Tutti gli alimenti si alterano attraverso un naturale processo di invecchiamento chiamato deterioramento. Per migliaia di anni gli uomini hanno utilizzato tecniche come l'essiccamento, la salagione e l'affumicamento per fronteggiare l'alterazione dei cibi e prolungare nel tempo la loro conservabilità, periodo nel quale l'alimento è sicuro, apprezzabile e nutriente. Visti l'uso sempre più massiccio di prodotti freschi pronti all'uso per via del mutato stile di vita e i limiti degli attuali sistemi di conservazione, recentemente sono stati proposti nuovi metodi per la decontaminazione degli alimenti a temperatura ambiente e una di queste metodiche è la disinfezione con il plasma. Esso viene prodotto sottoponendo un gas ad un campo elettrico: il gas, privo di attività battericida intrinseca, la acquista dopo essere stato attivato dalla scarica elettrica. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di sperimentare l'efficacia di un plasma freddo e a bassa pressione nell'inattivazione di funghi e batteri. Gli esperimenti sono stati condotti in un primo tempo su colture pure di A. brasiliensis e di E. coli e in una seconda fase su pistacchi contaminati dei quali è stato anche valutato il carico mutageno prima e dopo il trattamento con il test di Ames al fine di verificare se l'esposizione al plasma potesse dare origine a composti tossici o mutageni. Le colture pure e gli alimenti in questione sono stati sottoposti all'azione del plasma per diversi tempi di trattamento. Dopo l'esposizione, l'efficacia del trattamento sterilizzante è stato valutato con tecniche microbiologiche calcolando la riduzione in scala logaritmica. I risultati dello studio sono stati una riduzione di 3Log per le colture pure di A. brasiliensis utilizzando ossigeno o argon puri per 30 minuti; una riduzione di 4Log su colture di E. coli ottenuta in 1 minuto di trattamento con plasma ad ossigeno e 30 secondi con plasma ad argon; un abbattimento di 1Log per i miceti e 2Log per il carico batterico presenti sui pistacchi trattati per 15 minuti con plasma ad ossigeno. L'efficacia sui pistacchi è quindi risultata inferiore a quella sulle colture pure probabilmente per via della loro conformazione che non consente al plasma di raggiungere i frutti in modo uniforme. Altro interessante risultato è stato l'abbattimento del carico mutageno dei pistacchi contaminati rilevato con il ceppo TA98 di Salmonella typhimurium in assenza di attivazione metabolica. I risultati ottenuti suggeriscono che questa tecnologia possa offrire delle buone possibilità di applicazione su tutti gli alimenti destinati al consumo umano, ma per arrivare ad una sua applicazione in campo industriale la tematica dovrà essere sicuramente ancora approfondita. Ulteriori sviluppi della ricerca saranno quindi quelli di trovare i parametri ideali per raggiungere la maggior efficacia nell'abbattimento dei microrganismi negli alimenti e l'utilizzo di questa tecnologia per la riduzione dei contaminanti chimici negli alimenti per garantire al consumatore un prodotto che, mantenendo le stesse caratteristiche organolettiche e nutrizionali, sia più sicuro per la salute. Infine tale tecnologia dovrà essere anche applicata ai materiali da imballaggio al fine di prolungare la shelf-life dei prodotti con grandi vantaggi, sia per il consumatore che potrebbe così trovare prodotti con scadenze prolungate, sia per il distributore ed il produttore che avrebbero probabilmente una minor quantità di prodotti resi o da eliminare.
Primi risultati dell'applicazione della tecnologia al plasma nella sterilizzazione di alimenti contaminati da batteri e funghi
GAZZOLA, ANDREA
2009/2010
Abstract
Tutti gli alimenti si alterano attraverso un naturale processo di invecchiamento chiamato deterioramento. Per migliaia di anni gli uomini hanno utilizzato tecniche come l'essiccamento, la salagione e l'affumicamento per fronteggiare l'alterazione dei cibi e prolungare nel tempo la loro conservabilità, periodo nel quale l'alimento è sicuro, apprezzabile e nutriente. Visti l'uso sempre più massiccio di prodotti freschi pronti all'uso per via del mutato stile di vita e i limiti degli attuali sistemi di conservazione, recentemente sono stati proposti nuovi metodi per la decontaminazione degli alimenti a temperatura ambiente e una di queste metodiche è la disinfezione con il plasma. Esso viene prodotto sottoponendo un gas ad un campo elettrico: il gas, privo di attività battericida intrinseca, la acquista dopo essere stato attivato dalla scarica elettrica. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di sperimentare l'efficacia di un plasma freddo e a bassa pressione nell'inattivazione di funghi e batteri. Gli esperimenti sono stati condotti in un primo tempo su colture pure di A. brasiliensis e di E. coli e in una seconda fase su pistacchi contaminati dei quali è stato anche valutato il carico mutageno prima e dopo il trattamento con il test di Ames al fine di verificare se l'esposizione al plasma potesse dare origine a composti tossici o mutageni. Le colture pure e gli alimenti in questione sono stati sottoposti all'azione del plasma per diversi tempi di trattamento. Dopo l'esposizione, l'efficacia del trattamento sterilizzante è stato valutato con tecniche microbiologiche calcolando la riduzione in scala logaritmica. I risultati dello studio sono stati una riduzione di 3Log per le colture pure di A. brasiliensis utilizzando ossigeno o argon puri per 30 minuti; una riduzione di 4Log su colture di E. coli ottenuta in 1 minuto di trattamento con plasma ad ossigeno e 30 secondi con plasma ad argon; un abbattimento di 1Log per i miceti e 2Log per il carico batterico presenti sui pistacchi trattati per 15 minuti con plasma ad ossigeno. L'efficacia sui pistacchi è quindi risultata inferiore a quella sulle colture pure probabilmente per via della loro conformazione che non consente al plasma di raggiungere i frutti in modo uniforme. Altro interessante risultato è stato l'abbattimento del carico mutageno dei pistacchi contaminati rilevato con il ceppo TA98 di Salmonella typhimurium in assenza di attivazione metabolica. I risultati ottenuti suggeriscono che questa tecnologia possa offrire delle buone possibilità di applicazione su tutti gli alimenti destinati al consumo umano, ma per arrivare ad una sua applicazione in campo industriale la tematica dovrà essere sicuramente ancora approfondita. Ulteriori sviluppi della ricerca saranno quindi quelli di trovare i parametri ideali per raggiungere la maggior efficacia nell'abbattimento dei microrganismi negli alimenti e l'utilizzo di questa tecnologia per la riduzione dei contaminanti chimici negli alimenti per garantire al consumatore un prodotto che, mantenendo le stesse caratteristiche organolettiche e nutrizionali, sia più sicuro per la salute. Infine tale tecnologia dovrà essere anche applicata ai materiali da imballaggio al fine di prolungare la shelf-life dei prodotti con grandi vantaggi, sia per il consumatore che potrebbe così trovare prodotti con scadenze prolungate, sia per il distributore ed il produttore che avrebbero probabilmente una minor quantità di prodotti resi o da eliminare.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
335969_tesionline.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
5.99 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.99 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/70686