PDF
2.98 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/70861