Abstract In questi ultimi anni il modo di erogare i servizi all'interno delle aziende sanitarie e le modalità di cura dei pazienti sono andati incontro ad importanti cambiamenti conseguentemente alle riforme avvenute nel sistema sanitario. I dirigenti delle strutture ospedaliere hanno dimostrato ormai da tempo una particolare attenzione alle esigenze di bilancio, alla riduzione dei costi, alla qualità del servizio erogato e, soprattutto, alla responsabilità delle cure nei confronti del paziente. In questo scenario è nata l'esigenza di individuare, analizzare e prevenire i rischi legati all'erogazione del servizio per cogliere le strategie di azione più opportune di fronte al possibile verificarsi di errori, cercando di contenere al meglio i danni potenziali. Protagonista di questa nuova dimensione è la funzione del risk management. Il risk management in sanità costituisce quindi l'insieme delle varie azioni complesse poste in essere per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza del paziente. Esso interessa in modo integrato tutte le aree organizzative in cui l'errore si può manifestare durante il processo clinico-assistenziale dell'utente. Attraverso il presente lavoro si è realizzata un'analisi descrittiva dello stato dell'arte della gestione del rischio clinico in Italia, approfondendo la conoscenza in merito alle iniziative che sono state avviate per affrontare il problema degli errori in sanità, attraverso l'intervento di organismi ministeriali e regionali, e verificando poi come tali iniziative si sono concretizzate a livello locale dove, di fatto, ha luogo l'erogazione del servizio all'utenza. Il lavoro si focalizza in modo particolare sulla realtà sanitaria della Regione Piemonte ed in particolare sul caso di una specifica azienda sanitaria della Provincia di Cuneo: l'ASL CN1. Per poter comprendere la trasformazione che sta caratterizzando l'approccio agli errori in sanità è stato innanzitutto necessario fare chiarezza in merito ai concetti teorici che stanno alla base della moderna gestione del rischio, e definire le fasi del processo di gestione, con un'attenzione particolare alle metodologie e agli strumenti utili per l'individuazione dei rischi. Tali conoscenze sono risultate necessarie per capire le iniziative avviate da organismi nazionali e regionali (attraverso raccomandazioni e linee di indirizzo) e, soprattutto, per comprendere il significato di specifiche procedure e protocolli operativi adottati dall'azienda sanitaria in questione come risposta al problema degli errori. La materia degli errori è stata inoltre considerata dal punto di vista della responsabilità professionale sanitaria, soprattutto alla luce del problema del contenzioso medico-legale che pesa sempre di più sui bilanci delle organizzazioni sanitarie. La consapevolezza della responsabilità sanitaria e, nella fattispecie, la conoscenza delle implicazioni legate al rischio clinico possono essere alimentate dalla formazione professionale, la quale viene considerata come un importante strumento che permette agli operatori di mantenersi aggiornati e competenti. Alla luce di queste considerazioni viene quindi prestata una particolare attenzione alle iniziative formative promosse nell'ambito dell'azienda sanitaria in questione, al fine di permettere ai professionisti dipendenti di accedere alla complessa materia del risk management, favorendone in questo modo la diffusione nell'ambito dell'intera organizzazione.

LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO: IL CASO DELL'AZIENDA SANITARIA LOCALE CUNEO 1

GAMBINO, MARIO
2009/2010

Abstract

Abstract In questi ultimi anni il modo di erogare i servizi all'interno delle aziende sanitarie e le modalità di cura dei pazienti sono andati incontro ad importanti cambiamenti conseguentemente alle riforme avvenute nel sistema sanitario. I dirigenti delle strutture ospedaliere hanno dimostrato ormai da tempo una particolare attenzione alle esigenze di bilancio, alla riduzione dei costi, alla qualità del servizio erogato e, soprattutto, alla responsabilità delle cure nei confronti del paziente. In questo scenario è nata l'esigenza di individuare, analizzare e prevenire i rischi legati all'erogazione del servizio per cogliere le strategie di azione più opportune di fronte al possibile verificarsi di errori, cercando di contenere al meglio i danni potenziali. Protagonista di questa nuova dimensione è la funzione del risk management. Il risk management in sanità costituisce quindi l'insieme delle varie azioni complesse poste in essere per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza del paziente. Esso interessa in modo integrato tutte le aree organizzative in cui l'errore si può manifestare durante il processo clinico-assistenziale dell'utente. Attraverso il presente lavoro si è realizzata un'analisi descrittiva dello stato dell'arte della gestione del rischio clinico in Italia, approfondendo la conoscenza in merito alle iniziative che sono state avviate per affrontare il problema degli errori in sanità, attraverso l'intervento di organismi ministeriali e regionali, e verificando poi come tali iniziative si sono concretizzate a livello locale dove, di fatto, ha luogo l'erogazione del servizio all'utenza. Il lavoro si focalizza in modo particolare sulla realtà sanitaria della Regione Piemonte ed in particolare sul caso di una specifica azienda sanitaria della Provincia di Cuneo: l'ASL CN1. Per poter comprendere la trasformazione che sta caratterizzando l'approccio agli errori in sanità è stato innanzitutto necessario fare chiarezza in merito ai concetti teorici che stanno alla base della moderna gestione del rischio, e definire le fasi del processo di gestione, con un'attenzione particolare alle metodologie e agli strumenti utili per l'individuazione dei rischi. Tali conoscenze sono risultate necessarie per capire le iniziative avviate da organismi nazionali e regionali (attraverso raccomandazioni e linee di indirizzo) e, soprattutto, per comprendere il significato di specifiche procedure e protocolli operativi adottati dall'azienda sanitaria in questione come risposta al problema degli errori. La materia degli errori è stata inoltre considerata dal punto di vista della responsabilità professionale sanitaria, soprattutto alla luce del problema del contenzioso medico-legale che pesa sempre di più sui bilanci delle organizzazioni sanitarie. La consapevolezza della responsabilità sanitaria e, nella fattispecie, la conoscenza delle implicazioni legate al rischio clinico possono essere alimentate dalla formazione professionale, la quale viene considerata come un importante strumento che permette agli operatori di mantenersi aggiornati e competenti. Alla luce di queste considerazioni viene quindi prestata una particolare attenzione alle iniziative formative promosse nell'ambito dell'azienda sanitaria in questione, al fine di permettere ai professionisti dipendenti di accedere alla complessa materia del risk management, favorendone in questo modo la diffusione nell'ambito dell'intera organizzazione.
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