E' stata studiata, attraverso l'analisi di 210 escrementi, la dieta nel periodo giugno-luglio di Rhinolophus hipposideros in 7 colonie riproduttive sulle Alpi sud occidentali italiane, di cui tre in provincia di Cuneo e quattro in quella d'Imperia. Sono stati identificati otto ordini di artropodi (Acarina, Lepidoptera, Diptera, Hymenoptera, Neuroptera, Coleoptera, Hemiptera, Cl. Chilopoda). La dieta è costituita principalmente da Lepidoptera e Diptera che rappresentano rispettivamente il 96% e l'86% della frequenza di comparsa negli escrementi e il 43% e 37% del volume stimato. A questi seguono Hymenoptera (Ichneumonidae), Neuroptera (Hemerobidae) e Coleoptera (cfr. Scarabaeidae, cfr. Ptinidae, Carabidae, Cerambycidae) mentre gli altri ordini compaiono più raramente con meno del 10% di frequenza di comparsa. Acarina non ha probabilmente un ruolo trofico, ma è probabile venga ingerito durante le attività di grooming reciproco tra gli individui della colonia; anche l'unico frammento trovato risalente alla classe Chilopoda è probabilmente un dato casuale, comparso una volta soltanto nel campione. Sebbene la dieta appaia piuttosto omogenea nei 7 siti studiati, in Piemonte è più diversificata e Diptera costituisce, in termini di volume, la preda principale con le famiglie Tipulidae, Scatophagidae e Culicidae, mentre in Liguria in generale predomina l'ordine Lepidoptera. Neuroptera compare in volume più frequentemente negli escrementi raccolti in rifugi posti in prossimità di corsi d'acqua, mentre Diptera Scatophagidae, dal comportamento coprofago, ha un'importanza significativa nei siti con maggiori superfici di aree pascolate poste nelle vicinanze. In base alla dieta si può presupporre che Rhinolophus hipposideros ha bisogno in periodo riproduttivo di aree con vegetazione forestale matura, principalmente in prossimità di corsi d'acqua o zone umide. Una certa importanza rivestono anche i pascoli dove la specie caccia prede coprofaghe quali Scatophagidae e Scarabeidae. Lo spiccato fototropismo dei principali taxa predati, associato alla fotofobia di Rhinolophus hipposideros, evidenzia come l'inquinamento luminoso nelle aree di foraggiamento può influenzare il suo comportamento di caccia compromettendo la possibilità di alimentarsi in maniera appropriata.

Dieta di Rhinolophus hipposideros (Bechstein, 1800) durante la stagione riproduttiva in sette colonie nelle Alpi sud occidentali italiane e proposte per la conservazione degli habitat di caccia.

BONO, STEFANIA
2008/2009

Abstract

E' stata studiata, attraverso l'analisi di 210 escrementi, la dieta nel periodo giugno-luglio di Rhinolophus hipposideros in 7 colonie riproduttive sulle Alpi sud occidentali italiane, di cui tre in provincia di Cuneo e quattro in quella d'Imperia. Sono stati identificati otto ordini di artropodi (Acarina, Lepidoptera, Diptera, Hymenoptera, Neuroptera, Coleoptera, Hemiptera, Cl. Chilopoda). La dieta è costituita principalmente da Lepidoptera e Diptera che rappresentano rispettivamente il 96% e l'86% della frequenza di comparsa negli escrementi e il 43% e 37% del volume stimato. A questi seguono Hymenoptera (Ichneumonidae), Neuroptera (Hemerobidae) e Coleoptera (cfr. Scarabaeidae, cfr. Ptinidae, Carabidae, Cerambycidae) mentre gli altri ordini compaiono più raramente con meno del 10% di frequenza di comparsa. Acarina non ha probabilmente un ruolo trofico, ma è probabile venga ingerito durante le attività di grooming reciproco tra gli individui della colonia; anche l'unico frammento trovato risalente alla classe Chilopoda è probabilmente un dato casuale, comparso una volta soltanto nel campione. Sebbene la dieta appaia piuttosto omogenea nei 7 siti studiati, in Piemonte è più diversificata e Diptera costituisce, in termini di volume, la preda principale con le famiglie Tipulidae, Scatophagidae e Culicidae, mentre in Liguria in generale predomina l'ordine Lepidoptera. Neuroptera compare in volume più frequentemente negli escrementi raccolti in rifugi posti in prossimità di corsi d'acqua, mentre Diptera Scatophagidae, dal comportamento coprofago, ha un'importanza significativa nei siti con maggiori superfici di aree pascolate poste nelle vicinanze. In base alla dieta si può presupporre che Rhinolophus hipposideros ha bisogno in periodo riproduttivo di aree con vegetazione forestale matura, principalmente in prossimità di corsi d'acqua o zone umide. Una certa importanza rivestono anche i pascoli dove la specie caccia prede coprofaghe quali Scatophagidae e Scarabeidae. Lo spiccato fototropismo dei principali taxa predati, associato alla fotofobia di Rhinolophus hipposideros, evidenzia come l'inquinamento luminoso nelle aree di foraggiamento può influenzare il suo comportamento di caccia compromettendo la possibilità di alimentarsi in maniera appropriata.
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