L' obiettivo della seguente tesi è quello di delineare il quadro giuridico per i contratti di compravendita internazionale ed entrare successivamente nel dettaglio per quanto riguarda i contratti di trasporto, focalizzandosi e analizzando le relative fonti normative, quali convenzioni e regole internazionali. Nel primo capitolo mi sono soffermata ad analizzare, al fine di avere un quadro completo della disciplina dei contratti internazionali, il diritto materiale uniforme. In questa categoria rientra la Convenzione di Vienna dell'11 aprile 1980, denominata Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di merci, ratificata dallo Stato italiano con la legge dell'11 dicembre 1985, n. 765, ed entrata in vigore in Italia il 1 gennaio 1988. Il secondo capitolo introduce il tema del trasporto internazionale, individuando innanzitutto i vari sottotipi di trasporto, disciplinati ciascuno da specifiche convenzioni. In questo capitolo, come nel resto della Tesi, prendo in esame gli elementi riguardanti i trasporti di merci stradali internazionali, trattando solo marginalmente altri punti che riguardano anche il trasporto aereo, ferroviario e marittimo. Il terzo capitolo è il centro della Tesi in quanto entra nel dettaglio sugli aspetti disciplinati dalla Convenzione di Ginevra del 1º maggio 1956, nota come C.M.R., ossia ¿Convention relative au contract de transport international de marchandises par route¿. Il capitolo prende in considerazione paragrafo per paragrafo gli articoli della Convenzione, dedicando ampio spazio alle responsabilità delle parti contraenti, in particolar modo dal lato del vettore. All'interno del capitolo uno spazio importante è dedicato all'arbitrato internazionale. Libera possibilità di ricorrere all'arbitrato è infatti lasciata dalla Convenzione di Ginevra, purché vengano rispettate alcune disposizioni per il ricorso a quest'ultimo. In quest'ottica ho sviluppato il quarto capitolo, riprendendo e analizzando alcuni casi di Stati che hanno incorporato nelle loro leggi quanto enunciato dalla CMR, questo è il caso di Germania, Austria e Belgio. Infine mi sono soffermata sul caso della Francia. Da anni si parla infatti di una riforma al fine di eliminare le differenze che vi sono tra il regime interno e quello dettato dalla convenzione di Ginevra, adattando quindi il Codice di commercio Francese, come è già stato fatto da altri paesi dell'Unione Europea.

LA VENDITA INTERNAZIONALE CON TRASPORTO

ZERBINATI, SARA
2009/2010

Abstract

L' obiettivo della seguente tesi è quello di delineare il quadro giuridico per i contratti di compravendita internazionale ed entrare successivamente nel dettaglio per quanto riguarda i contratti di trasporto, focalizzandosi e analizzando le relative fonti normative, quali convenzioni e regole internazionali. Nel primo capitolo mi sono soffermata ad analizzare, al fine di avere un quadro completo della disciplina dei contratti internazionali, il diritto materiale uniforme. In questa categoria rientra la Convenzione di Vienna dell'11 aprile 1980, denominata Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di merci, ratificata dallo Stato italiano con la legge dell'11 dicembre 1985, n. 765, ed entrata in vigore in Italia il 1 gennaio 1988. Il secondo capitolo introduce il tema del trasporto internazionale, individuando innanzitutto i vari sottotipi di trasporto, disciplinati ciascuno da specifiche convenzioni. In questo capitolo, come nel resto della Tesi, prendo in esame gli elementi riguardanti i trasporti di merci stradali internazionali, trattando solo marginalmente altri punti che riguardano anche il trasporto aereo, ferroviario e marittimo. Il terzo capitolo è il centro della Tesi in quanto entra nel dettaglio sugli aspetti disciplinati dalla Convenzione di Ginevra del 1º maggio 1956, nota come C.M.R., ossia ¿Convention relative au contract de transport international de marchandises par route¿. Il capitolo prende in considerazione paragrafo per paragrafo gli articoli della Convenzione, dedicando ampio spazio alle responsabilità delle parti contraenti, in particolar modo dal lato del vettore. All'interno del capitolo uno spazio importante è dedicato all'arbitrato internazionale. Libera possibilità di ricorrere all'arbitrato è infatti lasciata dalla Convenzione di Ginevra, purché vengano rispettate alcune disposizioni per il ricorso a quest'ultimo. In quest'ottica ho sviluppato il quarto capitolo, riprendendo e analizzando alcuni casi di Stati che hanno incorporato nelle loro leggi quanto enunciato dalla CMR, questo è il caso di Germania, Austria e Belgio. Infine mi sono soffermata sul caso della Francia. Da anni si parla infatti di una riforma al fine di eliminare le differenze che vi sono tra il regime interno e quello dettato dalla convenzione di Ginevra, adattando quindi il Codice di commercio Francese, come è già stato fatto da altri paesi dell'Unione Europea.
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