IL NICHEL NELLE ACQUE NATURALI DEL CONOIDE DI LANZO (TO). La necessità e il desiderio di conoscenza dello stato quali- quantitativo delle risorse idriche della Regione Piemonte ha portato alla redazione di questo lavoro, che riguarda, in particolare, la presenza di nichel, nelle acque naturali della Pianura Piemontese. Il controllo della concentrazione di nichel nelle acque viene effettuato per due scopi distinti: l'uno sanitario riguardante la potabilità delle acque, l'altro ambientale concernente lo stato di impatto antropico sui corpi idrici. Per quanto concerne la tutela dell'ambiente idrico dall'inquinamento, il D. Lgs. 152/2006, (REPUBBLICA ITALIANA, 2006) impone il raggiungimento dello stato di qualità ambientale ¿buono¿ per i corpi idrici entro il 2015 ed indica come standard di qualità per le sole acque superficiali 20μg per nichel. Per le acque sotterranee, la Direttiva CE 2006/118 (COMUNITÀ EUROPEA, 2006) demanda agli stati membri la ricerca dei valori di fondo naturale dei vari parametri indicatori, per poi definire gli standard di qualità ambientale delle acque sotterranee. Al fine di ricercare i valori di fondo naturale del nichel nelle acque della Regione Piemonte, si è scelta una delle zone anomale evidenziate dalla rete di monitoraggio nel periodo 2000-2007: il conoide dello Stura di Lanzo. Quest'area è compresa tra il T. Stura di Lanzo e il T. Banna ed è costituita dai terreni appartenenti ai Complessi dei depositi fluviali del Mindel e del Riss. Per caratterizzare la zona dal punto di vista del contenuto di nichel nelle acque, oltre ai dati provenienti dalla Rete di Monitoraggio sono stati individuati 40 punti di campionamento nei quali sono stati eseguiti dei prelievi nel mese di luglio 2008, 30 punti per la falda superficiale e 10 punti per le acque superficiali; i campioni ottenuti sono stati analizzati con tecnica ICP/OES. A completamento del lavoro, si propone una metodologia per la valutazione del valore di fondo del nichel dell'area. Tra i diversi criteri utilizzabili, sono stati impiegati metodi statistici ad una sola variabile. Kunkel et al. (2002) propongono di utilizzare per la definizione del valore fondo naturale il 90° percentile; in questo caso, si ottiene un valore pari a 115 μg/l.; sono stati utilizzati altri metodi che propongono valori più cautelativi, valori più bassi. Le elevate estensioni di corpi ultrabasici a monte e i loro prodotti derivanti dallo smantellamento più a valle, generano nell'area del conoide elevate disponibilità di nichel di origine naturale, riscontrato sempre in quantità superiori alle indicazioni di legge nella quasi totalità dei campioni analizzati. Sono comunque previsti ulteriori approfondimenti nelle indagini di terreno.
IL NICHEL NELLE ACQUE NATURALI DEL CONOIDE DI LANZO, (TO)
DAMATO, DAVIDE SEBASTIANO
2007/2008
Abstract
IL NICHEL NELLE ACQUE NATURALI DEL CONOIDE DI LANZO (TO). La necessità e il desiderio di conoscenza dello stato quali- quantitativo delle risorse idriche della Regione Piemonte ha portato alla redazione di questo lavoro, che riguarda, in particolare, la presenza di nichel, nelle acque naturali della Pianura Piemontese. Il controllo della concentrazione di nichel nelle acque viene effettuato per due scopi distinti: l'uno sanitario riguardante la potabilità delle acque, l'altro ambientale concernente lo stato di impatto antropico sui corpi idrici. Per quanto concerne la tutela dell'ambiente idrico dall'inquinamento, il D. Lgs. 152/2006, (REPUBBLICA ITALIANA, 2006) impone il raggiungimento dello stato di qualità ambientale ¿buono¿ per i corpi idrici entro il 2015 ed indica come standard di qualità per le sole acque superficiali 20μg per nichel. Per le acque sotterranee, la Direttiva CE 2006/118 (COMUNITÀ EUROPEA, 2006) demanda agli stati membri la ricerca dei valori di fondo naturale dei vari parametri indicatori, per poi definire gli standard di qualità ambientale delle acque sotterranee. Al fine di ricercare i valori di fondo naturale del nichel nelle acque della Regione Piemonte, si è scelta una delle zone anomale evidenziate dalla rete di monitoraggio nel periodo 2000-2007: il conoide dello Stura di Lanzo. Quest'area è compresa tra il T. Stura di Lanzo e il T. Banna ed è costituita dai terreni appartenenti ai Complessi dei depositi fluviali del Mindel e del Riss. Per caratterizzare la zona dal punto di vista del contenuto di nichel nelle acque, oltre ai dati provenienti dalla Rete di Monitoraggio sono stati individuati 40 punti di campionamento nei quali sono stati eseguiti dei prelievi nel mese di luglio 2008, 30 punti per la falda superficiale e 10 punti per le acque superficiali; i campioni ottenuti sono stati analizzati con tecnica ICP/OES. A completamento del lavoro, si propone una metodologia per la valutazione del valore di fondo del nichel dell'area. Tra i diversi criteri utilizzabili, sono stati impiegati metodi statistici ad una sola variabile. Kunkel et al. (2002) propongono di utilizzare per la definizione del valore fondo naturale il 90° percentile; in questo caso, si ottiene un valore pari a 115 μg/l.; sono stati utilizzati altri metodi che propongono valori più cautelativi, valori più bassi. Le elevate estensioni di corpi ultrabasici a monte e i loro prodotti derivanti dallo smantellamento più a valle, generano nell'area del conoide elevate disponibilità di nichel di origine naturale, riscontrato sempre in quantità superiori alle indicazioni di legge nella quasi totalità dei campioni analizzati. Sono comunque previsti ulteriori approfondimenti nelle indagini di terreno.File | Dimensione | Formato | |
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