Nel genere Polistes, vespe cartonaie primitivamente eusociali, è frequente il fenomeno del parassitismo sociale, nel quale un individuo sfrutta una colonia della stessa o di un'altra specie per la propria riproduzione: la invade, vi depone le uova e lascia alle operaie ospiti l'onere di allevare la propria prole riproduttrice. Sui nidi di P. biglumis si possono trovare due tipi di parassiti sociali: i parassiti obbligati della specie Polistes atrimandibularis, e le usurpatrici facoltative conspecifiche, che - secondo quanto attestato in letteratura - sono in prevalenza fondatrici che hanno perso il nido. Il presente lavoro approfondisce alcuni aspetti di queste due relazioni parassitiche, con l'intento di rilevarne somiglianze e differenze e di verificare se i parassiti usino caratteristiche morfologiche del clipeo delle potenziali ospiti per valutarne le condizioni. Negli anni 2008 e 2009 sono state seguite 3 popolazioni di vespe (Ferrere, Montgenèvre e Montemare), con censimenti periodici settimanali. In totale sono state elaborate circa 334 immagini corrispondenti alle femmine fondatrici, usurpatrici e parassite nei 3 anni di studio. Per analizzare le diverse caratteristiche facciali delle popolazioni considerate, le fotografie sono state elaborate con il programma Adobe Photoshop CS3, e successivamente con il programma Image J. E' stata misurata la percentuale di colore nero e la frammentazione del disegno del clipeo (brokenness). I dati raccolti in campo sono poi stati analizzati, insieme a quelli ottenuti dall'elaborazione delle foto, utilizzando il programma SPSS 17.0 per Windows. I risultati ottenuti indicano che le usurpatrici conspecifiche hanno il capo di dimensioni significativamente maggiori delle relative fondatrici, e che questa relazione non varia nelle popolazioni per i diversi anni. La percentuale di nero del clipeo delle usurpatrici è significativamente minore rispetto a quella delle fondatrici. Per quanto riguarda il valore della brokenness, le analisi statistiche non segnalano che vi sia una relazione costante di questa variabile tra fondatrici ed usurpatrici. Le tre popolazioni esaminate sono state anche interessate da fenomeni di usurpazione interspecifica. Il confronto tra le dimensioni del capo di ciascuna fondatrice e della relativa usurpatrice interspecifica mostra che il diametro del capo del parassita è maggiore rispetto a quello della relativa fondatrice in tutte le popolazioni, e la percentuale nera del clipeo risulta significativamente minore nella parassita rispetto alla relativa fondatrice. L'analisi delle caratteristiche del clipeo segnala una relazione significativa tra la percentuale di nero e la brokenness nelle varie popolazioni. Le parassite sembrano avere un disegno sul clipeo meno frammentato rispetto alle relative fondatrici. E' possibile affermare quindi che le dimensioni corporee (indicate dal diametro del capo) sono una variabile predittiva della probabilità che una femmina usurpi una colonia con successo, ma alcune caratteristiche del clipeo, quale la percentuale di nero, potrebbero avere lo stesso valore ed essere quindi utilizzate come segnali di qualità della rivale al momento della contesa del nido.

Segnali di qualità e parassitismo in Polistes biglumis (Hymenoptera: Vespidae)

CERESA, SARA
2008/2009

Abstract

Nel genere Polistes, vespe cartonaie primitivamente eusociali, è frequente il fenomeno del parassitismo sociale, nel quale un individuo sfrutta una colonia della stessa o di un'altra specie per la propria riproduzione: la invade, vi depone le uova e lascia alle operaie ospiti l'onere di allevare la propria prole riproduttrice. Sui nidi di P. biglumis si possono trovare due tipi di parassiti sociali: i parassiti obbligati della specie Polistes atrimandibularis, e le usurpatrici facoltative conspecifiche, che - secondo quanto attestato in letteratura - sono in prevalenza fondatrici che hanno perso il nido. Il presente lavoro approfondisce alcuni aspetti di queste due relazioni parassitiche, con l'intento di rilevarne somiglianze e differenze e di verificare se i parassiti usino caratteristiche morfologiche del clipeo delle potenziali ospiti per valutarne le condizioni. Negli anni 2008 e 2009 sono state seguite 3 popolazioni di vespe (Ferrere, Montgenèvre e Montemare), con censimenti periodici settimanali. In totale sono state elaborate circa 334 immagini corrispondenti alle femmine fondatrici, usurpatrici e parassite nei 3 anni di studio. Per analizzare le diverse caratteristiche facciali delle popolazioni considerate, le fotografie sono state elaborate con il programma Adobe Photoshop CS3, e successivamente con il programma Image J. E' stata misurata la percentuale di colore nero e la frammentazione del disegno del clipeo (brokenness). I dati raccolti in campo sono poi stati analizzati, insieme a quelli ottenuti dall'elaborazione delle foto, utilizzando il programma SPSS 17.0 per Windows. I risultati ottenuti indicano che le usurpatrici conspecifiche hanno il capo di dimensioni significativamente maggiori delle relative fondatrici, e che questa relazione non varia nelle popolazioni per i diversi anni. La percentuale di nero del clipeo delle usurpatrici è significativamente minore rispetto a quella delle fondatrici. Per quanto riguarda il valore della brokenness, le analisi statistiche non segnalano che vi sia una relazione costante di questa variabile tra fondatrici ed usurpatrici. Le tre popolazioni esaminate sono state anche interessate da fenomeni di usurpazione interspecifica. Il confronto tra le dimensioni del capo di ciascuna fondatrice e della relativa usurpatrice interspecifica mostra che il diametro del capo del parassita è maggiore rispetto a quello della relativa fondatrice in tutte le popolazioni, e la percentuale nera del clipeo risulta significativamente minore nella parassita rispetto alla relativa fondatrice. L'analisi delle caratteristiche del clipeo segnala una relazione significativa tra la percentuale di nero e la brokenness nelle varie popolazioni. Le parassite sembrano avere un disegno sul clipeo meno frammentato rispetto alle relative fondatrici. E' possibile affermare quindi che le dimensioni corporee (indicate dal diametro del capo) sono una variabile predittiva della probabilità che una femmina usurpi una colonia con successo, ma alcune caratteristiche del clipeo, quale la percentuale di nero, potrebbero avere lo stesso valore ed essere quindi utilizzate come segnali di qualità della rivale al momento della contesa del nido.
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