Dalla scoperta della sequenza a doppia elica del DNA, che viene tradizionalmente individuata come la data di nascita delle moderne biotecnologie, di strada ne è stata fatta molta. In particolare questa nuova scoperta, coniugata con altre importanti acquisizioni nei settori della chimica e dell'ingegneria, ha completamente modificato i modi dell'interazione dell'uomo con la materia vivente e da quel momento in avanti l'innovazione scientifica ha conosciuto uno sviluppo molto rapido. Tra passato e presente esistono molte analogie, sia negli scopi e probabilmente anche nelle procedure, ma vi sono differenze molto più grandi nelle tecniche, nell'impatto, nelle esigenze di controllo e nelle prospettive che stanno dinanzi a noi. Alla domanda se le biotecnologie rappresentino una radicale modificazione del nostro rapporto con la natura e con noi stessi, molti biologi riterrebbero che quella prospettata sia un'interpretazione eccessiva e scientificamente infondata, in quanto l'uomo da millenni interferisce con il naturale sviluppo degli esseri viventi per migliorare il proprio benessere e le proprie condizioni di vita. Se tuttavia si abbandona il campo scientifico per muoversi nel più complesso terreno sociale, tale affermazione si rivela vera solo in parte. Le potenzialità attualmente realizzabili rispetto alle applicazioni possibili nel passato (anche prossimo), non sono infatti solo aumentate in misura esponenziale, ma riguardano anche aspetti di importanza fondamentale per la vita umana. Si tratta in ogni caso di differenze profonde e che difficilmente possono essere negate, soprattutto perché per la prima volta nella storia il tipo di intervento sulla vita biologica avviene direttamente sulla linea genetica della specie e non sul singolo organismo. Le biotecnologie, in conseguenza del raggiungimento di importanti risultati, in particolar modo nei settori agroalimentare e della biomedicina, hanno dimostrato di possedere un enorme valore applicativo dal punto di vista commerciale ed hanno fatto emergere l'esigenza della protezione giuridica di tali innovazioni. Dopo alcune remore iniziali si è ritenuta idonea allo scopo la tutela conferita dal brevetto per invenzione, che vede la sua ragion d'essere nel favorire il progresso tecni

Brevettazione delle biotecnologie e ordine pubblico

BECCHIS, FRANCESCA
2010/2011

Abstract

Dalla scoperta della sequenza a doppia elica del DNA, che viene tradizionalmente individuata come la data di nascita delle moderne biotecnologie, di strada ne è stata fatta molta. In particolare questa nuova scoperta, coniugata con altre importanti acquisizioni nei settori della chimica e dell'ingegneria, ha completamente modificato i modi dell'interazione dell'uomo con la materia vivente e da quel momento in avanti l'innovazione scientifica ha conosciuto uno sviluppo molto rapido. Tra passato e presente esistono molte analogie, sia negli scopi e probabilmente anche nelle procedure, ma vi sono differenze molto più grandi nelle tecniche, nell'impatto, nelle esigenze di controllo e nelle prospettive che stanno dinanzi a noi. Alla domanda se le biotecnologie rappresentino una radicale modificazione del nostro rapporto con la natura e con noi stessi, molti biologi riterrebbero che quella prospettata sia un'interpretazione eccessiva e scientificamente infondata, in quanto l'uomo da millenni interferisce con il naturale sviluppo degli esseri viventi per migliorare il proprio benessere e le proprie condizioni di vita. Se tuttavia si abbandona il campo scientifico per muoversi nel più complesso terreno sociale, tale affermazione si rivela vera solo in parte. Le potenzialità attualmente realizzabili rispetto alle applicazioni possibili nel passato (anche prossimo), non sono infatti solo aumentate in misura esponenziale, ma riguardano anche aspetti di importanza fondamentale per la vita umana. Si tratta in ogni caso di differenze profonde e che difficilmente possono essere negate, soprattutto perché per la prima volta nella storia il tipo di intervento sulla vita biologica avviene direttamente sulla linea genetica della specie e non sul singolo organismo. Le biotecnologie, in conseguenza del raggiungimento di importanti risultati, in particolar modo nei settori agroalimentare e della biomedicina, hanno dimostrato di possedere un enorme valore applicativo dal punto di vista commerciale ed hanno fatto emergere l'esigenza della protezione giuridica di tali innovazioni. Dopo alcune remore iniziali si è ritenuta idonea allo scopo la tutela conferita dal brevetto per invenzione, che vede la sua ragion d'essere nel favorire il progresso tecni
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