Fin dal tempo dei patiboli la cronaca giudiziaria ha sempre destato interesse nella cittadinanza, ma nel corso dei decenni non sono cambiati tanto i crimini in sé, quanto piuttosto la loro rappresentazione. Se all'epoca del patibolo esistevano i supplizi in pubblico e i ¿fogli volanti¿ dei piccoli tipografi che raccoglievano storie eccezionali da vendere al popolo nelle piazze e nelle fiere, oggi esiste la comunicazione di massa. Per sua definizione un medium di massa è un mezzo attraverso il quale è possibile diffondere un messaggio ad una pluralità di indistinti e diffusi destinatari, questo fa del medium un potente strumento, e come ogni grande invenzione anch' esso porta con sé benefici, problematiche e spunti di riflessione. Il primo capitolo è specifico per quanto riguarda la comunicazione, in particolare è stato trattato il passaggio da fatto a notizia e quello da notizia a spettacolarizzazione della notizia, affrontando le componenti fondamentali del lavoro di giornalista e le maggiori tecniche di manipolazione dell'informazione. Il secondo capitolo riguarda il tema dell'imputabilità e della perizia psichiatrica, verranno brevemente riportati riferimenti giuridici, diagnostici e di metodo del lavoro peritale. Il terzo e il quarto capitolo analizzano due casi specifici, il processo di Cogne e il processo Delfino, scelti per la loro risonanza mediatica. Per entrambi si è proceduto raccontando prima di tutto lo svolgimento dei fatti; secondariamente riportando i contenuti essenziali della perizia psichiatrica come da atti processuali; terzo, sono stati selezionati tutti gli articoli pubblicati sui quotidiani La Stampa, Il Giornale, il Corriere della Sera e La Repubblica, che hanno trattato il tema dello stato mentale degli imputati, la perizia psichiatrica, la valutazione della capacità di intendere e l'imputabilità, dall'inizio dei casi fino alla pronuncia della sentenza. Nell' ultimo paragrafo del terzo e quarto capitolo viene ripercorsa la cronaca della stampa in merito ai due processi. Si è scelto di analizzare i mezzi a stampa, escludendo televisione, radio e internet.

Stato mentale e imputabilità Cronaca giudiziaria ad alta visibilità mediatica.

CERAVOLO, ELISA
2008/2009

Abstract

Fin dal tempo dei patiboli la cronaca giudiziaria ha sempre destato interesse nella cittadinanza, ma nel corso dei decenni non sono cambiati tanto i crimini in sé, quanto piuttosto la loro rappresentazione. Se all'epoca del patibolo esistevano i supplizi in pubblico e i ¿fogli volanti¿ dei piccoli tipografi che raccoglievano storie eccezionali da vendere al popolo nelle piazze e nelle fiere, oggi esiste la comunicazione di massa. Per sua definizione un medium di massa è un mezzo attraverso il quale è possibile diffondere un messaggio ad una pluralità di indistinti e diffusi destinatari, questo fa del medium un potente strumento, e come ogni grande invenzione anch' esso porta con sé benefici, problematiche e spunti di riflessione. Il primo capitolo è specifico per quanto riguarda la comunicazione, in particolare è stato trattato il passaggio da fatto a notizia e quello da notizia a spettacolarizzazione della notizia, affrontando le componenti fondamentali del lavoro di giornalista e le maggiori tecniche di manipolazione dell'informazione. Il secondo capitolo riguarda il tema dell'imputabilità e della perizia psichiatrica, verranno brevemente riportati riferimenti giuridici, diagnostici e di metodo del lavoro peritale. Il terzo e il quarto capitolo analizzano due casi specifici, il processo di Cogne e il processo Delfino, scelti per la loro risonanza mediatica. Per entrambi si è proceduto raccontando prima di tutto lo svolgimento dei fatti; secondariamente riportando i contenuti essenziali della perizia psichiatrica come da atti processuali; terzo, sono stati selezionati tutti gli articoli pubblicati sui quotidiani La Stampa, Il Giornale, il Corriere della Sera e La Repubblica, che hanno trattato il tema dello stato mentale degli imputati, la perizia psichiatrica, la valutazione della capacità di intendere e l'imputabilità, dall'inizio dei casi fino alla pronuncia della sentenza. Nell' ultimo paragrafo del terzo e quarto capitolo viene ripercorsa la cronaca della stampa in merito ai due processi. Si è scelto di analizzare i mezzi a stampa, escludendo televisione, radio e internet.
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