La cannabis è una delle droghe d'abuso più diffuse in tutto il mondo. L'ampia diffusione delle coltivazioni e l'assenza di un sistema di monitoraggio rendono difficile una valutazione accurata del percorso, misura ed evoluzione della coltivazione e produzione sia outdoor che indoor nel mondo. Indicatori indiretti, come i sequestri, e l'individuazione dell'origine dei campioni sequestrati possono essere d'aiuto per identificare le principali aree di produzione della cannabis e, quindi, rintracciare le possibili rotte dei traffici. Scopo di questa tesi è porre le basi per lo sviluppo di un metodo di caratterizzazione delle piante di Cannabis, utile ai fini investigativi, per consentire la rintracciabilità dell'origine dei materiali in sequestro. Per raggiungere tale obiettivo, si sono considerati i dati ricavati dalla caratterizzazione di 56 campioni di piante di Cannabis e su di essi si è svolta un'analisi multivariata delle componenti principali. Considerando di non poter fare affidamento esclusivamente sui valori di caratterizzazione dei principi attivi delle piante, si è incentrata l'attenzione sulla determinazione dei valori di δ13C dei cannabinoidi con metodo in GC- C-IRMS per i campioni a disposizione. Nello specifico, la valutazione è stata effettuata su due dei componenti attivi della Cannabis: CBG ( cannabigerolo) e CBD (cannabidiolo). Volendo, dunque, considerare tutti i parametri che potrebbero influenzare i valori di rapporto isotopico, siamo partiti con il verificare se la singola genetica potesse determinare delle variazioni del δ13C, aspetto non ancora trattato in letteratura. Per questo si sono considerati campioni geneticamente diversi, ma coltivati in stesse condizioni. Sui dati raccolti, come anticipato, si è svolta l'Analisi delle Componenti Principali. Questa ha messo in evidenza che delle tre variabili da noi considerate, ovvero CBD%, CBG%, DELTACBD, quest'ultima non contribuisce alla distribuzione dei campioni rispetto alle componenti principali. Introducendo tale variabile si verifica un confondimento della distribuzione. In virtù di tali considerazioni si può concludere che i valori di rapporto isotopico del carbonio relativi alle piante di Cannabis non vengono influenzati dalla singolo genetica, ma al contrario influenzati da altri parametri quali la composizione isotopica della sorgente di CO2, le condizioni climatiche e ambientali di coltivazione.
INFLUENZA DEI FATTORI GENETICI SUL POTERE DISCRIMINANTE DELLA COMPOSIZIONE ISOTOPICA DEL CARBONIO IN PIANTE DI CANNABIS.
VERSINO, VERONICA
2009/2010
Abstract
La cannabis è una delle droghe d'abuso più diffuse in tutto il mondo. L'ampia diffusione delle coltivazioni e l'assenza di un sistema di monitoraggio rendono difficile una valutazione accurata del percorso, misura ed evoluzione della coltivazione e produzione sia outdoor che indoor nel mondo. Indicatori indiretti, come i sequestri, e l'individuazione dell'origine dei campioni sequestrati possono essere d'aiuto per identificare le principali aree di produzione della cannabis e, quindi, rintracciare le possibili rotte dei traffici. Scopo di questa tesi è porre le basi per lo sviluppo di un metodo di caratterizzazione delle piante di Cannabis, utile ai fini investigativi, per consentire la rintracciabilità dell'origine dei materiali in sequestro. Per raggiungere tale obiettivo, si sono considerati i dati ricavati dalla caratterizzazione di 56 campioni di piante di Cannabis e su di essi si è svolta un'analisi multivariata delle componenti principali. Considerando di non poter fare affidamento esclusivamente sui valori di caratterizzazione dei principi attivi delle piante, si è incentrata l'attenzione sulla determinazione dei valori di δ13C dei cannabinoidi con metodo in GC- C-IRMS per i campioni a disposizione. Nello specifico, la valutazione è stata effettuata su due dei componenti attivi della Cannabis: CBG ( cannabigerolo) e CBD (cannabidiolo). Volendo, dunque, considerare tutti i parametri che potrebbero influenzare i valori di rapporto isotopico, siamo partiti con il verificare se la singola genetica potesse determinare delle variazioni del δ13C, aspetto non ancora trattato in letteratura. Per questo si sono considerati campioni geneticamente diversi, ma coltivati in stesse condizioni. Sui dati raccolti, come anticipato, si è svolta l'Analisi delle Componenti Principali. Questa ha messo in evidenza che delle tre variabili da noi considerate, ovvero CBD%, CBG%, DELTACBD, quest'ultima non contribuisce alla distribuzione dei campioni rispetto alle componenti principali. Introducendo tale variabile si verifica un confondimento della distribuzione. In virtù di tali considerazioni si può concludere che i valori di rapporto isotopico del carbonio relativi alle piante di Cannabis non vengono influenzati dalla singolo genetica, ma al contrario influenzati da altri parametri quali la composizione isotopica della sorgente di CO2, le condizioni climatiche e ambientali di coltivazione.File | Dimensione | Formato | |
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