In this paper we will analyze the effects that the financializatione has caused at the economy, in particular we will focus on the economy of the United States and of Italy. We would also analize the consequences that these changes have led to the consumer's lifestyles. Globalisation and its implications have been the point of interest alive during the course of our academic studies. The financialisation in particular is seen as a consequence of this event broader, involving the financial sphere of the economy. The meaning of the word is not yet well defined and clear, it is used to refer to the increased importance of financial assets rather than real. In this scenario, decisions about the financial choices, are no longer linked to those of real nature, becoming ends in themselves. Our aim will be to investigate how decisions of "immaterial" economy influences the real sphere of it and society as a whole. we will also verify how the choices and lifestyles of consumers have changed and what impact the changes have had on the labor market and on the wage of workers. Another leit motiv applicant in this period of recession would see Italians as a population of savers. Often, some economists argue that ours is a nation of creditors unlike the United States economy where citizen's are considered as debtors. If from a certain point of view this may be true, there is a debate on the reason that has pushed consumer credit to its maximum spread. The main purpose of the second part of this research will be to investigate on how the financialisation has explicate its effects on savings and consumption habits of households and how it has contributed to a general increase in indebtedness.
Questo lavoro si propone di analizzare gli effetti che la finanziarizzazione ha avuto sull'economia, in particolare su quella statunitense e italiana, e di come gli stessi abbiano avuto ripercussioni sugli stili di vita dei consumatori. La globalizzazione e le sue implicazioni sono stati punto di interesse vivo durante il corso dei nostri studi accademici. La finanziarizzazione in particolare viene considerata come una conseguenza di questo evento di più ampia portata, che coinvolge la sfera finanziaria dell'economia. Il significato della parola non è ancora ben definito e chiaro, ad esso si fa ricorso per fare riferimento all'aumento di rilevanza delle attività finanziarie rispetto a quelle reali. In questo scenario le decisioni prese a proposito delle scelte finanziarie, non sembrano più legate a quelle di natura reale, diventando invece fini a se stesse. Il nostro intento sarà quindi quello di indagare come le decisioni relative alla sfera ¿immateriale¿ dell'economia si ripercuotano poi sulla sfera reale di essa e sulla società nel suo complesso. Verificheremo come le scelte e gli stili di vita dei consumatori siano cambiati e quali ripercussioni le trasformazioni abbiano avuto sul mercato del lavoro e sui salari dei lavoratori. Un altro leit-motiv ricorrente in questo periodo di recessione vedrebbe gli italiani come una popolazione di risparmiatori. Spesso alcuni economisti argomentano che il nostro è un paese di creditori e non di debitori, a differenza degli Stati Uniti ad esempio. Se da un certo punto di vista questo può essere vero, sorge spontaneo chiedersi allora quale sia il motivo che abbia spinto il credito al consumo verso la sua massima diffusione. Lo scopo principale della seconda parte di questa ricerca sarà allora quello di indagare come la finanziarizzazione abbia esplicato i suoi effetti sulle abitudini di risparmio e di consumo delle famiglie e come essi abbiano contribuito ad un incremento generalizzato dell'indebitamento.
La Finanziarizzazione dell'Economia e lo sviluppo del Credito al Consumo
MANFREDI, DARIO
2009/2010
Abstract
Questo lavoro si propone di analizzare gli effetti che la finanziarizzazione ha avuto sull'economia, in particolare su quella statunitense e italiana, e di come gli stessi abbiano avuto ripercussioni sugli stili di vita dei consumatori. La globalizzazione e le sue implicazioni sono stati punto di interesse vivo durante il corso dei nostri studi accademici. La finanziarizzazione in particolare viene considerata come una conseguenza di questo evento di più ampia portata, che coinvolge la sfera finanziaria dell'economia. Il significato della parola non è ancora ben definito e chiaro, ad esso si fa ricorso per fare riferimento all'aumento di rilevanza delle attività finanziarie rispetto a quelle reali. In questo scenario le decisioni prese a proposito delle scelte finanziarie, non sembrano più legate a quelle di natura reale, diventando invece fini a se stesse. Il nostro intento sarà quindi quello di indagare come le decisioni relative alla sfera ¿immateriale¿ dell'economia si ripercuotano poi sulla sfera reale di essa e sulla società nel suo complesso. Verificheremo come le scelte e gli stili di vita dei consumatori siano cambiati e quali ripercussioni le trasformazioni abbiano avuto sul mercato del lavoro e sui salari dei lavoratori. Un altro leit-motiv ricorrente in questo periodo di recessione vedrebbe gli italiani come una popolazione di risparmiatori. Spesso alcuni economisti argomentano che il nostro è un paese di creditori e non di debitori, a differenza degli Stati Uniti ad esempio. Se da un certo punto di vista questo può essere vero, sorge spontaneo chiedersi allora quale sia il motivo che abbia spinto il credito al consumo verso la sua massima diffusione. Lo scopo principale della seconda parte di questa ricerca sarà allora quello di indagare come la finanziarizzazione abbia esplicato i suoi effetti sulle abitudini di risparmio e di consumo delle famiglie e come essi abbiano contribuito ad un incremento generalizzato dell'indebitamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70691