Il lavoro di ricerca vuole andare ad analizzare il tipo di rappresentazione e la relazione di accudimento del caregiver nei confronti del proprio bambino, focalizzando l'attenzione sulla Funzione Riflessiva, ovvero la capacità di pensare agli stati mentali propri e altrui. Nella prima parte vengono esposti il concetto di attaccamento, i sistemi motivazionali, con particolare riferimento a quello dell'accudimento, e i diversi studi sulla nascita e lo sviluppo della Funzione Riflessiva. Vengono descritti, inoltre, i diversi strumenti utilizzati nello studio dell'attaccamento e dell'accudimento. Tutta la seconda parte del presente lavoro è dedicata alla ricerca ed include il primo studio italiano attraverso la Caregiving Interview e le sue classificazioni. Nella ricerca si indagano alcune variabili relative all'essere un buon caregiver, analizzando le narrazioni di un gruppo di madri in relazione a determinati eventi e alle emozioni suscitate dal fatto di essere una figura di accudimento. In particolare, l'analisi delle narrazioni si focalizza sul ruolo della Funzione Riflessiva genitoriale all'interno della relazione di accudimento tra madre e bambino. Dalla ricerca è possibile constatare come nella relazione di accudimento madre-bambino la Funzione Riflessiva genitoriale sia sufficientemente estesa e sia un fattore di grande importanza, poichè attraverso tale capacità da parte del caregiver il bambino ha la possibilità di sviluppare le sue rappresentazioni mentali positive e di attivare il sistema di attaccamento. Il genitore con un'estesa e sviluppata Funzione Riflessiva genitoriale offre protezione al bambino nel momento di pericolo e bisogno. La ricerca sulla Funzione Riflessiva genitoriale, attraverso l'uso dell'innovativo strumento, la Caregiving Interview (George e Solomon, 2008a), ipotizza come tali primi dati, da confermare con ulteriori approfondimenti e ampliamenti del campione, siano utili nel predire l'attaccamento del bambino, a seguito di una buona relazione di accudimento, come ipotizzato da George e Solomon (2008a; 2008b).

La funzione riflessiva genitoriale: indagine pilota su di un campione italiano attraverso la Caregiving Interview

TIVANO, SERENA
2008/2009

Abstract

Il lavoro di ricerca vuole andare ad analizzare il tipo di rappresentazione e la relazione di accudimento del caregiver nei confronti del proprio bambino, focalizzando l'attenzione sulla Funzione Riflessiva, ovvero la capacità di pensare agli stati mentali propri e altrui. Nella prima parte vengono esposti il concetto di attaccamento, i sistemi motivazionali, con particolare riferimento a quello dell'accudimento, e i diversi studi sulla nascita e lo sviluppo della Funzione Riflessiva. Vengono descritti, inoltre, i diversi strumenti utilizzati nello studio dell'attaccamento e dell'accudimento. Tutta la seconda parte del presente lavoro è dedicata alla ricerca ed include il primo studio italiano attraverso la Caregiving Interview e le sue classificazioni. Nella ricerca si indagano alcune variabili relative all'essere un buon caregiver, analizzando le narrazioni di un gruppo di madri in relazione a determinati eventi e alle emozioni suscitate dal fatto di essere una figura di accudimento. In particolare, l'analisi delle narrazioni si focalizza sul ruolo della Funzione Riflessiva genitoriale all'interno della relazione di accudimento tra madre e bambino. Dalla ricerca è possibile constatare come nella relazione di accudimento madre-bambino la Funzione Riflessiva genitoriale sia sufficientemente estesa e sia un fattore di grande importanza, poichè attraverso tale capacità da parte del caregiver il bambino ha la possibilità di sviluppare le sue rappresentazioni mentali positive e di attivare il sistema di attaccamento. Il genitore con un'estesa e sviluppata Funzione Riflessiva genitoriale offre protezione al bambino nel momento di pericolo e bisogno. La ricerca sulla Funzione Riflessiva genitoriale, attraverso l'uso dell'innovativo strumento, la Caregiving Interview (George e Solomon, 2008a), ipotizza come tali primi dati, da confermare con ulteriori approfondimenti e ampliamenti del campione, siano utili nel predire l'attaccamento del bambino, a seguito di una buona relazione di accudimento, come ipotizzato da George e Solomon (2008a; 2008b).
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