La ricerca si poneva come obiettivo principale di studiare in modo congiunto e parallelo gli aspetti soggettivi e fisiologici delle emozioni che caratterizzano la vita quotidiana in soggetti anziani di età compresa tra i 65 e i 90 anni e di indagare eventuali differenze tra i soggetti anziani residenti in strutture ad essi dedicate e in soggetti anziani che vivono presso le loro abitazioni, sia per quel che concerne il vissuto soggettivo che il dato oggettivo. Per raggiungere le finalità proposte, la ricerca prevedeva lo studio delle emozioni che vengono provate nella vita quotidiana, monitorando costantemente le variazioni nell'attività cardiaca con l'ausilio di apparecchiature specifiche e non invasive. Si osserva come la condizione di non autosufficienza avesse un'influenza negativa sia nel sottolineare un maggiore disimpegno dell'anziano verso l'attività (soddisfazione per lo status di pensionato), sia nell'acutizzare la sua percezione soggettiva negativa di salute, perché emargina ancora di più l'anziano dal contesto e dalla partecipazione sociale. Anche se la maggior parte dei soggetti del campione erano prevalentemente vedovi(e) e avevano un reddito inferiore, gli anziani non autosufficienti valutavano più negativamente sia il loro stato civile che il loro status economico. soggetti , la gioia è stata l'emozione più frequentemente esperita ma, nonostante ciò, raggruppando tutte le famiglie emozionali in base alla loro valenza, si è riscontrato che le persone hanno riferito un maggior numero di emozioni negative rispetto alle positive. Considerando i dati emersi dai giudizi relativi ai diversi controlli valutativi per ogni categoria emozionale, si può notare che ad ogni emozione è associato un pattern specifico di valori e quindi una specifica valutazione cognitiva dello stimolo emotigeno, in linea con quanto affermato in letteratura da Scherer (1986). Per quel che riguarda invece i dati fisiologici, in ricerche precedenti erano emerse delle differenze che potevano caratterizzare le diverse emozioni in esame (Galati e coll., 2008). Questo dato non ha trovato una replica in questo studio. Le spiegazioni possono essere due, o il numero di categorie emozionali era troppo esiguo o effettivamente nella vecchiaia si assiste ad una sorta di appiattimento fisiologico della vita emotiva quotidiana per cui risulta arduo sottolineare le differenze in termini di HF e LF tra le varie emozioni esperite. Rimane invece marcata la differenza tra le emozioni che mostrano una differente tendenza all'azione, ad indicare che le emozioni mantengono anche durante la vecchiaia il carattere di valutazione dell'ambiente e preparazione ad una risposta. Nel complesso la ricerca ha apportato interessanti tematiche e spazi di discussione sulla vita emotiva quotidiana nell'anziano. Trattandosi di uno studio esplorativo ha fornito più domande che risposte, ma ha fornito una base più certa da cui partire nell'indagine della vita quotidiana in età senile. Ulteriori sviluppi di questa ricerca potrebbero essere indagini sull'argomento per avere più dati in modo da poter fare confronto tra singole emozioni, ed inoltre si potrebbe approfondire il dato sull'autosufficienza comparando campioni selezionati in base a questa variabile.
Aspetti psicofisiologici delle emozioni nella vita quotidiana in un campione di soggetti anziani
MOSCAL, CORNELIA TEODORA
2008/2009
Abstract
La ricerca si poneva come obiettivo principale di studiare in modo congiunto e parallelo gli aspetti soggettivi e fisiologici delle emozioni che caratterizzano la vita quotidiana in soggetti anziani di età compresa tra i 65 e i 90 anni e di indagare eventuali differenze tra i soggetti anziani residenti in strutture ad essi dedicate e in soggetti anziani che vivono presso le loro abitazioni, sia per quel che concerne il vissuto soggettivo che il dato oggettivo. Per raggiungere le finalità proposte, la ricerca prevedeva lo studio delle emozioni che vengono provate nella vita quotidiana, monitorando costantemente le variazioni nell'attività cardiaca con l'ausilio di apparecchiature specifiche e non invasive. Si osserva come la condizione di non autosufficienza avesse un'influenza negativa sia nel sottolineare un maggiore disimpegno dell'anziano verso l'attività (soddisfazione per lo status di pensionato), sia nell'acutizzare la sua percezione soggettiva negativa di salute, perché emargina ancora di più l'anziano dal contesto e dalla partecipazione sociale. Anche se la maggior parte dei soggetti del campione erano prevalentemente vedovi(e) e avevano un reddito inferiore, gli anziani non autosufficienti valutavano più negativamente sia il loro stato civile che il loro status economico. soggetti , la gioia è stata l'emozione più frequentemente esperita ma, nonostante ciò, raggruppando tutte le famiglie emozionali in base alla loro valenza, si è riscontrato che le persone hanno riferito un maggior numero di emozioni negative rispetto alle positive. Considerando i dati emersi dai giudizi relativi ai diversi controlli valutativi per ogni categoria emozionale, si può notare che ad ogni emozione è associato un pattern specifico di valori e quindi una specifica valutazione cognitiva dello stimolo emotigeno, in linea con quanto affermato in letteratura da Scherer (1986). Per quel che riguarda invece i dati fisiologici, in ricerche precedenti erano emerse delle differenze che potevano caratterizzare le diverse emozioni in esame (Galati e coll., 2008). Questo dato non ha trovato una replica in questo studio. Le spiegazioni possono essere due, o il numero di categorie emozionali era troppo esiguo o effettivamente nella vecchiaia si assiste ad una sorta di appiattimento fisiologico della vita emotiva quotidiana per cui risulta arduo sottolineare le differenze in termini di HF e LF tra le varie emozioni esperite. Rimane invece marcata la differenza tra le emozioni che mostrano una differente tendenza all'azione, ad indicare che le emozioni mantengono anche durante la vecchiaia il carattere di valutazione dell'ambiente e preparazione ad una risposta. Nel complesso la ricerca ha apportato interessanti tematiche e spazi di discussione sulla vita emotiva quotidiana nell'anziano. Trattandosi di uno studio esplorativo ha fornito più domande che risposte, ma ha fornito una base più certa da cui partire nell'indagine della vita quotidiana in età senile. Ulteriori sviluppi di questa ricerca potrebbero essere indagini sull'argomento per avere più dati in modo da poter fare confronto tra singole emozioni, ed inoltre si potrebbe approfondire il dato sull'autosufficienza comparando campioni selezionati in base a questa variabile.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70850