The aim of this thesis is the geomorphological study (both gravitational and glacial dynamics) of the Miage Glacier (Aosta Valley, NW-Italy) by means of fieldwork, photogrammetric and remote sensing techniques. The fieldwork campaign was done during 2008-2009 summers using a pocket-PC with GPS. Using ortophotos and LIDAR DEM as a support to the cartography, a geomorphological map of the whole Miage basin and a glacier-cover map, both at the scale 1:10000, were created. The photogrammetric analysis was conducted on two flight series: Regione Autonoma Valle d'Aosta 1997 and Ghiacciai 2003, stereoscopic models were build with a 4m precision, thus available for a nominal cartography at the scale 1:10000. The displacements of 18 large rock-blocks were evaluated for years 1997-2003-2006-2008 intervals, data for 2006 and 2008 were taken respectively from orthophotos of Ministero dell'Ambiente and LIDAR DEM. An estimation of the velocities for the glacial mass was performed for the interval `97-'06, giving ~50m/y for the upper part and ~10m/y close to the glacial fronts. The areal size deformation of the debris- cover units due to the ice mass flow has been evaluated. Short and strong climatic-induced variations on bédière and ice-cliff were also noticed. MIVIS images analysis allowed to classify the debris cover of Ghiacciaio del Miage using the Principal Component Analysis (PCA). An interpretative map of the whole basin, comparable with that by Deline (2002), but larger, was then created. Integration of all collected data inside a geographic information system allowed to understand that the origin of the debris cover is localized where glacial dynamic, tectonics, geographical settings and local climate strongly interact each others for producing rock material. While on the glacier surface the material is subjected to extensive translational, longitudinal, lateral and vertical processes due to the ice mass dynamics. The use of new technologies supported the integration of the data collected and their geomorphologic interpretation. The results demonstrate the usefulness of these innovative methodologies also outside the glacial Alpine contest, for example the application of hyperspectral remote sensed images for mineral exploration purposes.
Scopo di questo lavoro di tesi è lo studio geomorfologico (comprensione delle dinamiche gravitative e glaciali) del Ghiacciaio del Miage (Valle d'Aosta), attraverso rilievi di terreno e tecniche di fotogrammetria digitale e di telerilevamento. Una campagna di rilievi di terreno, svolta nelle estati 2008 e 2009 con l'impiego di un pocket-PC con GPS integrato, e l'utilizzo di ortofoto e di un DEM LIDAR hanno permesso di ottenere una carta geomorfologica aggiornata dell'intero bacino e una carta dell'assetto della copertura detritica aggiornata al 2008, entrambe alla scala 1:10000. I processi fotogrammetrici, eseguiti sul volo della Regione Autonoma Valle d'Aosta 1997 e sul volo Ghiacciai 2003, hanno consentito di costruire dei modelli stereoscopici con una precisione al di sotto dei 4 m, impiegabili quindi per una cartografia alla scala 1:10000. L'analisi di tali modelli ha permesso di valutare gli spostamenti di 18 blocchi rocciosi nelle annate 1997-2003-2006-2008, impiegando per le annate 2006 e 2008 rispettivamente le ortofoto del Ministero dell'Ambiente e il DEM LIDAR. È stata stimata anche una velocità media della massa di ghiaccio per l'intervallo '97-'06 di ~50m/a nel settore alto e ~10m/a nei settori frontali. Si sono inoltre valutate le variazioni areali degli accumuli detritici causate dal flusso di ghiaccio e le variazioni di ice-cliff e bédière a seguito di variazioni climatiche brevi ed intense (estate 2003). L'analisi delle immagini telerilevate MIVIS'99 ha permesso, attraverso la Principal Component Analysis (PCA), di effettuare una classificazione della copertura detritica e produrre una cartografia interpretativa del bacino, confrontabile con quella di terreno già esistente (Deline, 2002), ma arealmente più estesa di questa. L'integrazione dei dati ottenuti all'interno di un sistema informativo ha permesso di comprendere come la copertura detritica abbia origine, in particolare, da settori localizzati dove l'interazione tra dinamica glaciale, tettonica, esposizione geografica e microclima giocano un ruolo fondamentale per la produzione di materiale litoide. Esso, giunto sulla lingua, subisce importanti processi traslativi longitudinali, laterali e verticali dovuti alla dinamica del ghiacciaio. L'applicazione di metodologie innovative ha favorito l'integrazione dei dati e la loro interpretazione ai fini geomorfologici. Questo lavoro di tesi dimostra l'utilità di tali metodologie anche al di fuori del contesto glaciale alpino, ad esempio per fini applicativi e/o di prospezione mineraria nel caso dell'analisi delle immagini telerilevate
Il ghiacciaio del Miage: cartografia geomorfologica e studio della copertura detritica attraverso tecniche di fotogrammetria digtale e telerilevamento
ZAMPARUTTI, PAOLO
2008/2009
Abstract
Scopo di questo lavoro di tesi è lo studio geomorfologico (comprensione delle dinamiche gravitative e glaciali) del Ghiacciaio del Miage (Valle d'Aosta), attraverso rilievi di terreno e tecniche di fotogrammetria digitale e di telerilevamento. Una campagna di rilievi di terreno, svolta nelle estati 2008 e 2009 con l'impiego di un pocket-PC con GPS integrato, e l'utilizzo di ortofoto e di un DEM LIDAR hanno permesso di ottenere una carta geomorfologica aggiornata dell'intero bacino e una carta dell'assetto della copertura detritica aggiornata al 2008, entrambe alla scala 1:10000. I processi fotogrammetrici, eseguiti sul volo della Regione Autonoma Valle d'Aosta 1997 e sul volo Ghiacciai 2003, hanno consentito di costruire dei modelli stereoscopici con una precisione al di sotto dei 4 m, impiegabili quindi per una cartografia alla scala 1:10000. L'analisi di tali modelli ha permesso di valutare gli spostamenti di 18 blocchi rocciosi nelle annate 1997-2003-2006-2008, impiegando per le annate 2006 e 2008 rispettivamente le ortofoto del Ministero dell'Ambiente e il DEM LIDAR. È stata stimata anche una velocità media della massa di ghiaccio per l'intervallo '97-'06 di ~50m/a nel settore alto e ~10m/a nei settori frontali. Si sono inoltre valutate le variazioni areali degli accumuli detritici causate dal flusso di ghiaccio e le variazioni di ice-cliff e bédière a seguito di variazioni climatiche brevi ed intense (estate 2003). L'analisi delle immagini telerilevate MIVIS'99 ha permesso, attraverso la Principal Component Analysis (PCA), di effettuare una classificazione della copertura detritica e produrre una cartografia interpretativa del bacino, confrontabile con quella di terreno già esistente (Deline, 2002), ma arealmente più estesa di questa. L'integrazione dei dati ottenuti all'interno di un sistema informativo ha permesso di comprendere come la copertura detritica abbia origine, in particolare, da settori localizzati dove l'interazione tra dinamica glaciale, tettonica, esposizione geografica e microclima giocano un ruolo fondamentale per la produzione di materiale litoide. Esso, giunto sulla lingua, subisce importanti processi traslativi longitudinali, laterali e verticali dovuti alla dinamica del ghiacciaio. L'applicazione di metodologie innovative ha favorito l'integrazione dei dati e la loro interpretazione ai fini geomorfologici. Questo lavoro di tesi dimostra l'utilità di tali metodologie anche al di fuori del contesto glaciale alpino, ad esempio per fini applicativi e/o di prospezione mineraria nel caso dell'analisi delle immagini telerilevateFile | Dimensione | Formato | |
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