La Sindone è tra le reliquie più importanti e venerate nel mondo da milioni di fedeli, che durante le ostensioni occorse negli anni si sono recati in pellegrinaggio per osservarla da vicino e ammirare la suggestiva impronta impressa sul lino. Nondimeno la Sindone è da sempre oggetto di accesi dibattiti a causa del mistero che ne avvolge la genesi e la storia, seguita sul filo di documenti storici, testimonianze, bolle papali e fonti iconografiche che la raffigurano. Per rispondere ai molti quesiti posti da questi temi, da un secolo a questa parte si sono susseguite indagini scientifiche e ricerche in campi che spaziano dalla chimica alla fisica, dalla biologia alle tecnologie digitali, dalla botanica alla medicina, con il fine di fare luce sugli aspetti più importanti della caratterizzazione della Sindone (ad esempio la datazione, l'origine dell'impronta, la presenza di pigmenti). Negli ultimi vent'anni si è fatta strada nella diagnostica sindonologica l'analisi informatica, la quale si serve di tecniche digitalizzate totalmente non distruttive. Sono stati ideati algoritmi che, applicati alle immagini, permettono di migliorare o recuperare contenuti non immediatamente deducibili dall'osservazione diretta. Le elaborazioni informatiche si prefiggono lo scopo di rendere maggiormente fruibile all'occhio umano il contenuto informativo intrinseco delle immagini servendosi dell'aumento del contrasto, dell' eliminazone della trama del tessuto e di tecniche per evidenziare il rilievo presente così come tracce nascoste, scritte, macchie. L'informatica è pertanto in grado di fornire importanti contributi alla ricerca scientifica sulla Sindone. Questa tesi si prefigge lo scopo di confrontare alcune metodologie analitiche fotometriche e colororimetriche già eseguite e proposte per la Sindone: la campagna di misure fotometriche e colorimetriche del 1998 condotte dallo IEN Galileo Ferraris di Torino, le acquisizioni del 2002 tramite scanner di immagini del fronte e del retro della Sindone a cura di Paolo Soardo, Giuseppe Rossi e Paola Iacomussi dello IEN Galileo Ferraris di Torino e, infine, una proposta di mappatura colorimetrica della Sindone da effettuare con telecamere CCD avanzata dal Prof. Giulio Fanti. Il fine è quello di valutare una metodologia informativa puntuale e approfondita, accettabile in termini di invasività, che fornisca riproduzioni fedeli, ad alta definizione e utilizzabili per la verifica storica dello stato di conservazione. Per concludere il discorso avviato nel 2000 con l'intera scansione della Sindone, viene effettuata la taratura colorimetrica dei due scanner utilizzati, necessaria per generalizzare i risultati e renderli indipendenti dai dispositivi. Viene scelta una metodologia di taratura che si adatti alle caratteristiche di questo strumento, utilizzato per la prima volta nelle storia delle analisi sindonologiche, dando così la possibilità ai ricercatori e agli studiosi della Sindone di poter in futuro utilizzare i dati fotometrici a disposizione.

Caratterizzazione colorimetrica di uno scanner con esempio applicativo su un bene culturale

ORFILA, DANIELA
2007/2008

Abstract

La Sindone è tra le reliquie più importanti e venerate nel mondo da milioni di fedeli, che durante le ostensioni occorse negli anni si sono recati in pellegrinaggio per osservarla da vicino e ammirare la suggestiva impronta impressa sul lino. Nondimeno la Sindone è da sempre oggetto di accesi dibattiti a causa del mistero che ne avvolge la genesi e la storia, seguita sul filo di documenti storici, testimonianze, bolle papali e fonti iconografiche che la raffigurano. Per rispondere ai molti quesiti posti da questi temi, da un secolo a questa parte si sono susseguite indagini scientifiche e ricerche in campi che spaziano dalla chimica alla fisica, dalla biologia alle tecnologie digitali, dalla botanica alla medicina, con il fine di fare luce sugli aspetti più importanti della caratterizzazione della Sindone (ad esempio la datazione, l'origine dell'impronta, la presenza di pigmenti). Negli ultimi vent'anni si è fatta strada nella diagnostica sindonologica l'analisi informatica, la quale si serve di tecniche digitalizzate totalmente non distruttive. Sono stati ideati algoritmi che, applicati alle immagini, permettono di migliorare o recuperare contenuti non immediatamente deducibili dall'osservazione diretta. Le elaborazioni informatiche si prefiggono lo scopo di rendere maggiormente fruibile all'occhio umano il contenuto informativo intrinseco delle immagini servendosi dell'aumento del contrasto, dell' eliminazone della trama del tessuto e di tecniche per evidenziare il rilievo presente così come tracce nascoste, scritte, macchie. L'informatica è pertanto in grado di fornire importanti contributi alla ricerca scientifica sulla Sindone. Questa tesi si prefigge lo scopo di confrontare alcune metodologie analitiche fotometriche e colororimetriche già eseguite e proposte per la Sindone: la campagna di misure fotometriche e colorimetriche del 1998 condotte dallo IEN Galileo Ferraris di Torino, le acquisizioni del 2002 tramite scanner di immagini del fronte e del retro della Sindone a cura di Paolo Soardo, Giuseppe Rossi e Paola Iacomussi dello IEN Galileo Ferraris di Torino e, infine, una proposta di mappatura colorimetrica della Sindone da effettuare con telecamere CCD avanzata dal Prof. Giulio Fanti. Il fine è quello di valutare una metodologia informativa puntuale e approfondita, accettabile in termini di invasività, che fornisca riproduzioni fedeli, ad alta definizione e utilizzabili per la verifica storica dello stato di conservazione. Per concludere il discorso avviato nel 2000 con l'intera scansione della Sindone, viene effettuata la taratura colorimetrica dei due scanner utilizzati, necessaria per generalizzare i risultati e renderli indipendenti dai dispositivi. Viene scelta una metodologia di taratura che si adatti alle caratteristiche di questo strumento, utilizzato per la prima volta nelle storia delle analisi sindonologiche, dando così la possibilità ai ricercatori e agli studiosi della Sindone di poter in futuro utilizzare i dati fotometrici a disposizione.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
315650_tesipdf.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 11.31 MB
Formato Adobe PDF
11.31 MB Adobe PDF

Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Usare il seguente URL per citare questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/70611