Questa tesi parla del lavoro in somministrazione (ex interinale) come esempio di lavoro atipico, inteso come ¿rapporto di lavoro parasubordinato e contratti di lavoro subordinato che si differenzia da quelli tipici per non essere a tempo pieno e indeterminato¿ (Berton, Richiardi e Sacchi 2009). In particolare, il lavoro in somministrazione appartiene a questa definizione in quanto di durata temporanea, come ricorda la locuzione stessa ¿interinale¿ dal latino interim, ovvero, provvisorio. Negli ultimi anni la letteratura dedicata allo studio delle opportunità offerte dalle forme contrattuali atipiche è stata ampia e approfondita soprattutto verso tematiche quali la continuità lavorativa, le differenze retributive tra contratti tipici ed atipici e l'impatto sulla vita famigliare di queste forme di lavoro flessibili. La nostra ricerca appartiene all'ultima delle aree sopra indicate, avendo come obiettivo quello di rappresentare, tramite il campione intervistato, l'impatto del lavoro atipico sulle scelte famigliari e sui consumi degli individui coinvolti. Nel Capitolo 1 verrà fatta una panoramica sull'evoluzione del lavoro atipico in Italia negli ultimi anni (2004 ¿ 2007), con particolare attenzione alla dinamica dei contratti di lavoro in somministrazione stipulati nel nostro Paese dal 2001 al 2007. La trattazione si focalizzerà poi sulla Provincia di Torino, ambito geografico di riferimento della nostra indagine, per mostrare la distribuzione e numerosità dei lavoratori atipici presenti sul territorio nel 2008, la durata media del loro contratto di lavoro e la loro occupabilità media. Verranno messi in luce i principali progetti recenti attuati dall'ente Provincia per combattere la precarietà del lavoro ed infine verrà presentato uno studio sull'andamento delle carriere dei lavoratori in somministrazione torinesi. Il Capitolo 2 illustra le modalità di pianificazione ed attuazione dell'indagine svolta su un campione di 158 lavoratori ed ex-lavoratori in somministrazione risiedenti nella Provincia di Torino tramite la somministrazione di un questionario telefonico. Inoltre, saranno presentate dettagliatamente le caratteristiche del campione e della popolazione di riferimento (tutti i lavoratori in somministrazione della Provincia di Torino nel 2008) e verrà svolta un'analisi statistica sulla significatività del campione atta a dimostrare la rappresentatività del campione degli intervistati rispetto all'universo di riferimento. Nel Capitolo 3 saranno presentati i risultati della nostra indagine, la quale vuole evidenziare l'esistenza di un legame di dipendenza fra la condizione di insicurezza lavorativa dei lavoratori in somministrazione (quasi per nulla alleviata dalla presenza di politiche del lavoro pubbliche) e la mancata formazione di nuove famiglie, la rinuncia alla nascita di (altri) figli, la scelta forzata di una modalità abitativa diversa dalla proprietà e l'obbligata limitazione nei consumi, soprattutto per quanto riguarda i beni durevoli. Consci dell'eterogeneità dei lavoratori atipici, la scelta di concentrare l'attenzione sui soli lavoratori in somministrazione è dovuta più che altro ad un fattore pratico di ricerca del campione, sebbene permanga in noi la convinzione che la maggioranza dei risultati emersi durante l'indagine possa essere estesa anche alle altre tipologie di lavoratori non aventi un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
LAVORO PRECARIO E SCELTE FAMIGLIARI: UN'INDAGINE SUI LAVORATORI IN SOMMINISTRAZIONE DELLA PROVINCIA DI TORINO
SBAGLIA, ERICA
2009/2010
Abstract
Questa tesi parla del lavoro in somministrazione (ex interinale) come esempio di lavoro atipico, inteso come ¿rapporto di lavoro parasubordinato e contratti di lavoro subordinato che si differenzia da quelli tipici per non essere a tempo pieno e indeterminato¿ (Berton, Richiardi e Sacchi 2009). In particolare, il lavoro in somministrazione appartiene a questa definizione in quanto di durata temporanea, come ricorda la locuzione stessa ¿interinale¿ dal latino interim, ovvero, provvisorio. Negli ultimi anni la letteratura dedicata allo studio delle opportunità offerte dalle forme contrattuali atipiche è stata ampia e approfondita soprattutto verso tematiche quali la continuità lavorativa, le differenze retributive tra contratti tipici ed atipici e l'impatto sulla vita famigliare di queste forme di lavoro flessibili. La nostra ricerca appartiene all'ultima delle aree sopra indicate, avendo come obiettivo quello di rappresentare, tramite il campione intervistato, l'impatto del lavoro atipico sulle scelte famigliari e sui consumi degli individui coinvolti. Nel Capitolo 1 verrà fatta una panoramica sull'evoluzione del lavoro atipico in Italia negli ultimi anni (2004 ¿ 2007), con particolare attenzione alla dinamica dei contratti di lavoro in somministrazione stipulati nel nostro Paese dal 2001 al 2007. La trattazione si focalizzerà poi sulla Provincia di Torino, ambito geografico di riferimento della nostra indagine, per mostrare la distribuzione e numerosità dei lavoratori atipici presenti sul territorio nel 2008, la durata media del loro contratto di lavoro e la loro occupabilità media. Verranno messi in luce i principali progetti recenti attuati dall'ente Provincia per combattere la precarietà del lavoro ed infine verrà presentato uno studio sull'andamento delle carriere dei lavoratori in somministrazione torinesi. Il Capitolo 2 illustra le modalità di pianificazione ed attuazione dell'indagine svolta su un campione di 158 lavoratori ed ex-lavoratori in somministrazione risiedenti nella Provincia di Torino tramite la somministrazione di un questionario telefonico. Inoltre, saranno presentate dettagliatamente le caratteristiche del campione e della popolazione di riferimento (tutti i lavoratori in somministrazione della Provincia di Torino nel 2008) e verrà svolta un'analisi statistica sulla significatività del campione atta a dimostrare la rappresentatività del campione degli intervistati rispetto all'universo di riferimento. Nel Capitolo 3 saranno presentati i risultati della nostra indagine, la quale vuole evidenziare l'esistenza di un legame di dipendenza fra la condizione di insicurezza lavorativa dei lavoratori in somministrazione (quasi per nulla alleviata dalla presenza di politiche del lavoro pubbliche) e la mancata formazione di nuove famiglie, la rinuncia alla nascita di (altri) figli, la scelta forzata di una modalità abitativa diversa dalla proprietà e l'obbligata limitazione nei consumi, soprattutto per quanto riguarda i beni durevoli. Consci dell'eterogeneità dei lavoratori atipici, la scelta di concentrare l'attenzione sui soli lavoratori in somministrazione è dovuta più che altro ad un fattore pratico di ricerca del campione, sebbene permanga in noi la convinzione che la maggioranza dei risultati emersi durante l'indagine possa essere estesa anche alle altre tipologie di lavoratori non aventi un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.File | Dimensione | Formato | |
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