Nel corso degli ultimi anni il tessuto oculare ha suscitato molto interesse come bersaglio della terapia genica. In particolare, alterazioni genetiche a livello della retina possono trarre beneficio da tale approccio. Per la veicolazione di plasmidi e di oligonucleotidi si possono utilizzare carrier sintetici come i lipidi cationici, che rappresentano una valida alternativa ai vettori virali in quanto meno tossici, meno immunogenici e caratterizzati da una buona efficacia di trasfezione quando accoppiati al lipide fusogenico DOPE (1). Lo scopo di questo lavoro è stato quello di preparare e caratterizzare lipoplessi per il direzionamento verso la retina sfruttando l'espressione da parte di determinati tipi cellulari del recettore CD44, specifico per l'acido ialuronico (HA). A questi complessi è stato perciò aggiunto il coniugato HA-DOPE (2) per cercare di ottenere un direzionamento verso le cellule gliali ed epiteliali della retina. Il nostro lavoro si è basato quindi sulla preparazione di lipoplessi derivanti dalla complessazione dei lipidi commerciali con il plasmide pCMVluc (gene reporter codificante la luciferasi), marcati con marker di fluorescenza e contenenti il coniugato HA-DOPE in modo da ottenere delle preparazioni da utilizzare in studi preliminari in vivo in seguito ad iniezione intravitreale nei ratti. I complessi sono stati caratterizzati dal punto di vista dimensionale e di carica superficiale. La presenza del coniugato HA-DOPE non modifica in maniera sostanziale la dimensione dei lipoplessi e contribuisce alla riduzione della carica superficiale e quindi della tossicità in vivo di questi sistemi. I lipoplessi marcati con la rodamina e la fluoresceinammina presentano caratteristiche chimico- fisiche comparabili rispetto alle formulazioni non marcate, dimostrandosi dei modelli adatti per i successivi esperimenti in vivo. Questi studi, condotti in via del tutto preliminare, hanno mostrato la capacità dei lipoplessi di attraversare il corpo vitreo dopo iniezione intravitreale e di raggiungere la retina target. Nei lavori successivi verrà tuttavia approfondito il comportamento in vivo e perfezionata la metodica di preparazione dei lipoplessi, in quanto associati ad un effetto pro-infiammatorio importante. Riferimenti bibliografici: 1) Rangeetha N., Arijit M., Ganguli M., Gene delivery to the retina: focus on non viral approaches. Drug discovery today. 2009; 14; 306-315. 2) Surace C., Arpicco S., Dufaÿ-Wojcicki A., Marsaud V., Bouclier C., Clay D., Cattel L., Renoir JM., Fattal E., Lipoplexes targeting the CD44 hyaluronic acid receptor for efficient transfection of breast cancer cells. Mol Pharm. 2009; 6(4); 1062-73.

preparazione, caratterizzazione e studi di biodistribuzione di lipoplessi per la veicolazione di materiale genico nelle patologie oculari

REY, SOPHIE
2009/2010

Abstract

Nel corso degli ultimi anni il tessuto oculare ha suscitato molto interesse come bersaglio della terapia genica. In particolare, alterazioni genetiche a livello della retina possono trarre beneficio da tale approccio. Per la veicolazione di plasmidi e di oligonucleotidi si possono utilizzare carrier sintetici come i lipidi cationici, che rappresentano una valida alternativa ai vettori virali in quanto meno tossici, meno immunogenici e caratterizzati da una buona efficacia di trasfezione quando accoppiati al lipide fusogenico DOPE (1). Lo scopo di questo lavoro è stato quello di preparare e caratterizzare lipoplessi per il direzionamento verso la retina sfruttando l'espressione da parte di determinati tipi cellulari del recettore CD44, specifico per l'acido ialuronico (HA). A questi complessi è stato perciò aggiunto il coniugato HA-DOPE (2) per cercare di ottenere un direzionamento verso le cellule gliali ed epiteliali della retina. Il nostro lavoro si è basato quindi sulla preparazione di lipoplessi derivanti dalla complessazione dei lipidi commerciali con il plasmide pCMVluc (gene reporter codificante la luciferasi), marcati con marker di fluorescenza e contenenti il coniugato HA-DOPE in modo da ottenere delle preparazioni da utilizzare in studi preliminari in vivo in seguito ad iniezione intravitreale nei ratti. I complessi sono stati caratterizzati dal punto di vista dimensionale e di carica superficiale. La presenza del coniugato HA-DOPE non modifica in maniera sostanziale la dimensione dei lipoplessi e contribuisce alla riduzione della carica superficiale e quindi della tossicità in vivo di questi sistemi. I lipoplessi marcati con la rodamina e la fluoresceinammina presentano caratteristiche chimico- fisiche comparabili rispetto alle formulazioni non marcate, dimostrandosi dei modelli adatti per i successivi esperimenti in vivo. Questi studi, condotti in via del tutto preliminare, hanno mostrato la capacità dei lipoplessi di attraversare il corpo vitreo dopo iniezione intravitreale e di raggiungere la retina target. Nei lavori successivi verrà tuttavia approfondito il comportamento in vivo e perfezionata la metodica di preparazione dei lipoplessi, in quanto associati ad un effetto pro-infiammatorio importante. Riferimenti bibliografici: 1) Rangeetha N., Arijit M., Ganguli M., Gene delivery to the retina: focus on non viral approaches. Drug discovery today. 2009; 14; 306-315. 2) Surace C., Arpicco S., Dufaÿ-Wojcicki A., Marsaud V., Bouclier C., Clay D., Cattel L., Renoir JM., Fattal E., Lipoplexes targeting the CD44 hyaluronic acid receptor for efficient transfection of breast cancer cells. Mol Pharm. 2009; 6(4); 1062-73.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/70523