Introduction: Phantom limb syndrome has always been an event that is as fascinating as it is unknown. Why do individuals, following amputation, perceive the limb even though it is no longer there? Many scholars throughout history have tried to find answers. The most exhaustive hypothesis nowadays is the presence of a relationship between PLS and CNS plasticity. This review will investigate the evidence present in the books relating to the different physiotherapy treatment techniques in management of PLP. Materials and methods: This study has been done from March to October 2024, consulting five databases: Pubmed, Cochrane, CINAHL, Scopus and PEdro. The inclusion criteria of the articles are rehabilitation treatment of PLP, all lower limb and upper limb amputations, population of any age and any sex, availability of the full text and year of publication (from 2015 onwards). Articles prior to 2015 and PLP treated with a pharmacological and instrumental approach are not taken into consideration. ROB tool was used to evaluate the quality of the studies. Results: 2279 articles were found. After applying the exclusion criteria, 28 studies remained for full-text reading. Of these, 11 (RCTs) were selected for review work. 485 people were tested (262 males, 76 females and 147 undefined) and the main cause of amputation is traumatic with 162 cases, followed by vascular problems. Eight articles relate MT to other treatments, while three compare other interventions to conventional therapy. There are many tools used to evaluate outcomes, the most common being the VAS to quantify the duration, intensity and frequency of pain. Conclusions: MT is a simple, economical and effective treatment for the management of PLP, especially in the medium term (four weeks). However, there is no shortage of other intervention proposals, among these PEs play an important role especially if associated with other techniques, especially MT. In recent years, increasingly more importance has been given to innovative treatment proposals, such as VR and AR. The number of studies, however, is rather low and therefore does not allow us to standardize the results. Another technique used is mental imagery, although the activated areas are the same as MT, there is no evidence in this regard.
Introduzione: La sindrome dell’arto fantasma è al giorno d’oggi un evento affascinante ma sconosciuto, la cui causa è ancora incerta. Perché gli individui, in seguito all’amputazione, percepiscono l’arto anche se non è più presente? Sono stati tanti gli studiosi che nel corso della storia hanno provato a dare una risposta a questa domanda. L’ ipotesi al giorno d’oggi più esaustiva è la presenza di una relazione tra PLS e la plasticità del Sistema Nervoso Centrale (SNC). Questa revisione andrà ad indagare l’evidenza presente in letteratura relativa alle diverse tecniche di trattamento fisioterapico per la gestione del PLP. Materiali e metodi: Questo studio è stato svolto da Marzo a Ottobre 2024, consultando cinque banche dati: Pubmed, Cochrane, CINAHL, Scopus e PEdro. I criteri di inclusione degli articoli sono: trattamento riabilitativo del PLP, tutte le amputazioni di AI (arto inferiore) e AS (arto superiore), popolazione di qualsiasi età e qualsiasi sesso, reperibilità del testo completo e anno di pubblicazione (dal 2015 in poi). Non vengono presi in considerazione articoli antecedenti il 2015 e il PLP trattato con approccio farmacologico e strumentale. È stato utilizzato il Cochrane Collaboration’s tool for assessing risk of bias (ROB tool) per la valutazione della qualità degli articoli. Risultati: La ricerca ha individuato un totale di 2279 articoli. Dopo aver applicato i criteri di esclusione, sono rimasti 28 studi, sottoposti ad analisi completa del testo. Di questi, 11 (RCT) sono stati selezionati per il lavoro di revisione. Sono state poste ad esperimento 485 persone (262 maschi, 76 femmine e 147 non definiti) e l’eziologia riscontrata più frequentemente è quella traumatica con 162 casi, seguita da problematiche vascolari. Otto articoli mettono in relazione la MT con altri trattamenti, tre invece paragonano altri interventi alla terapia convenzionale. Gli strumenti utilizzati nella valutazione degli outcome sono molteplici, quello più presente è la VAS per quantificare durata, intensità e frequenza del dolore. Conclusioni: La MT è un trattamento semplice, economico ed efficace per la gestione del PLP, soprattutto a medio termine (quattro settimane). Tuttavia, non mancano altre proposte di intervento, tra queste i PE giocano un ruolo importante soprattutto se associati ad altre tecniche, specialmente la MT. Negli ultimi anni si sta dando sempre più importanza a proposte di trattamento innovative, quali la VR e l’AR. Il numero degli studi, però, è piuttosto basso e non ci permette quindi di standardizzare i risultati. Un’altra tecnica utilizzata è l’immaginazione mentale, seppur le aree attivate sono le stesse della MT, non ci sono evidenze a riguardo.
Dolore dell' arto fantasma nel paziente amputato: metodi riabilitativi e la loro efficacia
PROCOPIO, MATTIA
2023/2024
Abstract
Introduzione: La sindrome dell’arto fantasma è al giorno d’oggi un evento affascinante ma sconosciuto, la cui causa è ancora incerta. Perché gli individui, in seguito all’amputazione, percepiscono l’arto anche se non è più presente? Sono stati tanti gli studiosi che nel corso della storia hanno provato a dare una risposta a questa domanda. L’ ipotesi al giorno d’oggi più esaustiva è la presenza di una relazione tra PLS e la plasticità del Sistema Nervoso Centrale (SNC). Questa revisione andrà ad indagare l’evidenza presente in letteratura relativa alle diverse tecniche di trattamento fisioterapico per la gestione del PLP. Materiali e metodi: Questo studio è stato svolto da Marzo a Ottobre 2024, consultando cinque banche dati: Pubmed, Cochrane, CINAHL, Scopus e PEdro. I criteri di inclusione degli articoli sono: trattamento riabilitativo del PLP, tutte le amputazioni di AI (arto inferiore) e AS (arto superiore), popolazione di qualsiasi età e qualsiasi sesso, reperibilità del testo completo e anno di pubblicazione (dal 2015 in poi). Non vengono presi in considerazione articoli antecedenti il 2015 e il PLP trattato con approccio farmacologico e strumentale. È stato utilizzato il Cochrane Collaboration’s tool for assessing risk of bias (ROB tool) per la valutazione della qualità degli articoli. Risultati: La ricerca ha individuato un totale di 2279 articoli. Dopo aver applicato i criteri di esclusione, sono rimasti 28 studi, sottoposti ad analisi completa del testo. Di questi, 11 (RCT) sono stati selezionati per il lavoro di revisione. Sono state poste ad esperimento 485 persone (262 maschi, 76 femmine e 147 non definiti) e l’eziologia riscontrata più frequentemente è quella traumatica con 162 casi, seguita da problematiche vascolari. Otto articoli mettono in relazione la MT con altri trattamenti, tre invece paragonano altri interventi alla terapia convenzionale. Gli strumenti utilizzati nella valutazione degli outcome sono molteplici, quello più presente è la VAS per quantificare durata, intensità e frequenza del dolore. Conclusioni: La MT è un trattamento semplice, economico ed efficace per la gestione del PLP, soprattutto a medio termine (quattro settimane). Tuttavia, non mancano altre proposte di intervento, tra queste i PE giocano un ruolo importante soprattutto se associati ad altre tecniche, specialmente la MT. Negli ultimi anni si sta dando sempre più importanza a proposte di trattamento innovative, quali la VR e l’AR. Il numero degli studi, però, è piuttosto basso e non ci permette quindi di standardizzare i risultati. Un’altra tecnica utilizzata è l’immaginazione mentale, seppur le aree attivate sono le stesse della MT, non ci sono evidenze a riguardo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/7086