Questa tesi descrive un progetto di ricerca che si prefigge di valutare, attraverso il confronto con misure sperimentali, quanto accuratamente viene prevista l'evapotraspirazione da parte di alcune parametrizzazioni esistenti in letteratura. In particolare, sono stati utilizzati due metodi per il calcolo dell'evapotraspirazione. Uno e' il modello LSPM (Land Surface Process Model), sviluppato dal mio relatore interno di tesi presso il Dipartimento di Fisica Generale "Amedeo Avogrado" dell'Universita' di Torino: si tratta di uno schema diagnostico che calcola una serie di variabili relative all'interfaccia tra atmosfera, vegetazione e terreno nello strato superficiale atmosferico ed in quello sub-superficiale del terreno, in funzione dei parametri meteorologici, del tipo di suolo e di vegetazione, tra le quali le componenti del bilancio energetico e di quello idrologico (tra queste ultime e' compresa l'evapotraspirazione) integrando le equazioni fisiche e le parametrizzazioni con step temporali dell'ordine di qualche secondo. Gli altri due modelli, utilizzati presso il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, sezione Agrometeorologia (l'Ente presso il quale ho effettuato la mia tesi), si basano sul cosiddetto approccio FAO, una tecnica basata sull'integrazione diretta dell'equazione di Penman-Monteith (che descrivero' in dettaglio nella tesi), e fornisce i dati di evapotraspirazione con rateo giornaliero in funzione di una serie la piu' ridotta possibile di parametri meteorologici.
STUDIO DELL'EVAPOTRASPIRAZIONE E DEL CONTENUTO IDRICO DEL TERRENO APPLICATO AL NOCCIOLO
BELTRAMINO, GIULIO
2008/2009
Abstract
Questa tesi descrive un progetto di ricerca che si prefigge di valutare, attraverso il confronto con misure sperimentali, quanto accuratamente viene prevista l'evapotraspirazione da parte di alcune parametrizzazioni esistenti in letteratura. In particolare, sono stati utilizzati due metodi per il calcolo dell'evapotraspirazione. Uno e' il modello LSPM (Land Surface Process Model), sviluppato dal mio relatore interno di tesi presso il Dipartimento di Fisica Generale "Amedeo Avogrado" dell'Universita' di Torino: si tratta di uno schema diagnostico che calcola una serie di variabili relative all'interfaccia tra atmosfera, vegetazione e terreno nello strato superficiale atmosferico ed in quello sub-superficiale del terreno, in funzione dei parametri meteorologici, del tipo di suolo e di vegetazione, tra le quali le componenti del bilancio energetico e di quello idrologico (tra queste ultime e' compresa l'evapotraspirazione) integrando le equazioni fisiche e le parametrizzazioni con step temporali dell'ordine di qualche secondo. Gli altri due modelli, utilizzati presso il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, sezione Agrometeorologia (l'Ente presso il quale ho effettuato la mia tesi), si basano sul cosiddetto approccio FAO, una tecnica basata sull'integrazione diretta dell'equazione di Penman-Monteith (che descrivero' in dettaglio nella tesi), e fornisce i dati di evapotraspirazione con rateo giornaliero in funzione di una serie la piu' ridotta possibile di parametri meteorologici.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70745