Lo scopo di questo lavoro, svolto presso il laboratorio di analisi chimico-cliniche “Baldi e Riberi” dell’A.O.U. San Giovanni Battista di Torino, è quello di valutare le prestazioni analitiche (precisione e sensibilità) di un nuovo analizzatore per immunometria e di confrontare i risultati relativi a sette marcatori tumorali con quelli ottenuti mediante i metodi attualmente in uso presso il laboratorio, al fine di verificare la validità del nuovo strumento rispetto ad un sistema dall’utilizzo già ampiamente consolidato nel settore. Per questo lavoro sono stati selezionati campioni ottenuti mediante prelievo venoso da pazienti per i quali è stato richiesto il dosaggio di un marcatore tumorale presso il laboratorio analisi Baldi e Riberi dell’ A.O.U San Giovanni Battista di Torino. Sono stati presi in considerazione campioni appartenenti a 7 diversi marcatori tumorali: AFP, CEA, CA125, CA19-9, Ca15.3, PSA totale e PSA frazione libera. Sono stati selezionati 108 campioni per ogni marcatore. Ogni campione è stato dosato quindi sia con il metodo attualmente in uso presso il laboratorio (ARCHITECTi2000), sia con il nuovo metodo immunometrico di cui si vogliono testare le caratteristice analitiche (RAD120). In entrambe i casi, si parla di dosaggi immunometrici automatizzati. Per la valutazione analitica del nuovo metodo sono state calcolate: la precisione (intraserie ed interserie), calcolata sia sui campioni che su sieri di controllo, la sensibilità analitica e la specificità analitica. La precisione è stata calcolata costruendo, per ogni marcatore tumorale, 4 pool in base ai range dinamici di misura. Per ogni pool si è proceduto alla formazione di 20 aliquote, analizzate nella stessa seduta analitica (per la valutazione della precisone intraserie) o quotidianamente per 20 giorni diversi (per la valutazione della precisione interserie). La sensibilità analitica è la più bassa concentrazione di analita che il metodo sia in grado di rilevare ed è stata calcolata tramite 20 ripetizioni seriali di diluente (privo del marcatore) fornito dalla ditta. In ultimo, la specificità analitica è la capacità del metodo di discriminare solo l’analita in esame nelle matrici studiate; è quindi stata calcolata attraverso diluizioni successive decrescenti di campioni ad elevata concentrazione di marcatore: al dimezzarsi delle concentrazioni dell’analita nel campione, dovrebbe dimezzarsi anche il segnale prodotto nella reazione immunometrica. In questo lavoro, dopo la valutazione delle caratteristiche analitiche del nuovo metodo in studio, si è proceduto al confronto con il metodo attualmente in uso presso il laboratorio. Per valutare la correlazione tra i due metodi, per ognuno dei sette marcatori tumorali, è stata utilizzata l’analisi secondo Passing e Bablok. E’ stata poi utilizzata la rappresentazione grafica di Altman e Bland per evidenziare il grado di concordanza tra i due metodi e lo scostamento (“bias”) tra le due misure. I risultati ottenuti sul nuovo metodo immunometrico in studio possono dirsi buoni, sia per quanto concerne le caratteristiche analitiche, sia a confronto con il metodo attualmente in uso. Si notano delle lievi imprecisioni per alcuni analiti che diventano importanti se si tiene conto che i marcatori vengono soprattutto utilizzati nel monitoraggio della terapia (più prelievi nel tempo). Anche il confronto tra metodi ha presentato delle difficoltà: raccolta e selezione dei campioni, scelta dei metodi statistici, analisi dei risultati (rette di correlazione). Nonostante tutto i risultati possono dirsi soddisfacenti.
Valuazione dell'affidabilita' analitica di un nuovo analizzatore immunometrico automatizzato: l'esempio dei marcatori tumorali.
LOIACONO, MARIA
2007/2008
Abstract
Lo scopo di questo lavoro, svolto presso il laboratorio di analisi chimico-cliniche “Baldi e Riberi” dell’A.O.U. San Giovanni Battista di Torino, è quello di valutare le prestazioni analitiche (precisione e sensibilità) di un nuovo analizzatore per immunometria e di confrontare i risultati relativi a sette marcatori tumorali con quelli ottenuti mediante i metodi attualmente in uso presso il laboratorio, al fine di verificare la validità del nuovo strumento rispetto ad un sistema dall’utilizzo già ampiamente consolidato nel settore. Per questo lavoro sono stati selezionati campioni ottenuti mediante prelievo venoso da pazienti per i quali è stato richiesto il dosaggio di un marcatore tumorale presso il laboratorio analisi Baldi e Riberi dell’ A.O.U San Giovanni Battista di Torino. Sono stati presi in considerazione campioni appartenenti a 7 diversi marcatori tumorali: AFP, CEA, CA125, CA19-9, Ca15.3, PSA totale e PSA frazione libera. Sono stati selezionati 108 campioni per ogni marcatore. Ogni campione è stato dosato quindi sia con il metodo attualmente in uso presso il laboratorio (ARCHITECTi2000), sia con il nuovo metodo immunometrico di cui si vogliono testare le caratteristice analitiche (RAD120). In entrambe i casi, si parla di dosaggi immunometrici automatizzati. Per la valutazione analitica del nuovo metodo sono state calcolate: la precisione (intraserie ed interserie), calcolata sia sui campioni che su sieri di controllo, la sensibilità analitica e la specificità analitica. La precisione è stata calcolata costruendo, per ogni marcatore tumorale, 4 pool in base ai range dinamici di misura. Per ogni pool si è proceduto alla formazione di 20 aliquote, analizzate nella stessa seduta analitica (per la valutazione della precisone intraserie) o quotidianamente per 20 giorni diversi (per la valutazione della precisione interserie). La sensibilità analitica è la più bassa concentrazione di analita che il metodo sia in grado di rilevare ed è stata calcolata tramite 20 ripetizioni seriali di diluente (privo del marcatore) fornito dalla ditta. In ultimo, la specificità analitica è la capacità del metodo di discriminare solo l’analita in esame nelle matrici studiate; è quindi stata calcolata attraverso diluizioni successive decrescenti di campioni ad elevata concentrazione di marcatore: al dimezzarsi delle concentrazioni dell’analita nel campione, dovrebbe dimezzarsi anche il segnale prodotto nella reazione immunometrica. In questo lavoro, dopo la valutazione delle caratteristiche analitiche del nuovo metodo in studio, si è proceduto al confronto con il metodo attualmente in uso presso il laboratorio. Per valutare la correlazione tra i due metodi, per ognuno dei sette marcatori tumorali, è stata utilizzata l’analisi secondo Passing e Bablok. E’ stata poi utilizzata la rappresentazione grafica di Altman e Bland per evidenziare il grado di concordanza tra i due metodi e lo scostamento (“bias”) tra le due misure. I risultati ottenuti sul nuovo metodo immunometrico in studio possono dirsi buoni, sia per quanto concerne le caratteristiche analitiche, sia a confronto con il metodo attualmente in uso. Si notano delle lievi imprecisioni per alcuni analiti che diventano importanti se si tiene conto che i marcatori vengono soprattutto utilizzati nel monitoraggio della terapia (più prelievi nel tempo). Anche il confronto tra metodi ha presentato delle difficoltà: raccolta e selezione dei campioni, scelta dei metodi statistici, analisi dei risultati (rette di correlazione). Nonostante tutto i risultati possono dirsi soddisfacenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70597