INTRODUCTION Chronic renal failure (CRF) is a progressive, degenerative condition that gradually leads to irreversible organ damage. Nutritional dietary therapy (NDT) plays a vital role in the conservative management of CRF. A low-protein diet is recommended to slow disease progression, control uremic symptoms and delay the need for dialysis. The adoption of a low-protein NDT supplemented with keto-analogues and essential amino acids (EAA) has been proposed as a strategy to mitigate the side effects caused by the reduced protein intake. OBJECTIVE The principal aim of this study is to assess whether a low-protein NDT, providing 0.6 g/kg/day of protein and supplemented with keto-analogues and EAA, improves the nutritional and clinical status of patients with chronic kidney disease (CKD). Specifically, it aims to evaluate how this NDT affects renal function, anthropometric parameters, blood test results, physical performance, and dietary compliance. Additionally, the outcomes were compared with those from a previous study involving a low-protein NDT (0.6 g/kg/day) without supplementation. The secondary objective is to emphasize the importance of nutritional counseling and the educational role of Dietitians in supporting CKD patients undergoing conservative treatment. MATERIALS AND METHODS Ten patients from the Dietetics and Clinical Nutrition outpatient clinic at the Azienda Ospedaliera Universitaria – Presidio Molinette of Turin were recruited for this study and placed on the NDT. Each patient underwent an initial visit (T0) and two follow-up visits (T1 and T2), scheduled two months apart. During these visits, anthropometric measurements, blood tests, physical performance, and adherence to the NDT were evaluated. Data were analyzed using descriptive statistical analysis, and the Wilcoxon-Mann-Whitney hypothesis test was employed to assess statistical significance (p < 0.05). RESULTS The results demonstrated improvements in anthropometric parameters, notably in weight management and BMI reduction. Functional test results (hand grip strength test and five-time sit-to-stand test) also showed improvements, indicating increased muscle strength. However, blood tests revealed a slight deterioration in renal function. Compliance with the NDT was high, suggesting good tolerance and acceptability of the new dietary habits. Comparisons with the previous study indicated similar improvements in anthropometric parameters. However, in the current protocol, an increase in muscle strength was observed between T0 and T2, whereas muscle strength declined in the previous study. Statistical analysis of the results did not reveal significant associations. CONCLUSIONS The supplemented low-protein NDT proved to be an effective therapeutic option for patients with CKD, helping to preserve muscle mass, improve nutritional status, and enhance physical performance. The role of the dietitian is crucial to improving adherence to the NDT, ensuring proper supplement intake, and reinforcing new dietary habits. Further research is necessary to confirm these findings and explore the effectiveness of the supplemented low-protein NDT in promoting the health of patients undergoing conservative therapy, with the aim of improving clinical outcomes and quality of life.
INTRODUZIONE L'insufficienza renale cronica (IRC) è una patologia evolutiva a carattere degenerativo che conduce progressivamente ad un danno d’organo irreversibile. Il trattamento dietetico nutrizionale (TDN) è componente fondamentale nella terapia conservativa dell’IRC. La dieta ipoproteica è indicata per rallentare la progressione della malattia, controllare i sintomi uremici e prorogare l’inizio del trattamento dialitico. L’adozione di un TDN ipoproteico integrato con chetoanaloghi e amminoacidi essenziali (AEE) è stato proposto come strumento per limitare gli effetti collaterali causati dalla riduzione delle assunzioni proteiche. OBIETTIVO L’obiettivo primario è dimostrare come il TDN ipoproteico, con apporto pari a 0,6 g/kg/die, supplementato con chetoanaloghi e AEE possa migliorare lo stato nutrizionale e clinico di pazienti affetti da IRC. In particolare, si propone di valutare come tale TDN incida sulla funzionalità renale, sui parametri antropometrici, sugli esami ematochimici, sulla performance fisica e sulla compliance dietetica. Inoltre, i risultati ottenuti sono stati confrontati con quanto osservato in un precedente studio sul TDN ipoproteico (0,6 g/kg/die) non supplementato. L’obiettivo secondario è dimostrare l’importanza del counseling nutrizionale e dell’intervento educativo del Dietista per i pazienti con Malattia Renale Cronica (MRC) in trattamento conservativo. MATERIALI E METODI Sono stati reclutati 10 pazienti afferenti all’ambulatorio di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria – Presidio Molinette di Torino, a cui è stato consegnato il TDN. I pazienti sono stati sottoposti ad una prima visita (T0) e, successivamente, a due visite di monitoraggio (T1 e T2) a distanza di due mesi ciascuna in cui sono stati valutati i parametri antropometrici, gli esami ematochimici, la performance fisica e la compliance al TDN. I dati registrati sono stati sottoposti ad analisi statistica descrittiva, è stato adoperato il test di ipotesi di Wilcoxon-Mann-Whitney per determinare la significatività statistica (p < 0.05). RISULTATI I risultati ottenuti mostrano un miglioramento dei parametri antropometrici, con particolare riferimento al controllo del peso corporeo ed alla diminuzione del BMI. Inoltre, si osserva un miglioramento degli esiti ottenuti nei test funzionali (hand grip strength test e five time sit-to-stand test), evidenziando un aumento della forza muscolare. Tuttavia, gli esami ematochimici mostrano un lieve peggioramento della funzionalità renale. La compliance al TDN è risultata elevata, suggerendo una buona tollerabilità ed accettabilità alle nuove abitudini alimentari. I dati sono stati confrontati con lo studio precedente, evidenziando un miglioramento analogo dei parametri antropometrici. Nel presente protocollo è stato registrato un aumento della forza muscolare tra T0 e T2, contrariamente allo studio precedente in cui i valori relativi alla forza muscolare sono diminuiti. L’analisi statistica dei risultati non mostra associazioni significative. CONCLUSIONI Il TDN ipoproteico supplementato si è rivelato un’opzione terapeutica efficace per i pazienti affetti da MRC, consentendo di preservare la massa muscolare, di migliorare lo stato nutrizionale e la performance fisica. L’intervento del Dietista risulta fondamentale nel migliorare l’aderenza al TDN, promuovendo l’assunzione corretta dei supplementi e il consolidamento delle nuove abitudini alimentari. Sono necessari ulteriori studi per confermare queste conclusioni e approfondire ulteriormente l’efficacia del TDN ipoproteico supplementato per promuovere la salute dei pazienti in terapia conservativa, al fine di migliorare i risultati clinici e la qualità della vita.
Valutazione dell’andamento dello stato nutrizionale in pazienti affetti da insufficienza renale cronica in terapia conservativa con indicazione a dieta ipoproteica 0,6 g/kg supplementata con chetoanaloghi
PASTURA, SVEVA
2023/2024
Abstract
INTRODUZIONE L'insufficienza renale cronica (IRC) è una patologia evolutiva a carattere degenerativo che conduce progressivamente ad un danno d’organo irreversibile. Il trattamento dietetico nutrizionale (TDN) è componente fondamentale nella terapia conservativa dell’IRC. La dieta ipoproteica è indicata per rallentare la progressione della malattia, controllare i sintomi uremici e prorogare l’inizio del trattamento dialitico. L’adozione di un TDN ipoproteico integrato con chetoanaloghi e amminoacidi essenziali (AEE) è stato proposto come strumento per limitare gli effetti collaterali causati dalla riduzione delle assunzioni proteiche. OBIETTIVO L’obiettivo primario è dimostrare come il TDN ipoproteico, con apporto pari a 0,6 g/kg/die, supplementato con chetoanaloghi e AEE possa migliorare lo stato nutrizionale e clinico di pazienti affetti da IRC. In particolare, si propone di valutare come tale TDN incida sulla funzionalità renale, sui parametri antropometrici, sugli esami ematochimici, sulla performance fisica e sulla compliance dietetica. Inoltre, i risultati ottenuti sono stati confrontati con quanto osservato in un precedente studio sul TDN ipoproteico (0,6 g/kg/die) non supplementato. L’obiettivo secondario è dimostrare l’importanza del counseling nutrizionale e dell’intervento educativo del Dietista per i pazienti con Malattia Renale Cronica (MRC) in trattamento conservativo. MATERIALI E METODI Sono stati reclutati 10 pazienti afferenti all’ambulatorio di Dietetica e Nutrizione Clinica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria – Presidio Molinette di Torino, a cui è stato consegnato il TDN. I pazienti sono stati sottoposti ad una prima visita (T0) e, successivamente, a due visite di monitoraggio (T1 e T2) a distanza di due mesi ciascuna in cui sono stati valutati i parametri antropometrici, gli esami ematochimici, la performance fisica e la compliance al TDN. I dati registrati sono stati sottoposti ad analisi statistica descrittiva, è stato adoperato il test di ipotesi di Wilcoxon-Mann-Whitney per determinare la significatività statistica (p < 0.05). RISULTATI I risultati ottenuti mostrano un miglioramento dei parametri antropometrici, con particolare riferimento al controllo del peso corporeo ed alla diminuzione del BMI. Inoltre, si osserva un miglioramento degli esiti ottenuti nei test funzionali (hand grip strength test e five time sit-to-stand test), evidenziando un aumento della forza muscolare. Tuttavia, gli esami ematochimici mostrano un lieve peggioramento della funzionalità renale. La compliance al TDN è risultata elevata, suggerendo una buona tollerabilità ed accettabilità alle nuove abitudini alimentari. I dati sono stati confrontati con lo studio precedente, evidenziando un miglioramento analogo dei parametri antropometrici. Nel presente protocollo è stato registrato un aumento della forza muscolare tra T0 e T2, contrariamente allo studio precedente in cui i valori relativi alla forza muscolare sono diminuiti. L’analisi statistica dei risultati non mostra associazioni significative. CONCLUSIONI Il TDN ipoproteico supplementato si è rivelato un’opzione terapeutica efficace per i pazienti affetti da MRC, consentendo di preservare la massa muscolare, di migliorare lo stato nutrizionale e la performance fisica. L’intervento del Dietista risulta fondamentale nel migliorare l’aderenza al TDN, promuovendo l’assunzione corretta dei supplementi e il consolidamento delle nuove abitudini alimentari. Sono necessari ulteriori studi per confermare queste conclusioni e approfondire ulteriormente l’efficacia del TDN ipoproteico supplementato per promuovere la salute dei pazienti in terapia conservativa, al fine di migliorare i risultati clinici e la qualità della vita.File | Dimensione | Formato | |
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