In questa tesi indagare i pregiudizi provati dai sordi verso gli udenti e perciò è stato intervistato un campione di sordi, in cui non è stata presentata una sorta di lista di giudizi già predisposta a priori, ma è stato data la possibilità agli intervistati di esprimersi liberamente seguendo una traccia di domande aperte. La prima ipotesi della ricerca è l'effettiva presenza di pregiudizi da parte dei sordi nei confronti degli udenti, mentre una seconda riguarda la differenza del tipo di pregiudizio. Si è ipotizzato inoltre che i sordi con più di quarant'anni possano esprimere giudizi differenti da quelli invece più giovani. Premettendo che il campione non è rappresentativo, dall'analisi dei dati è emerso che i pregiudizi dei sordi verso gli udenti sono effettivamente presenti e che non sono nemmeno esclusivi all'interno di un gruppo di sordi piuttosto che di un altro. Il fattore età si è rivelato invece superfluo per quanto riguarda le differenze di pregiudizi. Di questi, i più frequenti sono: 1. Gli udenti sono ignoranti e sono poco informati su ciò che concerne la sordità 2. Gli udenti non ci considerano al loro livello / ci emarginano / sono diversi da noi / non ci danno condizioni di parità 3. Gli udenti pensano che siamo stupidi e che non siamo in grado (inteso in generale) Questi tre pregiudizi sembrano essere collegati tra loro in una sorta di circolo vizioso, in quanto con una carenza di informazioni già dal principio, in una relazione con il sordo nascono situazioni di disagio e di incomprensione reciproca; tali situazioni contribuiscono infatti a cristallizzare l'immagine del sordo come stupido, che a sua volta generalizza l'udente come ignorante e dispensatore di sentimenti di inferiorità. In questo contesto, seguono gli altri pregiudizi verso gli udenti, emersi dalle interviste, che fanno essenzialmente riferimento a:  Sentimento di vergogna indotta e presa in giro  Commiserazione  Interesse speculativo principalmente su interpretariato L.I.S. e impianto cocleare  Oppressione  Invidia per le agevolazioni fiscali Come si può notare, le generalizzazioni sugli udenti contemplano opinioni negative che sostanzialmente nascono da una situazione di mancata integrazione nella vita di tutti i giorni, con l'inevitabile conseguenza della mancanza di informazioni adeguate da parte degli attori sociali. È una mancata integrazione che a volte si traduce nel vedere il mondo diviso tra noi sordi e gli altri udenti, come fanno ad esempio i sordi segnanti, che si identificano in una comunità Sorda dal punto di vista culturale. Ma anche volendo tralasciare questa contrapposizione, non possiamo non notare comunque come anche negli altri due gruppi presi in considerazione si ritrovino gli stessi pregiudizi. Si potrebbe allora pensare che non è la scelta linguistica a influenzare gli atteggiamenti degli uni verso gli altri, quanto invece il sottolineare la differenza sensoriale a cui si lascia campo libero per l'instaurarsi del circolo vizioso emerso dalla ricerca.

PREGIUDIZI AL CONTRARIO: L'IMMAGINE DEGLI UDENTI NELLA VOCE DEI SORDI

TRANI, SIMONA
2008/2009

Abstract

In questa tesi indagare i pregiudizi provati dai sordi verso gli udenti e perciò è stato intervistato un campione di sordi, in cui non è stata presentata una sorta di lista di giudizi già predisposta a priori, ma è stato data la possibilità agli intervistati di esprimersi liberamente seguendo una traccia di domande aperte. La prima ipotesi della ricerca è l'effettiva presenza di pregiudizi da parte dei sordi nei confronti degli udenti, mentre una seconda riguarda la differenza del tipo di pregiudizio. Si è ipotizzato inoltre che i sordi con più di quarant'anni possano esprimere giudizi differenti da quelli invece più giovani. Premettendo che il campione non è rappresentativo, dall'analisi dei dati è emerso che i pregiudizi dei sordi verso gli udenti sono effettivamente presenti e che non sono nemmeno esclusivi all'interno di un gruppo di sordi piuttosto che di un altro. Il fattore età si è rivelato invece superfluo per quanto riguarda le differenze di pregiudizi. Di questi, i più frequenti sono: 1. Gli udenti sono ignoranti e sono poco informati su ciò che concerne la sordità 2. Gli udenti non ci considerano al loro livello / ci emarginano / sono diversi da noi / non ci danno condizioni di parità 3. Gli udenti pensano che siamo stupidi e che non siamo in grado (inteso in generale) Questi tre pregiudizi sembrano essere collegati tra loro in una sorta di circolo vizioso, in quanto con una carenza di informazioni già dal principio, in una relazione con il sordo nascono situazioni di disagio e di incomprensione reciproca; tali situazioni contribuiscono infatti a cristallizzare l'immagine del sordo come stupido, che a sua volta generalizza l'udente come ignorante e dispensatore di sentimenti di inferiorità. In questo contesto, seguono gli altri pregiudizi verso gli udenti, emersi dalle interviste, che fanno essenzialmente riferimento a:  Sentimento di vergogna indotta e presa in giro  Commiserazione  Interesse speculativo principalmente su interpretariato L.I.S. e impianto cocleare  Oppressione  Invidia per le agevolazioni fiscali Come si può notare, le generalizzazioni sugli udenti contemplano opinioni negative che sostanzialmente nascono da una situazione di mancata integrazione nella vita di tutti i giorni, con l'inevitabile conseguenza della mancanza di informazioni adeguate da parte degli attori sociali. È una mancata integrazione che a volte si traduce nel vedere il mondo diviso tra noi sordi e gli altri udenti, come fanno ad esempio i sordi segnanti, che si identificano in una comunità Sorda dal punto di vista culturale. Ma anche volendo tralasciare questa contrapposizione, non possiamo non notare comunque come anche negli altri due gruppi presi in considerazione si ritrovino gli stessi pregiudizi. Si potrebbe allora pensare che non è la scelta linguistica a influenzare gli atteggiamenti degli uni verso gli altri, quanto invece il sottolineare la differenza sensoriale a cui si lascia campo libero per l'instaurarsi del circolo vizioso emerso dalla ricerca.
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