Abstract: La tesi riguarda lo studio dell'araneofauna e dell'entomofauna portato avanti in Valle Maira per il periodo compreso tra giugno e novembre 2009. La Valle, nelle Alpi Cozie meridionali, è situata a Nord del massiccio delle Alpi Marittime e a Sud del Monte Viso e decorre tra la Valle Stura e la Valle Varaita. L'orientamento Ovest-Est della Valle Maira la rende peculiare rispetto alle valli vicine (Valle Grana, Valle Varaita, Valle Stura¿) producendo una notevole differenziazione tra i due versanti. Il versante a nord è soleggiato e aperto con ampi pascoli e piuttosto secco, mentre quello a Sud è per lo più ripido e scosceso, fittamente ricoperto di boschi e decisamente più umido. Queste particolari condizioni ambientali e fisiche favoriscono la presenza di microambienti molto diversi tra loro. In questa prima parte della ricerca, per quanto riguarda la selezione dei siti di campionamento, si è scelto di prediligere il versante a Sud, più umido e con una fitta copertura vegetazionale, in modo da campionare il maggior numero possibile di specie di lettiera. Sono stati utilizzati due metodi per la raccolta dei campioni entrambi di tipo qualitativo, con lo scopo di individuare le specie presenti nell'area: il vaglio entomologico di Winkler (con successivo uso del selezionatore Berlese) e delle trappole di profondità, specifiche per la cattura della fauna sotterranea. I campioni raccolti sono stati determinati e per ogni specie sono stati indicati: il numero di esemplari (e, quando possibile, il sesso), il sito di raccolta, il corotipo. I risultati confermano che buona parte degli habitat censiti presentano ottime condizioni di naturalità e possono essere considerati come habitat di foresta primaria, in condizioni di climax. Le specie della lettiera superficiale e profonda sono eccellenti indicatori ecologici di tali associazioni, come anche dimostrato dall'alta percentuale di elementi a distribuzione ristretta. Dal punto di vista biogeografico storico, la Valle Maira ospita un ricco contingente di specie di origine antica, probabilmente derivate dalla frammentazione delle zolle della Tirrenide nel corso del tardo Oligocene e del Miocene. Lo studio ha permesso di aumentare considerevolmente le conoscenze corologiche e tassomiche di varie specie: sono state raccolte nuove informazioni sull'areale di Parabathyscia dematteisi (Cholevidae), Laemostenus (Actenipus) angustatus (Carabidae) e Rhode testudinea e Dysdera cribrata (Araneae). È stata inoltre campionata una nuova specie di Cholevidae del genere Bathysciola. È stato possibile individuare le cenosi più significative dal punto di vista ambientale in modo da evidenziare le aree sensibili a modificazioni o manipolazioni dannose dal punto di vista ambientale.
Entomofauna e Araneofauna del suolo della Valle Maira
ROSSO, MARIA ASSUNTA
2008/2009
Abstract
Abstract: La tesi riguarda lo studio dell'araneofauna e dell'entomofauna portato avanti in Valle Maira per il periodo compreso tra giugno e novembre 2009. La Valle, nelle Alpi Cozie meridionali, è situata a Nord del massiccio delle Alpi Marittime e a Sud del Monte Viso e decorre tra la Valle Stura e la Valle Varaita. L'orientamento Ovest-Est della Valle Maira la rende peculiare rispetto alle valli vicine (Valle Grana, Valle Varaita, Valle Stura¿) producendo una notevole differenziazione tra i due versanti. Il versante a nord è soleggiato e aperto con ampi pascoli e piuttosto secco, mentre quello a Sud è per lo più ripido e scosceso, fittamente ricoperto di boschi e decisamente più umido. Queste particolari condizioni ambientali e fisiche favoriscono la presenza di microambienti molto diversi tra loro. In questa prima parte della ricerca, per quanto riguarda la selezione dei siti di campionamento, si è scelto di prediligere il versante a Sud, più umido e con una fitta copertura vegetazionale, in modo da campionare il maggior numero possibile di specie di lettiera. Sono stati utilizzati due metodi per la raccolta dei campioni entrambi di tipo qualitativo, con lo scopo di individuare le specie presenti nell'area: il vaglio entomologico di Winkler (con successivo uso del selezionatore Berlese) e delle trappole di profondità, specifiche per la cattura della fauna sotterranea. I campioni raccolti sono stati determinati e per ogni specie sono stati indicati: il numero di esemplari (e, quando possibile, il sesso), il sito di raccolta, il corotipo. I risultati confermano che buona parte degli habitat censiti presentano ottime condizioni di naturalità e possono essere considerati come habitat di foresta primaria, in condizioni di climax. Le specie della lettiera superficiale e profonda sono eccellenti indicatori ecologici di tali associazioni, come anche dimostrato dall'alta percentuale di elementi a distribuzione ristretta. Dal punto di vista biogeografico storico, la Valle Maira ospita un ricco contingente di specie di origine antica, probabilmente derivate dalla frammentazione delle zolle della Tirrenide nel corso del tardo Oligocene e del Miocene. Lo studio ha permesso di aumentare considerevolmente le conoscenze corologiche e tassomiche di varie specie: sono state raccolte nuove informazioni sull'areale di Parabathyscia dematteisi (Cholevidae), Laemostenus (Actenipus) angustatus (Carabidae) e Rhode testudinea e Dysdera cribrata (Araneae). È stata inoltre campionata una nuova specie di Cholevidae del genere Bathysciola. È stato possibile individuare le cenosi più significative dal punto di vista ambientale in modo da evidenziare le aree sensibili a modificazioni o manipolazioni dannose dal punto di vista ambientale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
341058_abstracttesirosso.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
61.94 MB
Formato
Adobe PDF
|
61.94 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/70778