Fino a qualche decennio fa parlare di donna lavoratrice avrebbe suscitato perplessità: alla donna era affidata la cura della casa e della prole, all'uomo il compito di garantire la sussistenza alla propria famiglia, pena il disonore di non adempire ai propri compiti di capofamiglia. Ora le cose sono cambiate la donna ha acquisito indipendenza e dignità personale, ma nonostante ciò in alcune situazioni si trova ancora in una condizione sfavorita rispetto al sesso opposto. La questione lavorativa si presenta ancora come tasto dolente della condizione femminile in Italia e conseguentemente in Piemonte. La crisi economica che stiamo vivendo ha appianato le differenze. La precarizzazione del lavoro ha colpito uomini e donne, soprattutto tra i giovani. Se da un lato la flessibilità all'ingresso del mondo del lavoro ha dato una spinta all'occupazione, facilitando l'entrata nel mercato del lavoro di giovani e donne, dall'altro, ha precarizzato la condizione proprio di quei soggetti che dovevano essere aiutati. La mancanza di ammortizzatori sociali e la scarsa facilità nel trovare una nuova collocazione lavorativa hanno lasciato lavoratori e lavoratrici in una condizione di debolezza: sia per quanto riguarda la mancanza della continuità di uno stipendio, ed uno scarso accantonamento pensionistico, sia per quanto riguarda posizione di debolezza nei confronti del datore di lavoro, di fonte al quale è difficile che vengano rivendicati diritti.
Il precariato femminile a Torino. Una ricerca su alcune storie personali
FELICI, LAURA MONICA
2009/2010
Abstract
Fino a qualche decennio fa parlare di donna lavoratrice avrebbe suscitato perplessità: alla donna era affidata la cura della casa e della prole, all'uomo il compito di garantire la sussistenza alla propria famiglia, pena il disonore di non adempire ai propri compiti di capofamiglia. Ora le cose sono cambiate la donna ha acquisito indipendenza e dignità personale, ma nonostante ciò in alcune situazioni si trova ancora in una condizione sfavorita rispetto al sesso opposto. La questione lavorativa si presenta ancora come tasto dolente della condizione femminile in Italia e conseguentemente in Piemonte. La crisi economica che stiamo vivendo ha appianato le differenze. La precarizzazione del lavoro ha colpito uomini e donne, soprattutto tra i giovani. Se da un lato la flessibilità all'ingresso del mondo del lavoro ha dato una spinta all'occupazione, facilitando l'entrata nel mercato del lavoro di giovani e donne, dall'altro, ha precarizzato la condizione proprio di quei soggetti che dovevano essere aiutati. La mancanza di ammortizzatori sociali e la scarsa facilità nel trovare una nuova collocazione lavorativa hanno lasciato lavoratori e lavoratrici in una condizione di debolezza: sia per quanto riguarda la mancanza della continuità di uno stipendio, ed uno scarso accantonamento pensionistico, sia per quanto riguarda posizione di debolezza nei confronti del datore di lavoro, di fonte al quale è difficile che vengano rivendicati diritti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/70482